La TAV e la selezione delle classi dirigenti ignoranti e corrotte

Preroll AMP

admin Modifica articolo

16 Maggio 2010 - 20.31


ATF AMP

Top Right AMP

di Davide Pelanda – Megachip. Articolo aggiornato.

Dynamic 1 AMP

 

Tre spunti diversi – un ingegnere a digiuno di geologia valsusina, le donne trentine che fanno i conti in tasca al governo, l”archingegnere della cricca mangia-appalti – ci raccontano in modi diversi l”inadeguatezza della classe dirigente che promuove l”Alta Velocità in Italia, tra ignoranza, indifferenza e vera e propria consuetudine con un sistema molto corrotto.

 

Dynamic 1 AMP

L”ingegnere e i tecnici NoTav

Sul progetto Tav l”ingegnere della società Ltf (Lyon Turin Ferroviaire), Gallarà, ammette pubblicamente la sua ignoranza.

Dynamic 1 AMP

Se è vero che «il governo austriaco sta ripensando ai propri impegni», come scrivono le mamme trentine qui sotto, sul versante piemontese interessato al progetto della Tav per la prima volta un tecnico della Ltf francese si è esposto in prima persona presentandosi, a sorpresa e con grande coraggio, a un”affollatissima assemblea pubblica a Chiomonte, paesino della Valsusa interessato a un tunnel dell”Alta Velocità.

Una serata informativa dove però lo stesso ingegnere, sostenuto dalla proiezione di alcune slide, si è trovato fortemente impacciato laddove le domande e le questioni sollevate dal popolo NoTav si facevano sempre più incalzanti, fino a entrare nel dettaglio del progetto.

Da quella assemblea, ad esempio, si è venuto a sapere che una larga parte dello scavo sarà di tipo tradizionale con mine di dinamite per almeno un paio di chilometri e non con la famosa talpa, un mezzo peraltro non immune da gravi danni a falde e sorgenti. Questo andrà a compromettere definitivamente come già successo al Mugello e in altri grandi cantieri gli equilibri ambientali, smottamenti, frane, falde acquifere. Per quasi tutta la durata degli scavi non sarà possibile usare che le strade locali di accesso al sito per le movimentazioni degli inerti.

Dynamic 1 AMP

I tecnici hanno dunque appreso dal tecnico della società francese elementi che li spingono a ritenere che «lo svincolo autostradale per Chiomonte promesso dal sindaco, se tutto andrà bene dovrebbe arrivare a fine cantieri, quando ormai il danno sarà creato e non riparabile. Nessuna legge poi sarà in grado di riproporre l”esempio francese “demarche grand cantier”, cioè l”assunzione di manodopera locale. Nessuno infatti, neanche il governo, potrà imporre l”assunzione di manodopera locale al general contractor che per la legge italiana è libero di scegliere dove e come reperire i lavoratori».

Ma le forti preoccupazioni vengono anche direttamente dai danni ambientali che ci saranno, dedotti dall”esposizione dell”ingegnere Gallaràe cioè che «da uno studio sullo scavo di una galleria nel massiccio dell”Ambin verrebbe perso un quantitativo di acqua sorgiva potabile in grado di dissetare una metropoli da 11 milioni di abitanti. Oggi questo studio viene accantonato e l”ingegnere non sembra esserne a conoscenza nonostante i tecnici del movimento gli rinfreschino la memoria». Pressato dagli interventi dei tecnici del movimento NoTav, Mario Carvagna, Claudio Cancelli e Beppe Ferrero, l”ingegnere di Ltf rimane sbigottito e frastornato, ammettendo la sua ignoranza.

 

Dynamic 1 AMP

Mamme NoTav in Trentino

Le mamme contro la Tav hanno paura per i futuro dei loro figli. Perché anche in quella parte di Trentino Alto Adige interessata alla stessa costruzione della ferrovia ad Alta Velocità, si vedrà sventrare una buona parte di montagna, compromettendo e deturpando per sempre il paesaggio montano.

Lo scrivono in una lettera aperta quelle le “Mamme NoTav di Marco (Rovereto)”. Nel rispondere alle dichiarazioni del viceministro Castelli e alla candidata sindaco Lorenzi:

Dynamic 1 AMP

«Castelli parla di slancio del Trentino, quando sa benissimo che questo progetto andrà ad arricchire principalmente i general contractors come Enel, Fiat (che non dovranno gestire l”opera finita e che dunque non hanno alcun interesse a finirla presto e bene). Loro stabiliranno il prezzo finale, ottenendo l”approvazione di tutte le varianti e guadagneranno su appalti, subappalti, ecc., creando una voragine finanziaria che andrà anche sulle spalle di noi trentini».

Le mamme NoTav fanno esempi concreti.

ESTENSIONE LINEA TAV           1290,000 Km

Dynamic 1 AMP

Stima iniziale                                    euro14.159.000.000

Previsione costi 2007                       euro 87.850.000.000

 

Dynamic 1 AMP

Ed ancora, i costi di linee già costruite:

SPAGNA                                                   9 milioni di euro a Km.

FRANCIA                                               13 milioni di euro a Km.

Dynamic 1 AMP

ITALIA                                                   32 milioni di euro a Km.

Il quadro è persino peggiorato col tempo: successivamente si è arrivati a 54 milioni di Euro a Km (4 volte in più della Francia)

Chi spiegherà il buco economico che provocherà quest”opera? Ogni euro speso in questa direzione è un euro in meno per le spese sociali (sanità, scuole, servizi ecc.). In più viene stravolta un po” per volta la logica dei trasporti come servizio. «Provate a parlare con i sindacati dei ferrovieri, guardatevi le stime 2010 di Legambiente sul pendolarismo. Informatevi, perché solo così si può sbugiardare i venditori di fumo» – ricordano le donne trentine, che aggiungono: «siamo stufe di essere prese in giro, come se fossimo “oche da cortile”, che mangiano tutto ciò che vien propinato loro, perché sappiamo qual è la fine che vorrebbero riservarci».

Dynamic 1 AMP

Il ragionamento prosegue sul fatto che non ci sono i soldi per quest”opera: «servono 12 miliardi di euro solo per il tunnel di base e pare vi siano solo 0,8 miliardi di euro». Inoltre «il governo austriaco sta ripensando al proprio impegno». E poi non è affatto così sicuro che gli autotrasportatori trasferiranno i Tir su gomma sui convogli del treno, visto che «nel 2009 vi è stato un calo del 23%».

Ed anche qui, alle porte di Rovereto, «basterebbe potenziare la linea attuale con treni molto più pesanti (1800 tonnellate, a trazione multipla) con costi di poco superiori a un treno a semplice trazione. Il Treno ad Alta Capacità è una “leggenda metropolitana”, non esistono da nessuna parte merci che viaggiano a oltre 200 Km/ora, ma solo ricche persone che sfrecceranno per la nostra valle senza neanche fermarsi. In realtà esiste solo il Tav».

Le mamme si sono mosse protestando per scritto «in difesa – dicono – della nostra terra e della vita futura dei nostri figli» e per far sì che non si arrivi a mettere «una bella pietra tombale su tutta la Val Lagarina con questo terribile epitaffio: “qui giacciono gli effetti collaterali di una grande opportunità rivelatasi inutile, che ha distrutto l”economia e il territorio di una valle trentina, per la tasca di pochi ricchi che trentini non sono”».

Dynamic 1 AMP

 

L”archingegnere Ercole Incalza e la Tav

Dynamic 1 AMP

In pochi ricordano che Ercole Incalza, balzato agli onori della cronaca in questi giorni per la questione legata ad Anemone ed alla cosiddetta “cricca”, un tempo pareva dichiararsi anche lui “di sinistra” e contro la Tav, tanto da vederlo fotografato al tavolo di un convegno romano organizzato dai Verdi. Di questa fotografia, che risale al 22 marzo 1991, ringraziamo Claudio Giorno che l”ha messa in rete nella mail-list del movimento NoTav, anche per il fatto che a quel tavolo sedevano anche Mercedes Bresso e Chicco Testa, molto più giovani e con altre idee.

Pochi anni dopo Incalza, ormai convertito al partito del cemento, lo troviamo a fare il Presidente del gruppo di lavoro economia e finanza della Commissione intergovernativa italo francese per la realizzazione del tunnel da 54 Km sotto le Alpi (chiave di volta della nuova linea ad alta velocità / capacità Torino-Lione), come ci ricorda sempre Giorno.

Nel 1994 una virata politica verso Berlusconi lo porta a sedersi sulla poltrona di consigliere del ministro alle infrastrutture Pietro Lunardi, con delega ai rapporti internazionali, per cui si insedia anche nella commissione Van Miert della UE. Poi Lunardi se lo porterà a Parma nel 2006 a occuparsi di parmigiano.

Dynamic 1 AMP

Ritroviamo poi Ercole Incalza grazie alla lettura del libro del giudice Ferdinando Imposimato “Corruzione ad alta velocità” che ha tirato abilmente in ballo il primo ministro dell”epoca Romano Prodi «in persona, che nella sua qualità di presidente dell”Iri, aveva dato il benestare all”aggiudicazione dei lavori a società quantomeno sospette, certamente in odore di camorra, stando almeno a quanto emergerà dal rapporto dello Sco e alle indagini della Procura di Napoli. Dall”audizione dell”amministratore delegato della Tav (Ing. Ercole Incalza, davanti alla Commissione antimafia il 14/9/1995 ndr)».

Contano molto anche i rapporti di Ercole Incalza con l”attuale ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. Incalza torna al vertice del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e fa incetta di tutti gli incarichi più rilevanti e assume direttamente la responsabilità di scegliere le opere da inserire nella “legge Obiettivo” e di tutto quanto più delicato in materia di appalti.

La parabola professionale di Incalza converge fino ad alcune significative vicinanze: una visita al sito della fondazione Lorenzo Necci, l”indispensabile organizzazione volta a eternare il ricordo di cotanto manager (una condanna definitiva per corruzione) ci fa scoprire Incalza nel comitato scientifico, fieramente accomodato tra Gianni De Michelis e Paolo Cirino Pomicino», due discrete fedine penali. La Tav sembra essere un buon trampolino per superarle.

Dynamic 1 AMP

 

FloorAD AMP
Exit mobile version