#Hiroshima. Il giorno del ricordo

Ricorre il 71° anniversario del primo bombardamento atomico. Un emozionante ricordo in suoni.

#Hiroshima. Il giorno del ricordo
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6 Agosto 2016 - 19.46


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“Coloro che non ricordano il passato sono destinati a ripeterlo” 

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(G. Santayana).

di Pierluigi Fagan.


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Non avendo noi una comunità giapponese corposa e influente come quella ebraica, surrogo la mancanza, ricordando le forse 200.000 vittime civili di Hiroshima (di cui ricorre oggi il 71° anniversario) e Nagasaki.

Come ebbe a dire Leo Szilard, che assieme ad Albert Einstein fu uno dei più influenti promotori scientifici del Progetto Manhattan, salvo poi dissociarsi dall”effettivo sgancio dell”ordigno:

«Se i tedeschi avessero gettato bombe atomiche sulle città al posto nostro, avremmo definito lo sgancio di bombe atomiche sulle città come un crimine di guerra e avremmo condannato a morte i tedeschi colpevoli di questo crimine a Norimberga e li avremmo impiccati.»

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In subordine, si sarebbe potuto istruire un processo per contravvenzione delle Convenzioni dell”Aja (1899, 1907) – peraltro ratificate dagli Stati Uniti – in base all”art. 25 della seconda:

«È vietato attaccare o bombardare, con qualsiasi mezzo, città, villaggi, abitazioni o edifizi che non siano difesi».

Ma la Grande Nazione Cristiana né venne processata, né si sentì mai in colpa ed anzi diede la surreale giustificazione che i pochi morti di quei due giorni salvarono molti più morti potenziali.

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Memoria di Hiroshima. Per tutti gli umani che quella prima mattina di un martedì d”estate stavano iniziando il giorno che non avrebbero finito:

La commemorazione musicale ha molte analogie con le impressioni acutissime ed emozionanti sollevate da un”altro ricordo sinfonico, quello di Krzysztof Penderecki.

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