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Indiscrezioni uscite su un importante giornale economico affermano che il Ministero delle Infrastrutture, quello dell”Istruzione e quello dell”Economia stiano facendo un piano per far passare gli edifici scolastici dai comuni e province a una società denominata Scuola S.p.A.
A questa società andrebbero i soldi stanziati dal governo di un miliardo di euro per migliorare la gestione della manutanzione agli edifici scolastici.
In un paese in cui il 40% delle scuole è esposto a rischio sismico e il 7% a elevato rischio idrogeologico, i tecnici del Ministero dell”Istruzione incaricati di stilare l”Anagrafe dell”edilizia scolastica (i cui dati sono sconosciuti dal 2004 quando fu promessa la prima volta) affermano che 14000 edifici necessitano di urgenti ristrutturazioni e 10000 andrebbero abbattuti.
Sicuramente la costituzione di una S.p.A, di fornte a questa mole di lavoro sarà in grado di far guadagnare tante società edili come la Protezione Civile S.p.A. ha fatto a L”Aquila a seguito del terremoto.
Crediamo fermamente che l”edilizia scolastica debba essere gestita dai territori, mettendo in campo un percorso di compartecipazione della cittadinanza e delle componenti scolastiche. Privatizzare la gestione delle infrastrutture è utile solo alla creazione di profitti per chi verrà coinvolto, lasciando studenti, insegnanti e cittadini nella condizione di non poter intervenire sulle decisioni che riguardano la propria scuola.
Un miliardo di euro non risolveranno niente prendendo atto della complessità dei lavori che vanno fatti, per questo chiediamo a gran voce che sia istituito un fondo straordinario per l”Edilizia di 15 miliardi di euro spalmati su cinque anni e che i lavori vedano il coinvolgimento di tutte le componenti della scuola a partire da noi studenti.
Siamo fermamente contrari che si possa guadagnare e accumulare profitti sulla nostra sicurezza, il governo dia risposte agli studenti e non all”imprenditoria.
Fonte: http://www.retedellaconoscenza.it/scuola/84-scuola-spa-non-privateci-di-sicurezza.html.
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