‘
di Luisa Martini*
Sono sconvolta da varie cose, leggendo le notizie che riguardano la protesta No Tav e le violenze che stanno accadendo. Una però mi sconvolge più delle altre: come viene raccontata dai giornali la vicenda di Luca Abbà . Non ho la televisione, mi limito ai giornali e ai video che girano in rete. Tutti dicono, in sostanza: “Peggio per lui se va a cacciarsi nei guai, quel che è successo è solo colpa sua”. Tutti però se la sbrigano abbastanza in fretta.
Analizziamo un attimo la situazione: è vero, in teoria su quel traliccio non avrebbe dovuto salire. Sia perché è pericoloso sia perché il traliccio si trovava oltre lo sbarramento di polizia che ostruiva il passaggio. Non entro nemmeno nel merito della legittimitÃ
di un esproprio violento, prendo atto della situazione di quel mattino: cordone di polizia, traliccio, Luca svicola e passa, sale.
Fin qui ha fatto qualcosa che non doveva, ma non ha messo in pericolo nessuno, non ha usato la forza contro cose o contro persone, era lucido e tranquillo. Dall”audio della diretta radio che ormai tutti conosciamo dice: ”Cerchiamo di fargliela trovare lunga in questa maniera qui”. Dunque ha in mente di rallentare le operazioni di esproprio. Non ha in mente di aggredire, danneggiare, offendere nessuno. La sua è una protesta pacifica. Niente di diverso da quelli che si incatenano ai cancelli, salgono sulla gru e ci restano, bevono la propria pipì in televisione. E” vero, sono tutte cose che non si dovrebbero fare, sono scelte personali. Ok. Ma per tutti costoro, i gionrali hanno fatto un gran baccano e prima di spingerli alla morte sono state intavolate trattative. Con Luca no. E questo è già un primo punto che dovrebbe far riflettere.
Poi c”è la frase che Luca dice alla radio salendo sul traliccio: “Sono riuscito a fargliela sotto il naso anche questa volta”. E” stata messa da tutti al centro dell”attenzione, come se riassumesse il significato della sua azione: una bravata. Uno sberleffo alla Polizia, un gesto da teppistello da strapazzo. Quando invece è solo il contorno della cronaca, come capisce chiunque analizzi il discorso nel contesto della situazione. Ma mi rendo conto di chiedere troppo a giornalisti che si presentano come professionisti dell”informazione quando invece si comportano piuttosto come contrabbandieri della frase ad effetto da sbattere in prima pagina.
Poi cosa succede? Luca alla radio dice che si avvicinano al traliccio i rocciatori della Polizia. Dichiara: “Sono pronto e disponibile ad appendermi ai fili della corrente se non la smettete”. Nessun giornalista ha sottolineato questa affermazione, che è invece il nodo della questione. Cosa significa? Prima di tutto significa che non ha raggiunto il traliccio per caso. Non ha improvvisato una fuga, quello era l”obiettivo prestabilito della sua incursione attraverso lo sbarramento di Polizia. E ha scelto il traliccio proprio perché c”era l”alta tensione: perché era abbastanza pericoloso da mettere a rischio la vita, come sporgersi dal cornicione di un grattacielo, o dalla ringhiera di un ponte, minacciando di buttarsi giù. Ha scelto il traliccio dell”alta tensione perché era luogo adatto per una protesta clamorosa. Nessuno ha scritto la cosa più importante: Luca è salito per un”azione dimostrativa disposto a rischiare la vita per quello in cui crede. Consapevole del rischio. Così convinto della sua lotta da giocarsi tutto. Forse oggi il degrado morale è giunto a tal punto qualcuno disposto a rischiare la vita per le proprie convinzioni non è nemmeno concepibile, per cui ai giornalisti questo non viene neanche in mente. O forse a qualcuno fa più comodo sviare l”attenzione, per nascondere la gravità dell”accaduto.
E allora ecco i titoli: “E” solo un cretinetti”. Hanno scritto che per scappare dalla polizia ha cercato rifugio su un palo. Come un cartone animato ridicolo. Come un deficiente che non sa dove va, preso alla sprovvista dalle conseguenze della propria insensatezza, undecerebrato che non sa cosa sono i fili dell”alta tensione e li tocca per sbaglio (”inavvertitatmente” ha scritto la Repubblica). Cercano di farlo passare per un povero stupido che quel giorno avrebbe fatto meglio a lavorare. I siti on line sono pieni di commenti di gente che lo sbeffeggia e lo offende, mentre Luca nemmeno può dire la sua perché è in coma. Questo mi fa veramente orrore come essere umano, prima ancora come cittadina: a che punto siamo arrivati se anche chi protesta pacificamente per i propri diritti viene schiacciato così dall”opinione pubblica?
L”ultima cosa che Luca dice alla radio è: “Adesso devo chiudere perché stanno salendo e devo attrezzarmi per difendermi”. Ora: a me risulta che quando le forze dell”ordine sono sul luogo dove una persona minaccia di togliersi la vita, la prassi non è quella di indurlo a commettere suicidio, ma piuttosto di fare il possibile per scongiurarlo. Ovvero agire e muoversi cautamente, cercare di calmare e persuadere la persona, recuperarla con prudenza. Io non ho visto il video integrale dell”episodio. Mi dicono che è stato trasmesso da La 7 e si vede il rocciatore che insegue Luca sul traliccio, fino ai cavi.
Ma bastano le parole di Luca alla radio: “Devo attrezzarmi per difendermi”: non si ha certo l”impressione di un avvicinamento cauto, e di sicuro non c”è stato fino a quel momento alcun tentativo di dialogo da parte della Polizia, perché nell”audio non si sente. Io mi chiedo se questa procedura sia regolare. Pare che un agente sul posto abbia ammesso, subito dopo il fatto, che il recupero sul traliccio è stato gestito male. Mi chiedo se non ci sia proprio nulla su cui fare chiarezza in questa vicenda. Certo, di sicuro sarebbe molto più comodo farlo passare per un incidente fortuito, un contatto ”involontario” con i fili. Questo risolverebbe molte cose. Ma è la verità ? Luca chi è?
I giornali hanno scritto pochissimo di Luca, ma in quel poco era ben in evidenza la parola ”pregiudicato” per incidenti al G8 di Genova. Già , il G8 di Genova. Sappiamo, a distanza di anni e di processi, quanto onore si è fatta la Polizia in quell”occasione, pur non essendo fatta da ”pregiudicati”. Forse i ruoli si stanno invertendo, chissà , o forse sta semplicemente diventando difficile continuare a dividere il mondo in buoni e cattivi, come i giornali cercano di fare in questa vicenda. Io credo che Luca, come chiunque di noi, possa essere descritto solo da chi lo conosce di persona, per esempio da Bruno: “Mi spiega, ogni volta che l”incontro, che è contento perchè in Valsusa la lotta al Tav sta facendo crescere una nuova coscienza generale. Si stanno sperimentando altri comportamenti e stili di vita, non di ecologisti e attivisti, ma di mamme, casalinghe, operai e pensionati; si prende coscienza che la vita non può essere solo dettata dall”economia forte delle finanze mondiali e dalle banche, né tantomeno dalla velocità . Non solo di un treno, ma proprio della vita, dove non si sa più cogliere tanti piccoli gesti e scelte quotidiane che nel PIL non vengono conteggiate, ma che per il sentimento umano, non soltanto sono importanti, ma necessarie”. Non sono discorsi da delinquente, e nemmeno da ”cretinetti”.
Già , la teoria del ”cretinetti”: perché nessun giornale scarta di un millimetro da questa prospettiva? Questa è un”altra questione curiosa: raramente mi è capitato di vedere i giornali così concordi nell”interpretare un fatto. Forse per l”11 settembre, ma non vorrei
fare paragoni che a qualcuno possono sembrare esagerati. Più semplicemente, perché nessuno ha fatto il ragionamento che ho fatto io? Non è un ragionamento complicato, nemmeno campato per aria. Possibile che nessuno si sia fermato un attimo a pensare? Ho quasi paura della risposta: se nessuno ci ha pensato, stiamo perdendo la capacità di ragionare con la nostra testa e di farci un”opinione indipendente. Se qualcuno ci ha pensato ma ha preferito lasciar perdere, evidentemente quel che sta perdendo è il coraggio di dire ciò che pensa, oppure – al contrario – sta guadagnando qualcosa. Tutte queste ipotetiche risposte sono ugualmente drammatiche. Come è drammatico quel che sta accadendo in Val di Susa.
*Alternativa Piemonte – Torino
Â
____________________________
Â
SE L”ARTICOLO TI È STATO UTILE, PUOI SOSTENERE QUESTO SITO ANCHE CON UNA PICCOLISSIMA DONAZIONE UTILIZZANDO PAYPAL. È FACILE:
Â
{loadposition paypal-articolo}
Â
____________________________
‘