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I cittadini fermano il fracking con un referendum, e le compagnie fanno causa alla città . Non si fermano davanti a nulla.
Pensavate che bastasse che un”istituzione pubblica, un Comune, una Regione, mettessero fuorilegge il fracking perché si smettesse di praticarlo?
Pensavate sbagliato. Cittadini e istituzioni non contano più nulla.
Non avevamo neppure fatto in tempo a festeggiare la prima città al mondo che ha bandito il fracking dal proprio territorio in seguito a referendum (ricordate?) che un gruppo di compagnie petrolifere ha fatto causa a chi ha osato tanto, sostenendo che nessuno ha il diritto di proibire alcunché. La città di Longmont, Colorado, ora si troverà a fronteggiare in tribunale coloro ai quali ha recato tanto danno finanziario emanando una legge a protezione dei cittadini.
Le compagnie sostengono che si trattava di un business di 500 milioni di dollari, e che quindi sono certe che il tribunale darà loro ragione.
Non so se è chiara la portata di una così sfacciata presa di posizione: le istituzioni pubbliche non hanno più diritto a legiferare qualora tale legge rechi danno economico alle grandi compagnie, non importa se la legge è a tutela della collettività .
Sarebbe un po” come se l”ILVA sostenesse di aver diritto ad inquinare, perché altrimenti ci rimette quattrini. Neanche loro sono arrivati a tanto… o no?
Foto – Photopin
Fonte: http://petrolio.blogosfere.it/2012/12/fracking-se-lo-proibisci-ti-querelano.html.
LINK UTILI
- Fracking: quei piccoli sporchi segreti tenuti nascosti
- Fracking: ahi ahi, l”Europa non vuole la messa al bando
- Fracking USA: le banche non si fidano, niente mutuo
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