Fusione fredda: uno sguardo disincantato

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10 Novembre 2011 - 21.59


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Ciao Giulietto,
Qualche giorno fa ho guardato sul sito di Rainews24 una puntata de “l”inchiesta” dedicata alla fusione a freddo di Focardi e Rossi, e devo dire che sono rimasto piuttosto (favorevolmente) colpito (http://www.youtube.com/watch?v=_hX40Fgw4kQ  –  http://www.youtube.com/watch?v=R5pSxZDZXwg&feature=relmfu).
Se quello che dicono lì fosse vero e la cosa andasse avanti, ti puoi ben immaginare quali potrebbero essere le conseguenze… A occhio e croce, uno dei paradigmi su cui si è basata la nostra analisi fino ad ora, e cioè il limite energetico, andrebbe totalmente rivisto, e poi le conseguenze geopolitiche che la cosa potrebbe avere sono di proporzioni epocali…

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Insomma, inutile starti a dire quello che ti puoi benissimo immaginare…

Quello che mi piacerebbe tanto conoscere è il tuo pensiero a riguardo. Perché nessuno di noi, fino ad ora, ha accennato alla questione?

Un caro saluto e a presto
Walter Moretti (Alternativa Pisa),

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Caro Walter,
anch”io da tempo penso che la fusione fredda sia una cosa seria da non prendere sottogamba, lasciata ai risolini dei debunkers che sanno sempre tutto, e la cui competenza è uguale a zero.
Ho letto il libro di Roberto Germano, “Fusione fredda, che ha per sottotitolo, significativamente, “Moderna storia d”inquisizione e d”alchimia” , dal quale si evincono due cose fondamentali: la prima che le nuove idee sono sempre state combattute dall”accademia e dai poteri costituiti. Ai quali, in questo caso, va aggiunto il sistema militare industriale. La seconda che ci sono ormai decine e decine di sperimentazioni che dimostrano che il fenomeno è reale, e altre decine che dimostrano che è possibile estrarre energia dalla fusione fredda.
Ciò detto io non credo affatto che l”eventuale apparizione, ormai riconosciuta per necessità, di una nuova sorgente di energia praticamente senza limiti, riduca la sostanza del problema che abbiamo di fronte. In primo luogo perchè essa non può cancellare una evidenza inequivocabile: uno sviluppo infinito in un sistema finito di risorse è impossibile.

Se anche l”energia disponibile fosse infinita, non potrebbe l”ecosistema sopportare una produzione infinita di beni, perchè tutte le altre risorse sono finite.

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Si creerebbero dunque altri squilibri, diversi ma non meno catastrofici di quelli che già possiamo prevdere.

Infine un piccolo dettaglio: per creare la civiltà dell”automobile ci sono voluti oltre 100 anni. Per creare la civiltà della fusione fredda ci vorranno gigantesche trasformazioni della struttura industriale, e finanziaria del pianeta, che si potranno realizzare solo con immensi finanziamenti coordinati.

Ma tutto questo non è in campo ora, e non lo sarà nel corso dei prossimi quindici anni, nei quali la lotta per l”energia fossile diventerà furiosa e nel corso dei quali si giocherà la partita deila sopravvivenza.

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Temo che la fusione fredda sia come l”India: arriverà tardi sul campo di battaglia.

Cari saluti,

Giulietto

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