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Il Professore e i "professorini"

Il Professore e i "professorini"
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15 Maggio 2012 - 07.13


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professorini 20120511

di Gaetano Labbri

Viviamo in tempi difficili. La Crisi avanza inesorabilmente trascinando dietro di sé il suo ammasso di vittime inconsapevoli e il futuro non sembra prospettarci una via d”uscita, anzi.

Una figura si erge su tutti ed è quella del Professore Mario Monti. A lui spetta stabilire la ricetta per cucinare il soufflé della speculazione finanziaria senza correre il pericolo che si sgonfi.

Il Professore non è solo. Accanto a lui una schiera di accoliti armati del sacro fuoco del pareggio in bilancio e del pagamento del debito offrono il loro onore prezzolato alla patria in pericolo, in attesa di intascare le corrispondenti regalie.

Ma la scena si sta popolando di sempre nuovi attori e comparse. Tutti alla ricerca di cinque minuti di celebrità mediatica. Tutti alla ricerca dell”occasione per dare libero sfogo al loro egocentrismo da parolai. E chissà, così facendo magari mantenere la famiglia (se ce l”hanno).

Si tratta anch”esso di un piccolo esercito. Sono gli antagonisti apparenti del sistema. Coloro che vedono dove tutti gli altri non vedono e per questo in diritto di assumere il ruolo di aruspici della contemporaneità.

Di giorno li possiamo incontrare in qualche aula di università o ad un consesso di massimi esperti in “teorie rivoluzionarie”. La sera, un po” ingobbiti, alla tastiera dei loro pc, intenti a tradurre il “verbo” dalle pagine dei loro blog personali o attraverso i potenti mezzi del social network.

Ovunque presenti, i “professorini” sono pronti ad elargire consigli sia alle masse tumultuanti sia agli improvvidi cittadini del bel paese. La loro specialità è la scienza economica a buon mercato unita a vertiginose peripezie lessicali e infauste elucubrazioni autoreferenziali. Perle di una saggezza completamente avulsa dal principio realtà.

Il Professore e i “professorini”. Avversari eppure così simili. La stessa arroganza, la stessa presunzione. Sono inservibili e in molti casi dannosi. Peccato per l”intelligenza e il sapere sprecati.


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