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Nazim Hikmet, Japon Balikçisi – Il pescatore giapponese. Dedicato a un uomo di mare, ammalatosi in seguito a un esperimento nucleare nel 1952. Cantato da Sümeyra Çakir, morta nella città un po” turca di Francoforte, all”età di appena 44 anni (all”inizio e alla fine, si riconosce però la particolarissima voce di Nazim Hikmet).
La traduzione italiana è di Thony Sorano. Dall”inglese, ma per quello che posso giudicare io, abbastanza buona, anche se non esiste modo di rendere in una lingua indoeuropea la particolarissima sintassi turca. Noterete comunque quanto il turco sia più sintetico dell”italiano.
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Denizde bir bulutun öldürdügü Japon balikçisi genç bir adamdi. Dostlarindan dinledim bu türküyü Pasifik”te sapsari bir aksamdi. Balik tuttuk yiyen ölür. Balik tuttuk yiyen ölür, Elimize degen ölür. Badem gözlüm, beni unut. Badem gözlüm beni unut. Bu gemi bir kara tabut. |
Il pescatore giapponese ucciso da una nuvola Non era che un giovane mentre navigava nella sua rada. Ho sentito questa canzone cantata a bassa voce dai suoi amici, Mentre la luce gialla andava verso l”Oceano Pacifico  Pescammo un pesce, colui che lo mangia muore, Pescammo il pesce che uccide chi lo mangia, Chi tocca la mia mano, di quello muore. Chi tocca la mia mano, di quello muore, Dimenticami, amore con gli occhi a mandorla, Dimenticami, amore con gli occhi a mandorla, Questa, la nostra barca, è una fredda bara, Questa, la nostra barca, è una fredda bara, |
http://www.youtube.com/watch?v=l7S0C7CktvI
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Fonte: http://kelebeklerblog.com/2011/06/01/referendum-sul-nucleare-si-vota/
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