I migranti e il vento di destra

Il vecchio centro-destra è di nuovo competitivo, al 35% , il PD al 26% (e se si alleasse a sinistra forse arriva al 29%) e il M5S sta al 30%. I sondaggi svelano gli effetti di un fenomeno sottovalutato

I migranti e il vento di destra
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21 Giugno 2017 - 13.03


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di Giuseppe Masala.
 
Dite quello che volete, ma il panorama politico sta cambiando totalmente. Basta leggere gli ultimi sondaggi. Il vecchio centro-destra è al 35% circa, il PD al 26% (e se si alleasse con chi gli sta a sinistra probabilmente arriverebbe al 29%) e il M5S sta al 30%.
E’ vero come è vero che nel centro-destra la situazione non è facile: da una parte ci sono i nuovi barbari, i fasciopopulisti della Lega e dei Fratelli d’Italia con un 20% circa, e dall’altra parte tutto il notabilato predatorio in doppio petto di Forza Italia e dei rimasugli centristi con un 15%.
La cosa non è di poco conto sotto un duplice aspetto: il primo è che il centrodestra è nuovamente la prima area politica italiana e il secondo è che Berlusconi non ne è più l’azionista di maggioranza e dunque non riesce più a porsi come il suo dominus incontrastato.
A cosa può essere dovuto tutto questo stravolgimento? Io non ho dubbi: il problema è la gestione folle del fenomeno migratorio. Badate, non mi riferisco alla questione della legge sullo Ius Soli ma penso proprio all’insieme della gestione del fenomeno. Questa legge si somma ad anni di sbarchi di persone raccolte a due passi dalle coste libiche e portate in Italia, alle spese insostenibili per l’accoglienza (ben 4 miliardi solo nell’ultimo anno), alle decine di migliaia di queste persone buttate sui marciapiedi (ma è questo il modello di integrazione della sinistra?), alle ruberie assortite (pensiamo alla celeberrima telefonata del Buzzi o agli arresti dei responsabili del campo di accoglienza in Calabria).
Non parliamo poi della realtà del terrorismo islamista, che è un fenomeno che esiste e che attesta che l’integrazione in Regno Unito, in Francia e in Belgio ha fatto molto difetto; anche qui la sinistra non fa altro che appellarsi alla retorica dei buoni sentimenti, però non spiega come deve realizzarsi questa integrazione per evitare situazioni simili a quelle che vivono in altri paesi europei, con quartieri ghetto e predicatori salafiti inspiegabilmente a piede libero.
E poi attenzione, non guadiamo alla comunicazione: dicono che “non c’è alcuna invasione dall’Africa”. Certo, dati alla mano, hanno ragione. Ma se anche l’invasione non c’è, la gente ha comunque la percezione dell’invasione. E questo andrebbe per lo meno spiegato.
Insomma, se guardiamo l’insieme delle risposte che la sinistra dà al problema  c’è da rimanere esterrefatti. Dunque la paura fa guardare molti a destra. E infatti la destra avanza, avanza e avanza. E se i notabili predatori in doppio petto berlusconiani non se la sentissero di schierarsi con i puzzoni fasciopopulisti, preferendo allearsi con i loro colleghi in doppio petto del PD… beh, faccio notare che il brigantino pentastellato ha virato su posizioni anti immigrazione.
Facciamo un po’ di conto? Puzzoni fasciopopulisti al 20% e M5S al 30%….basta saper contare per capire dove si va. Giusto o sbagliato, è così.
 
 
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