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La pubblicità è morta evviva il teaser

La pubblicità è morta evviva il teaser
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26 Agosto 2007 - 18.53


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soon_teaser_addi Paola Manduca

Letteralmente “burlone” o “rompicapo”, il teaser è una strategia pubblicitaria basata su una prima comunicazione ambigua e accattivante, in cui il prodotto da reclamizzare o non compare o viene solo appena accennato, con l”obiettivo di suscitare curiosità e attenzione da parte del pubblico.

 

 

In pubblicità il teaser va sempre seguito dalla comunicazione pubblicitaria vera e propria dove si svela: a) di cosa si sta parlando, b) di come andava interpretato il primo, fumoso segnale.

La tecnica, in sé, la si può definire come l”ennesimo tentativo messo in atto dai pubblicitari per accaparrarsi un”attenzione sempre più contesa e frastornata. Ma quello che era un affare d”oro negli anni ”80 ha cominciato a ridimensionare le proprie pretese nel corso del decennio successivo e si è ritrovato a centellinare i budget col nuovo millennio.

Il problema qual è? Se tutti cominciano a ricorrere al teaser per attirare l”attenzione, il risultato sarà identico a quello prodotto nel pubblico dai commercial tradizionali, quelli per intenderci, con un inizio, uno sviluppo, una fine, ossia svogliatezza. Tutto il mondo è teaser. Nella pubblicità a puntate, quelle che ricorrono ad una trama che si sviluppa lungo una serie di spot consequenziali, ogni puntata è un teaser del successivo. Così come teaser è la tecnica di creare un caso intorno ad una pubblicità non ancora trasmessa: la letteratura al riguardo è sconfinata.

Basta scegliere un testimonial d”eccezione o un regista particolarmente famoso per girare uno spot, e il teaser è pronto. La partecipazione di Nicole Kidman agli spot Sky ne è stato un esempio: l”attrice ha riempito le pagine dei giornali ben prima che lo spot fosse mandato in onda, perché ha bloccato il traffico nel quartiere Testaccio a Roma e ha causato disagi al condominio dove sono state effettuate le riprese (pare che abbia addirittura disturbato una modesta signora testaccina per utilizzare i suoi bagni).

Al teaser fa ricorso anche la televisione, quando confeziona quella sorta di trailer ai programmi per annunciarne il “prossimamente”, il tutto scandito dal tono di voce all”insegna della suspence dello speaker. Il teaser, in fin dei conti, è solo il nome cool che si dà ad una dinamica vecchia come il mondo. Quando un vostro amico vi chiama e vi dice: “Non puoi capire che mi è successo. Ma ora non posso parlare, ti chiamo più tardi”, ebbene, sappiate che quello è nient”altro che un teaser.

 

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