'Curare nell''indifferenza'

Preroll AMP

admin Modifica articolo

7 Ottobre 2010 - 13.19


ATF AMP

Top Right AMP

Il 4 Ottobre 2010 la Microclinica Fatih – ambulatorio popolare autogestito di Torino compie un anno di vita; un anno di attività ignorato dai nostri Media
Scitto da FabioNews

La microclinica è un progetto nato dalla passione di alcuni medici e infermieri sotto la spinta dell”attaco mediatico-politico contro i diritti dei migranti

Dynamic 1 AMP

che ha occupato la prima pagina di molti media più di un anno fa, quando era in fase di discussione il pacchetto sicurezza e che ha provocato la paura in molti extracomunitari a rivolgersi al servizio sanitario nazionale per il rischio di essere denunciati dagli stessi medici.
La denuncia da parte di un medico è contraria alla deontologia stessa della medicina, nonchè alla difesa dei diritti umani inalienabili tra i quali dovrebbe esserci anche il diritto alla salute e, conseguentemente, l”accesso alle cure mediche.
Molti medici hanno da subito preso posizione opponendosi a questa idea perversa ma nonostante questa pratica sia stata definita come inaccettabile e l”articolo  che obbligava i medici a denunciare i clandestini sia stato ritirato, lo status di clandestino è diventato un reato penale fomentando la paura a rivolgersi al sistema sanitario con tutti i rischi per la salute dei singoli e della collettività che questo comporta

La microclinica rappresenta un esempio concreto di aiuto diretto ai migranti e una pratica di disobbedienza civile (nasce ed opera senza riconoscimenti da parte del sistema sanitario, nè di alcuna istituzione) per affermare con decisione il diritto alla salute. E” nata all”interno dello storico centro sociale Gabrio di Torino e da un anno offre gratuitamente aiuto a tutti coloro che lo richiedono senza distinzioni di razza,status e documenti in possesso.

In occasione del primo anniversario incontriamo Maurizio e Federica fondatori di questo progetto.

Dynamic 1 AMP

“In questo anno di attività nelle quattro ore di apertura settimanale, si sono rivolte alla Microclinica, oltre 300 persone, alle quali sono state garantite l”accoglienza, l”ascolto, le cure, i farmaci, le informazioni, i consigli e l”accompagnamento; perché il diritto alla salute deve essere un diritto universale per tutte e tutti, neanche da mettere in discussione, un diritto che non deve subire limitazioni a seconda dello status sociale o della nazionalità della persona.
Non ci limitiamo all”attività ambulatoriale di medici ed infermieri, ma lottiamo contro una sanità fatta di calcoli economici, costi e profitti, una sanità che apre sempre più le porte al privato e le chiude ai poveri e ai precari italiani e no
n”.

– Quali “servizi” sanitari fornite alla Microclinica?
Principalmente informazioni su come muoversi all”interno della sanità pubblica e su come far valere i propri diritti in ambito sanitario, prime visite mediche ed invii agli specialisti , piccole medicazioni, accompagnamenti presso strutture o servizi qualora riteniamo sia necessaria una mediazione

– Quali sono le principali richieste che ricevete?
Molte richieste di cure dentali sia in urgenza che ricostruttive; di farmaci per l”impossibilità a pagare anche solo un ticket; occhiali da vista; visite e cure per malattie causate dalla malnutrizione e dalle cattive condizioni lavorative ed abitative; latte in polvere e pannolini per neonati

Dynamic 1 AMP

– Quali sono e come fate fronte alle spese della clinica?
Le spese principali sono per i farmaci, il latte in polvere, gli omogeneizzati , i pannolini e gli occhiali da vista. Per raccogliere fondi organizziamo serate di autofinanziamento all”interno del centro sociale Gabrio. Invece molto del materiale sanitario (per esempio materiale per le medicazioni) ci viene spesso donato dalle famiglie del quartiere.

– Si sono rivolti alla clinica anche italiani o solo stranieri?
Anche italiani che non riescono a pagare i ticket e non rientrano nelle categorie esenti o semplicemente che devono utilizzare farmaci di fascia C. Circa il 12% delle persone che si sono rivolte a noi sono italiani.

– Credete il vostro progeto replicabie in altre realtà?

Sappiamo che in altre città d”Italia si sta progettando la realizzazione di ambulatori simili alla Microclinica e che altri sono già funzionanti da diversi anni

– Quali altre “attività” collaterali alla clinica stessa potrebbero aiutarvi a perseguire l”affermazione del diritto universale alla salute e la difesa del servizio sanitario pubblico, universale e gratuito? Campagne di sensibilizzazione tra medici infermieri? Modifiche delle regole di accesso al servizio sanitario? Differente approccio al problema da parte de media ?
Tutte le cose cha hai detto sarebbero utili e necessarie. Chiediamo inoltre la chiusura dei centri ISI ( che creano una sanità di serie b) e il conferimento degli assistiti degli ISI ai medici di base come per gli italiani; l”incremento dei mediatori culturali (che non devono essere dei semplici traduttori) all”interno delle strutture sanitarie; la chiusura dei CIE, i campi di concentramento anticamera delle deportazioni
Per noi la Microclinica Fatih è un luogo dove il concetto di salute viene praticato in un”accezione più ampia che somma alle questioni sanitarie i bisogni delle persone che vi afferiscono e che la lotta per i diritti lo rende differente dal semplice volontariato. In questo abbiamo l”aiuto concreto dello sportello legale e della rete per il diritto alla casa

Dynamic 1 AMP

– Che risposta avete avuto dal personale medico.-infermieristico che ha conosciuto la clinica?
Abbiamo iniziato con 2 medici , 2 infermieri e 1 educatrice, adesso dopo un anno si è creato un gruppo più ampio di professionisti sanitari e anche di persone solidali.

Una lotta che assume molti significati quindi e che interessa tutti noi ma che viene totalmente ignorata dai nostri media.
Esperienze come la Microclina Fatih sono un pericoloso esempio delle “atttività sovversive” portate avanti dai centri sociali, un esempio che dev”evesse occultato poichè, se presentato agli occhi della gente, potrebbe far ricredere molti sulla pericolosità del mondo legato ai centri sociali mettendo quindi in crisi sia le forze dell”ordine che possono agire quasi indisturbate contro di loro, sia l”informazione che ci ha abituati ad una criminalizzazione costante e dovrebbe perlomeno ammettere questa distorsione della realtà.

Nonostante tutto queste realtà esistono e, nelle loro tante battaglie quotidiane, hanno enorme impatto sull”immagine che gli stranieri hanno del nostro paese e di noi italiani contribuendo in maniera fondamentale a favorire pace sociale e a tradurre dalla teoria alla pratica parole come integrazione, accoglienza, difesa dei diritti umani.

Nel silenzio imperante dei media e nella conseguente indifferenza della nostra città non ci rimane che fare gli auguri alla Microclinica e ringraziali per rendere “più umano” il nostro Paese.

Per contattarli e-o aiutarli:
mail: ambulatorio@csoagabrio.info
Facebook: http://www.facebook.com/pages/Torino-Italy/MICROCLINICA-FATIH-Ambulatorio-Popolare-Autogestito/136590525993?v=wall

Dynamic 1 AMP

Articolo originale: Curare nell”indifferenza:buon compleanno alla Microclinica Fatih

FloorAD AMP
Exit mobile version