Me dici Roma, te dico vota Sandro

La canditatura di Sandro Medici: una bella notizia per la sinistra (e non solo).

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23 Maggio 2013 - 15.09


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di Matteo Pucciarelli

Roma, opzione uno: il candidato della destra maneggiona e incapace, Gianni Alemanno; opzione due, il candidato del centro calce e martello, Alfio Marchini; opzione tre, il candidato del centrosinistra che una volta eletto risponderà agli stessi interessi di cui si fanno garanti Alemanno e Marchini, Ignazio Marino; opzione quattro, il candidato di sinistra che ti offre un’altra visione della città, Sandro Medici – guardacaso il più squattrinato; opzione cinque, il candidato a Cinque Stelle un po’ law, order & scontrini, Marcello De Vito il tutto fumo e niente arrosto.

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La candidatura di Medici è una bella notizia per la sinistra, per quella sinistra che immaginiamo e spesso non riusciamo a trasformare in un qualcosa di concreto, attuale e magari coerente. Basta leggersi [url”una”]http://temi.repubblica.it/micromega-online/roma-sandro-medici-azzero-il-debito-e-requisisco-le-case%E2%80%9D/[/url] delle sue interviste, scorrere il suo [url”programma”]http://www.repubblicaromana.org/index.php/il-programma/il-nostro-programma/il-nostro-programma[/url], conoscere un po’ le biografie dei suoi candidati, per rendersi conto che stavolta è possibile recarsi al seggio senza turarsi il naso, senza dover ingoiare i soliti rospi, il solito atteggiamento compromissorio e democristiano che a Roma – essenza d’Italia – regna dappertutto.

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Per Medici parla l’esperienza amministrativa del [url”passato”]http://www.repubblicaromana.org/index.php/sandro-medici/biografia[/url], soprattutto. Quando la radicalità è riuscita a trasformarsi in azione di governo, seppur in piccola scala. E allora perché non riproporre a livello locale – anche se si parla della Capitale – un’alternativa forte? Congelamento del debito, aumento dei servizi pubblici e a minor prezzo, riqualificazione del patrimonio immobiliare dismesso, partecipazione democratica, diritti civili e benecomunismo: proprio da Roma può ripartire un modello politico e culturale di sinistra, per la sinistra.

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«Mi piace Medici, ma voto Marino sennò poi vince Alemanno», è un must del momento. Ma arriverà mai quel giorno in cui si voterà per un programma e non per appartenenza a un “centrosinistra” che è tale ma solo a livello nominale? Un (piccolo) atto di coraggio, perlomeno in cabina elettorale, non ha mai fatto male a nessuno.

PS. Stesso augurio di voto faccio a Pisa. Dove [url”Francesco Auletta”]http://unacittaincomune.it/candidato-sindaco/[/url] corre per [url”Una città in comune”]http://unacittaincomune.it/[/url], in alternativa a centrodestra, centrosinistra e M5S. C’è vita a sinistra. Basta volerla vedere. In bocca al lupo a Ciccio (e forza Livorno).

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Fonte: http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/05/23/matteo-pucciarelli-me-dici-roma-te-dico-vota-sandro/

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