Uniti contro la casta intorno a un comune programma politico

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11 Febbraio 2011 - 23.05


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Incontro con Giulietto Chiesa ed Elio Veltri

di Monica Centofante.

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Un dialogo aperto, con il proposito di trovare una convergenza intorno ad un comune progetto politico. Il confronto tra Giulietto Chiesa ed Elio Veltri, nelle rispettive vesti di Presidente di Alternativa e dell”Associazione Democrazia e Legalità, si è concluso così, lo scorso 5 febbraio a Porto Potenza Picena, in provincia di Macerata. Al termine di un dibattito franco sui temi più urgenti nel drammatico panorama politico nazionale e internazionale e alla presenza di una nutrita rappresentanza di associazioni e movimenti locali. Cuore della discussione la ricerca di antidoti alla casta che ha cambiato la democrazia in Italia, ha sottolineato Chiesa, “azzerandola”.

E la necessità di collegare le diverse battaglie condotte singolarmente da centinaia di reti di resistenza disseminate sull”intero territorio nazionale per farle confluire in un”unica piattaforma politica. Essenziale per agire sul terreno specifico delle istituzioni.

Sul metodo da utilizzare si sono confrontati i due relatori, ospiti di Alternativa Marche e dell”Associazione “Cultura, legalità e progresso”, in piena sintonia sulla necessità di unire le forze intorno a proposte concrete.

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Per Elio Veltri base di partenza è il “Progetto Regole e Comportamenti”, un documento che pone al centro i temi della giustizia e della legalità. Con particolare attenzione al problema dell”incidenza delle mafie e dell”economia illegale e criminale nello sviluppo economico del nostro Paese.

Nel documento, ha spiegato Veltri, si parla anche della necessità di un controllo giuridico dei partiti, di energie alternative, difesa del territorio e di precariato. Temi “sui quali potremmo preparare una serie di proposte di legge di iniziativa popolare, coinvolgendo le diverse associazioni in una battaglia comune che automaticamente porterà alla nascita di un grande movimento”.

Contemporaneamente, ha proseguito, “occorre essere presenti, a livello locale, nelle istituzioni, partecipare e far parte della rappresentanza”. Mentre a livello nazionale non ha escluso l”idea di presentarsi egli stesso alle primarie del Pd, ma con il solo e preciso intento di trovare sedi adeguate per discutere i temi contenuti nella proposta di progetto “Regole e Comportamenti”, che altrimenti rimarrebbero fuori dal dibattito politico.

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Contrario, sul punto, Giulietto Chiesa, che ha aperto il suo intervento sottolineando la necessità di una attenta valutazione delle forze in campo e dei rapporti di forza. “Porsi il problema se presentarsi o meno alle primarie del Pd è un errore di calcolo”, ha sottolineato, “per il semplice motivo che a Veltri non lo permetteranno”. “I partiti – ha proseguito – non sono più organizzazioni democratiche e nella gigantesca degenerazione che ha investito il panorama politico degli ultimi 20, 25 anni sono direttamente implicati tutti i partiti che siedono in Parlamento. Dall”estrema destra all”estrema sinistra”. Una responsabilità, ha tenuto a sottolineare Chiesa, che non è solo morale ma che ha ragioni economiche: “Questi partiti sono stati pagati, comprati, sono collusi quindi pensare di riavviare il processo democratico appellandosi a loro è una pura perdita di tempo. Significherebbe allearsi con i propri nemici e quindi essere sconfitti in partenza”.

Da qui la necessità, evidenziata da Chiesa, di creare un nuovo partito che possa rappresentare l”immensa voragine di coloro che non si riconoscono più nelle coalizioni esistenti e che in Italia raggiunge quasi il 50%. E la presentazione di Alternativa, il laboratorio politico nato da un”idea del suo attuale Presidente, che si propone di raggiungere l”obiettivo nel medio-lungo periodo.

Primo passo: mettere insieme le forze sparse su tutto il territorio nazionale intorno ad un unico programma, costruire un”alleanza operativa su un documento condiviso. Un processo già iniziato con la crezione di “Uniti e Diversi”, associazione intermedia a cui Alternativa ha aderito insieme al movimento Per il Bene Comune, a quello Per la descrescita felice, a Movimento Zero e alla Rete provinciale torinese dei movimenti e liste di cittadinanza. Realtà differenti che hanno fissato i punti in comune in un primo documento aperto alla discussione, ma che è fondato su quattro pilastri fondamentali: la decrescita, una nuova politica estera di pace, la difesa della democrazia e, nodo essenziale, la necessità di impadronirsi del sistema di comunicazione di massa. Il vero terreno di combattimento politico.

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Un quinto punto, ha proposto Chiesa, potrebbe essere rappresentato dai temi esposti nel documento di Elio Veltri a cui Alternativa è particolarmente interessata e che dovranno essere valutati, imprescindibilmente, insieme alle altre componenti di Uniti e Diversi. Una proposta che Veltri ha accolto con favore annunciando il suo impegno a muoversi in questa direzione, per avviare un patto federativo.

Dello stesso avviso le diverse associazioni locali presenti all”incontro, che hanno manifestato vivo interesse a partecipare alle assemblee di Uniti e Diversi che si terranno a breve nelle Marche come in altre regioni d”Italia, con l”intento di eleggere i delegati che andranno a costituire il coordinamento nazionale dell”associazione.

Un percorso appena avviato quindi, ma che sta raccogliendo già i primi buoni frutti.

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