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Maura.
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Cara Maura,
io penso che l”accordo sul Fiscal Cliff verrà raggiunto, in un modo o nell”altro. I repubblicani fanno resistenza e la faranno fino all”ultimo con l”obiettivo di ottenere il massimo da Obama. Ma alla fine l”accordo sarà raggiunto «nell”interesse nazionale». In fondo sono le due ali dello stesso sistema di potere e «cane non mangia cane». Nel frattempo continua il Quantitative Easing, cioè la produzione di dollari a go go per comprare i certificati di credito che i cinesi hanno smesso di comprare. La situazione debitoria degli Stati Uniti si aggrava di giorno in giorno.
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E ha ripreso vigore il processo di svalutazione del dollaro (cioè di rivalutazione dell”euro).
Questo inciderà negativamente in primo luogo sulle esportazioni tedesche, in secondo luogo su quelle europee in generale, incluse quelle italiane. Scaricano i loro problemi fiscali, come al solito, sul resto del mondo. Solo che, adesso, il resto del mondo non sembra più così prono alle loro esigenze.
In altri termini la crisi americana si aggrava. Fino a quando, non lo sa nessuno.
Le prospettive di un collasso della finanza mondiale restano invariate. Non s”illuda per la calma apparente dello spread. È solo una parentesi.
Auguri anche a lei di Buon Natale: con meno consumismo e più spiritualità , se possibile.
Giulietto Chiesa.
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