Qual è la democrazia in Alternativa

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7 Novembre 2012 - 00.25


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Un lettore, militante del MoVimento Cinque Stelle, scrive a Giulietto Chiesa con una domanda molto precisa sulla vita democratica di Alternativa, alla luce delle recenti controversie interne alla forza politica fondata da Beppe Grillo. Segue la risposta di Chiesa.

Buona sera sig. Chiesa,

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le scrivo perché vorrei iscrivermi ad Alternativa in quanto ne condivido il programma, ma prima di farlo vorrei farle una domanda che per me è fondamentale. Premetto che sono iscritto al M5S e sinceramente sono alquanto deluso perché si continua a ripetere che “uno vale uno” e poi Grillo decide per tutti. Questa non è democrazia. Per farle un esempio: sono tre mesi che si discute animatamente su come fare la selezione dei candidati alle politiche e poi, dopo il voto in Sicilia, Grillo e Casaleggio decidono loro i modi ed il metodo che, pur condividendolo in parte, non mi sembra democratico né rispettoso nei confronti di quelli che per mesi hanno avanzato proposte. Altro esempio: come può Grillo permettersi di decidere se un eletto del M5S possa o meno andare a una trasmissione televisiva e permettersi addirittura di insultarlo sul web? Sono felice che il M5S faccia il pieno di voti e che inizi a far traballare i vecchi partiti, ma Grillo si è rivelato un padre padrone, o forse è meglio dire un dittatore illuminato. La premessa che ho fatto è finalizzata a chiderLe se anche in Alternativa vi è uno staff che decide per tutti o se veramente gli iscritti contano qualcosa e tutti assieme si decide in modo democratico.

 

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Scusi se le ho fatto la suddetta domanda, che potrebbe risultare sgradevole visto quanto scritto nel Vs. statuto, ma francamente sono stufo di aderire a partiti e/o movimenti in cui vi è un leader o un gruppo di ristretti che decide per tutti

Cordiali saluti

Luca

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Caro Luca, intanto benvenuto in Alternativa,

(scrivici di dove sei).

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In secondo luogo rilevo che hai letto anche il nostro Statuto (provvisorio, ma certamente non un “non-statuto”) e quindi già sai quali sono le regole (non moltissime, ma essenziali, perché senza regole non può esserci democrazia).

Dunque sai già, ma non tutti lo sanno, che ci siamo dati un organismo nazionale di coordinamento e d”indirizzo, che si chiama Ufficio Centrale. Nei territori esistono organizzazioni, che si dotano di un responsabile e si organizzano come ritengono utile. Dotate di ampia autonomia, all”interno di una serie di principi generali, politici e culturali. Nel nostro “laboratorio politico” la discussione è aperta. I punti controversi si approfondiscono e, a un certo punto, si tirano le fila e si trae una conclusione. Che è quella cui siamo giunti tutti insieme. Ma possono rimanere opinioni diverse, di maggioranza e di minoranza, su molte questioni non dirimenti. Per esempio è dirimente la questione della guerra: noi siamo ostili a ogni atto di aggressione, siamo contrari a ogni azione militare esterna del nostro paese, ci poniamo l”obiettivo di fare uscire l”Italia dalla Nato etc.

L”Ufficio Centrale è affiancato dal Consiglio Nazionale (che è la riunione congiunta dell”UC con l”assemblea dei responsabili territoriali). C”è un presidente, che viene eletto ogni anno dal Congresso o Assemblea Nazionale. Al momento sono io, che sono il fondatore. C”è un segretario nazionale, anch”esso eletto dal Congresso Nazionale. I poteri del presidente e del segretario non sono maggiori di quelli di ogni altro membro iscritto ad Alternativa. Per ora il peso del presidente è sicuramente indispensabile (data l”età, l”esperienza, la notorietà), ma ci stiamo ponendo, con calma e con serietà, il problema della “de-chiesizzazione” graduale di Alternativa. Magari non sono il giudice più obiettivo, ma io penso che ci riusciremo. In questi due anni si è già formato un gruppo di “quadri” di grande valore, che potranno senza grossi problemi assumere la guida di Alternativa. Anzi, per la verità, lo stanno già facendo.

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Siamo organizzazione totalmente volontaria e totalmente autofinanziata. Nessuno decide per tutti. Naturalmente la democrazia è cosa che dipende da molti fattori. per esempio dal senso di appartenenza di ciascuno a un organismo collettivo. Dal rispetto di ciascuno verso gli altri. Dalla solidarietà interna. Sotto molti profili ci sono problemi: per esempio la circolazione interna delle informazioni non è sufficiente. La democrazia via computer, inoltre, non è affatto soddisfacente.

Dovremmo vederci di più, di persona, ma questo comporta costi rilevanti, che non possiamo permetterci. Ma ci proviamo quando possiamo.

Come vedi il nostro modello è molto diverso da quello di Beppe Grillo. Né noi potremmo essere simili in alcun modo. Quell”esperimento è nato in forme e modi del tutto irripetibili. Io, per esempio, non sono un comico, e neanche un attore. Le ragioni della nascita di Alternativa derivano da una nostra visione collettiva della crisi epocale in cui ci troviamo, diversa rispetto non solo a quella di Grillo e del M5S, ma anche di tutte le forze politiche attualmente esistenti in Italia. Se ci fosse stato qualche cosa di simile sulla “piazza”, Alternativa non sarebbe stata necessaria. Purtroppo non c”è niente di simile, e non ci resta che rimboccarci le maniche con le forze che abbiamo. Rimboccarci le maniche significa anche studiare, imparare, capire.

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Noi non abbiamo nemici all”interno della “voragine” dei non rappresentati. Il nostro obiettivo attuale è unire, per quanto possibile, le esperienze esistenti e le organizzazioni esistenti, perché riteniamo che si debba dare una spallata decisiva al Palazzo.

Per questo, pur consapevoli delle anche grandi differenze che esistono tra Alternativa e il M5S, noi abbiamo sostenuto Grillo nelle elezioni siciliane.

Ma pensiamo anche che Grillo, da solo, non può vincere, e ci auguriamo che lo capisca anche lui. È decisivo, perché esiste oggi la concretissima possibilità di dare un colpo cruciale alla Casta, mandandola a casa. Se Grillo sbaglia valutazione, saranno guai per tutti. Lavoreremo perché non sbagli. Molto dipende da lui.

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Se vieni a rafforzare Alternativa, dunque, non sarai contro Grillo, ma sarai per una visione più ampia di quello che dovremo fare, tutti insieme, per portare l”Italia verso una vera transizione, democratica e civile.

Giulietto

 

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www.alternativa-politica.it

 

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