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Iniziamo con Raimon Panikkar, filosofo, teologo e mistico di prima grandezza, scomparso da meno di due anni. Le sue parole non vanno accolte acriticamente, ci interessa piuttosto che la sua intelligenza spirituale aiuti anche noi a conservare gli ideali più alti andando oltre le ideologie.
«Il disarmo culturale consiste in una nuova scala di valori umani. In pratica, significa demonetizzare la cultura, demolire la Torre di Babele di un governo e di un ordine mondiale, superare gli Stati nazionali, riscoprire la forza rivoluzionaria delle religioni, dare corpo a movimenti alternativi di ogni tipo, promuovere una più esatta informazione che liberi dal lavaggio del cervello operato dai mass media, educare a tutto un altro insieme di valori: la ribellione, la resistenza, il pensare e non il calcolare, il sentire e non ripetere frasi fatte, il ricreare e non l”imparare, l”esperienza e non l”esperimento. E ancora: non confondere povertà con miseria, autorità con potere, umiltà con debolezza, innocenza con stupidità , felicità con piacere, libertà con capriccio, sviluppo con più industrializzazione.».
(tratto da Raffaele Luise, Raimon Panikkar. Profeta del dopodomani, San Paolo Edizioni, 2011).
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