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Caro Giulietto Chiesa,
ogni tanto sento il bisogno di scriverti e di rubare un po” del tuo prezioso tempo. Questo non solo perché condivido spesso il tuo punto di vista ma anche perché la massa di bugie che ci propina la stampa occidentale ci fa sentire soli e sperduti. Lo sai meglio di me cosa significa non allinearsi al pensiero dominante: si viene emarginati.
Ma vengo al dunque. Quanto sta accadendo in Siria meriterebbe, a mio parere, una seria riflessione da parte di tutti circa la realtà dei fatti e gli obiettivi strategici in gioco. Mi sarei aspettato, forse ingenuamente, una risposta chiara e forte da parte delle associazioni diciamo così “antagoniste” e dal movimento per la pace. Invece quest”ultimo non solo appare diviso, ma alcune frange si stanno allineando con la propaganda di guerra occidentale. Almeno così mi sembra.
Ad esempio il “tavolo per la pace” organizza per il 19 febbraio una manifestazione a Roma in favore del popolo siriano, nel senso del popolo ribelle ad Assad; paxchristi pubblica sul suo sito articoli conformi alle menzogne occidentali e peacereporter non fa certo di meglio. Il quadro è desolante proprio in un momento delicato come questo, in cui sarebbe necessaria unità e l”elaborazione di una strategia comune contro la guerra magari in collegamento con altri movimenti di altri paesi. La questione della Siria mi sembra fondamentale: se cade il regime di Assad la guerra con l”Iran sarà certa.
Io spero in Alternativa e nella rinascita di una coscienza pacifista, progressista e ambientalista. Perchè il materiale umano c”è. Penso ai referendum. Se leggi i commenti alle notizie sulla Siria pubblicate, ad esempio, sul sito de “Il fatto quotidiano”, vedrai che la maggior parte di chi scrive non crede alle bugie della stampa occidentale. E” confortante, ma è ancora poco, purtroppo.
Grazie
Nicola
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Caro Nicola,
quello che dici è, purtroppo esatto. Diverse componenti dell”ex movimento pacifista hanno ormai – come si potrebbe dire in gergo marinaro – perduto la bussola. La cosa è tanto più sconcertante se si tiene presente che abbiamo, fresca fresca, l”esperienza della Libia.
Quando il pacifismo finisce per scrivere i suoi proclami con l”inchiostro del Dipartimento di Stato USA, si capisce che non può restare a lungo “pacifista”. Poi partiranno i missili e i bombardieri, e loro si strapperanno le vesti in nome delle vittime martirizzate.
Come se non avessimo già visto il Kosovo, l”Afghanistan l”Iraq, la Libia.
La potenza della GFSM (Grande Fabbrica dei Sogni e delle Menzogne) è davvero micidiale. I poveri di spirito  non possono sottrarsene perchè non hanno alcun riferimento concettuale che li aiuti a capire cosa succede. Il movimento pacifista fu demolito non perchè era debole, ma perché non aveva una analisi delle cause, cioè delle strategie, che producono la guerra infinita di questa fine dell”Impero. Così fu costretto a piangere le guerre già fatte invece di prevenire quelle che stavano arrivando. L”Iraq lo ammazzò definitivamente, quando si vide che l”Impero ignorava totalmente la risibile “potenza delle moltitudini” disorganizzate e cieche.
Adesso fanno di peggio: adesso accettano la preparazione delle guerra e portano acqua al mulino che prepara la farina sanguinante.
Alternativa non sta da quella parte. Io ho firmato l”appello di Losurdo, Cardini, e altri. Tra qualche giorno Alternativa uscirà con un documento, che è in preparazione, in cui diremo queste cose. E tu, caro Nicola, visto che le vedi come le vedo io, perchè non vieni con noi?
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