Mobilitiamoci per il clima. REDD: le mani sulle foreste

Preroll AMP

Redazione Modifica articolo

1 Novembre 2012 - 12.05


ATF AMP

Top Right AMP

di Giovanna TinèDailyStorm

Dynamic 1 AMP

La conferenza sul clima di Doha si avvicina. Più vicino ancora, sia nel tempo che nel luogo, è il meeting internazionale di Firenze 10+10 (“erede” del Forum Sociale Europeo del 2002), in cui pure si parlerà di crisi ambientale globale. Dedichiamo quindi ancora qualche capitolo della nostra rubrica ad un po” di sana (contro)informazione su quelle che in molti ormai definiamo “false soluzioni” per combattere i cambiamenti climatici, ma che continuano ad essere spacciate dall”informazione mainstream come soluzioni efficaci e praticabili.

Nell”ultimo articolo abbiamo accennato al programma REDD+ delle Nazioni Unite, un meccanismo lanciato nel 2008, che dovrebbe contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra attraverso la salvaguardia delle foreste, e la cui sigla sta per Reducing Emissions from Deforestation and forest Degradation. Proprio in questi giorni, è stato diffuso in rete un interessante video che riassume in modo molto chiaro ed efficace le ragioni per cui questo programma è una vera e propria truffa, tutta legata  – e funzionale – al mercato.

Dynamic 1 AMP

A parlare sono gli attivisti dell”Indigenous Environmental Network (IEN), un movimento con base negli USA, che dagli anni ”90 si batte contro lo sfruttamento della Madre Terra, proponendo come modello alternativo di società quello che le popolazioni indigene hanno sviluppato e tramandato nel corso dei secoli, fondato  su insegnamenti tradizionali e leggi naturali.

Ecco che cosa dicono: «REDD coinvolge le istituzioni finanziarie e le oligarchie mondiali; le multinazionali dei Paesi industrializzati del Nord del mondo ci stanno traghettando verso il livello successivo della globalizzazione: la privatizzazione della natura. [.] REDD+ è un meccanismo di compensazione che usa le foreste del Sud del mondo per cancellare l”inquinamento dei Paesi industrializzati del Nord del mondo. E” un pilastro di quella che viene chiamata green economy, che non è altro se non il capitalismo delle forme di vita».

REDD+ ci offre un esempio paradigmatico di quali siano le grandi questioni che si celano dietro le false soluzioni della green economy. Un primo problema è quindi di ordine economico, e riguarda la privatizzazione e la mercificazione dell”ambiente al fine di trarne profitto. E se l”obiettivo è il profitto, la storia e l”attualità ci insegnano che non c”è spazio per l”etica.

Dynamic 1 AMP

Ecco dunque il secondo problema, stavolta di ordine sociale: la distruzione delle comunità locali che da sempre abitano i territori che il programma REDD dice di voler salvaguardare. Popolazioni la cui cultura, spiritualità e tradizioni sono improntate al rispetto della Madre Terra ed alla ricerca costante di equilibrio con essa. Al contrario, ci spiega un”attivista dell”IEN, «REDD trae profitto da sfratti e appropriazione di terre, deforestazione e distruzione della biodiversità». E fa l”esempio del Brasile, denunciando che «Chevron, il gruppo maggiormente responsabile di inquinamento della California, sta attuando il REDD nella foresta atlantica brasiliana, insieme a General Motors e Nature Conservancy (organizzazione no profit statunitense, ndr). Questo progetto, REDD, usa guardie armate, chiamate “Força Verde”, che sparano ai residenti e li mettono in galera […]. E” solo una truffa che permette ai maggiori inquinatori della California di evitare di ridurre le loro emissioni alla fonte».

E qui veniamo, per completare il quadro, al terzo problema, di ordine ambientale, ovvero l”inefficacia totale dell”intero meccanismo, che l”IEN riassume in questo modo: “REDD è un piano per rubare il futuro di tutti noi. Aumenta il cambiamento climatico, peggiora il riscaldamento globale e ci scaraventa giù dal precipizio”.

Conclude Tom Goldtooth, direttore dell”organizzazione, sottolineando l”importanza dell”informazione e di una comunicazione che sia su più ampia scala possibile: «Parte della nostra campagna sta nel sensibilizzare la popolazione mondiale su chi siamo e sulla nostra relazione conla Madre Terra, perché ciò che sta succedendo è che l”aria viene commercializzata, diventando una proprietà privata dell”industria».

Dynamic 1 AMP

(29 ottobre 2012)

Fonte: http://dailystorm.it/2012/10/29/mobilitiamoci-per-il-clima-iii-redd-le-mani-sulle-foreste/

 

Dynamic 1 AMP

FloorAD AMP
Exit mobile version