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GENOVA – Il SecoloXIX: “Gronda, al voto nel deserto“, la Repubblica – Il Lavoro: “Gronda, il grande flop: vota solo lo 0,4 per cento“.
I titoli dei quotidiani sono implacabili. La débâcle del Comune di Genova è totale e senza appello. E non può essere nascosta. Domenica 28 novembre i cittadini del ponente genovese avrebbero dovuto recarsi alle urne per eleggere i rappresentanti dell”Osservatorio sulla “Gronda“: l”organismo che, secondo la sindaca Marta Vincenzi, dovrebbe consentire il coinvolgimento diretto della popolazione nel percorso di realizzazione di una nuova mega-autostrada.
“Partecipare al voto avrebbe significato accettare la realizzazione di un”opera costosissima, e distruttiva del nostro territorio”: questa la posizione dei cittadini che si oppongono a questa “grande opera”.
Riuniti nei comitati No-Gronda hanno boicottato il voto, invitando all”astensione. E hanno vinto. Anzi stravinto.
Non sono pochi, sono nulla.
Come nulla è ormai quel che rimane del vecchio PCI, che nelle zone del ponente prendeva da solo più del 60% dei voti.
Per settimane il PD ha cercato di mobilitare al voto. Ha fatto campagna con tutti i mezzi possibili. La sindaca ha passato il sabato al mercato comunale chiedendo a tutti di recarsi alle urne. Non riuscendo a portare al voto nemmeno gli iscritti al suo partito.
Buon senso avrebbe voluto che l”amministrazione dichiarasse l”immediato scioglimento dell”Osservatorio. Invece in serata vengono confermati i nomi dei 10 eletti. La battaglia contro lo scempio della “Gronda” è lontana dall”essere conclusa, ma almeno adesso sappiamo da che parte sta il 99% della popolazione.
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