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'Grillo e gli altri. Sull''onestà intellettuale'

'Grillo e gli altri. Sull''onestà intellettuale'
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22 Febbraio 2013 - 14.37


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votigridi Uriel FanelliKein Pfusch.

Visto che qualcuno mi scrive accusandomi di essere “diventato grillino” – credo che esista più di un post, in tempi non sospetti, a smentire questa accusa – torno a puntualizzare su alcuni punti, anche perché da un lato il movimento fondato da Grillo sta cambiando essenza, dall”altro continuo a ribellarmi alla caterva di evidenti idiozie che vengono riversate sulla popolazione in questo momento. Come ho già scritto, se dite che i comunisti sbagliano sono dispostissimo a discutere: se mi dite che mangiano i bambini, non se ne parla proprio.

Stamattina in treno ho fatto un giro per i giornali italiani, e che cosa ci trovo? Un elenco dei terribili pericoli che l”Italia correrebbe per via di Grillo.  Allora, occorre chiarire alcune cose.

Protestare è perfettamente legittimo. Se anche Grillo avesse fondato un movimento di pura protesta, sarebbe assolutamente, totalmente legittimo.

Nelle democrazie la protesta è perfettamente lecita, e non solo: LE DEMOCRAZIE SI DISTINGUONO DA TUTTI GLI ALTRI SISTEMI DI GOVERNO PROPRIO PERCHÉ CONSENTONO LA PROTESTA.

La libertà di espressione, di manifestazione, di aggregazione politica che la democrazia garantisce sono, in quanto tipiche della democrazia, quelle cose che permettono al cittadino di protestare se il governo non gli piace, o se fa cose che non gli piacciono. Si tratta del cuore stesso della democrazia, dal momento che se impediamo ai cittadini di protestare, tutto quello che otteniamo è la fine della democrazia stessa.

Allora, quando vedo tutti i politici che si allarmano perché il M5S è un movimento che mette in pericolo la democrazia, mi si attiva subito il filtro anticazzate: no, signori, il fatto che milioni di persone protestino, che siano libere di farlo, di organizzarsi e dare forma politica alla protesta è semmai PROVA che la democrazia c”è, che funziona, e semmai è un esercizio di democrazia. Dire che una protesta è antidemocratica è semplicemente ridicolo: per definizione, chi protesta usa proprio una delle “features”, delle caratteristiche della democrazia, e tra l”altro una delle caratteristiche più tipiche della democrazia stessa.

L”altra vulgata, che leggo sul blog della finanza italiana, è che i grillini «non avrebbero esperienza». Ora, chi sostiene questa teoria dunque esclude Monti: a quanto pare, Monti è entrato in politica circa un anno fa, e ha ben un anno di esperienza, peraltro altamente discutibile sia sul piano delle azioni che sul piano dei risultati. Questa cosa dell”esperienza significa che Monti non è adatto a governare? Basta un anno di esperienza? Beh, allora il problema dei grillini è risolto: basta aspettare un anno ed è fatta.

Ma il problema sta nelle conseguenze logiche di tale affermazione: stiamo dicendo quindi che l”unico modo di avere dei parlamentari sia di rinnovare i parlamentari stessi, o gente che viene dalle burocrazie di partito? Di che genere di “esperienza” stiamo parlando, dunque? Qual”è l”esperienza che rende indispensabile la Finocchiaro, per dire? Che cosa ha fatto di grande e bello nella sua vita? E la Binetti? Che cosa avrebbe fatto di così grande, bello, importante, quale sarebbe la sua “esperienza”?

Oserei affermare il contrario, semmai: forse l”esperienza che i CITTADINI hanno di quelle persone non è stata il massimo? Perché mi sembra che qualcuno dimentichi una cosa: va bene, è anche un movimento di protesta. Ma … PERCHÉ protestano? E dove sono le cause di questa protesta? Contro cosa protestano? Protestano perché non arrivano a fine mese? Mi sembra ragionevole: anche io protesterei se mi riducessero in miseria. Protestano perché le cose vanno ogni giorno un poco peggio per tutti? Mi sembra ovvio.

Voglio dire, non basta dire “esperienza”: anche Totò Riina ha un sacco di esperienza. Bisogna poi dire QUALE esperienza, bisogna spiegare “esperienza di fare cosa”: non basta QUALSIASI esperienza. Qualsiasi clan di Casalesi ha decenni di esperienza in politica, dal momento che manovrano la politica locale, ma non li eleggerei per questo. è chiaro che eleggerei una persona che ha esperienza in cose buone e fatte bene. Qualcuno ha dei nomi da proporre tra quelli che hanno “esperienza”?

Leggo che una blogger odia Grillo perché dicendo “noi siamo gli onesti” allora vorrebbe dire che tutti gli altri siano disonesti. Però poi parteggia per il partito che si era inventato il monopolio dell”onestà, e che addirittura aveva parlato di “differenza antropologica”. Accidenti: è amara la tua minestra, adesso? Quando VOI dicevate di essere gli unici onesti, che nessun altro era onesto come voi (e non siete usciti da Mani Pulite così illesi, attenzione: chi è vecchio, come me, ricorda ancora Occhetto costretto a scusarsi e i “compagni che sbagliano”), allora andava bene.

Diceva un socialista, Nenni, che «arriva sempre il puro più puro che ti epura». Beh, dopo vent”anni a ripetere che voi eravate i belli e gli onesti e tutti gli altri erano brutti e sporchi e stupidi, adesso arriva qualcuno che fa lo stesso. Amara la vostra minestra, eh? Mi raccomando, non riflettete mai sugli errori commessi, voi non sbagliate mai.

Su questo il PD dovrebbe un attimino riflettere. Se qualcuno va in TV a dire «siamo la squadra più forte del campionato», poi non deve farsi battere dal Casalecchio di Reno. Altrimenti è poco credibile. Insomma, possibile che , dal 1948 ad oggi, le sinistre siano state mazzolate a sangue da chiunque, e a nessuno venga il dubbio?

Cioè: perdere contro De Gasperi, e passi. Ok, sei fortissimo, ma ti può capitare. Ma poi, perdere contro Fanfani e Craxi? Uhm. Un momento di stanchezza? Ok. Farsi ciuffare l”intera classe lavoratrice del Nord Italia dalla Lega? Inizia a diventare imbarazzante. Farsi battere da un pubblicitario che scende in campo e in tre mesi fonda un partito? Ehi, ragazzi, forse NON siete la squadra più forte del campionato, eh? Avere problemi a gestire la protesta, e farsela sfilare sotto il naso da Grillo… beh, insomma. Non siete la squadra più forte del campionato. Non siete neanche a metà classifica. Diciamolo pure: vincete solo quando l”avversario si rompe una gamba prima della partita.

Leggo su un altro giornale che «le piazze sono sempre pericolose, anche Mussolini riempiva le piazze». Accidenti. Anche i sindacati hanno riempito le piazze , ed anche il PCI. Vuoi vedere che…. la verità è che a riempire le piazze non riuscite voi. Avete ripiegato sui palazzetti dello sport, sui teatri e sui cinema, ma non riempite neanche quelli. Forse dovreste chiedervi che diavolo succeda? Perché prima eravate VOI a riempire le piazze, e adesso non riuscite più? Perché prima VOI facevate le riprese dall”alto per far vedere le folle oceaniche, e adesso le fate ad altezza d”uomo per non far vedere i buchi?

Il PCI e i movimenti dei lavoratori sono sempre stati movimenti di protesta; hanno protestato per gli stessi motivi per i quali protestate ora. Grillo porta in piazza i precari contro i contratti atipici: fatevi un esame di coscienza, non dovevate essere voi della sinistra, a farlo? E invece quei contratti li avete voluti, D”Alema li definì «moderni e al passo coi tempi», Treu li definì «inevitabili». Adesso quegli ex operai che prima protestavano con voi sono finiti con Grillo. Niente da dire, “sinistre”? Non hanno forse ragione, non è una rivendicazione “operaia” chiedere il lavoro stabile o la fine della disoccupazione?

Nessun rimpianto, nessun dubbio, signori delle “sinistre”?

Ma andiamo anche alla sostanza. 

Era tanto che non si svolgevano manifestazioni pacifiche di quelle dimensioni. Ripeto: pacifiche. Ci sono stati particolari incidenti? No, perché tutti i giornalisti passano il tempo a raccontare che Grillo avrebbe indirizzato “frustrazione e rabbia”. Aha. Per essere una folla di rabbiosi, mi sembrano un pelo pacifici. Se radunassimo una folla di No-TAV finirebbero così bene, quelle manifestazioni? È una domanda, caro Vendola. Se radunassimo i tuoi in piazza finirebbe così, pacificamente?

Siete voi quelli che hanno bisogno di mostruosi servizi d”ordine, siete voi quelli che dopo ogni manifestazione devono accusare qualcuno dei disordini. Siamo sicuri che tutta questa gente in piazza senza incidenti sia “rabbiosa”, che sia “frustrata”? Il massimo della violenza che si sia vista è stato “Ah bbona” gridato ad una giornalista danese. De gustibus, ma: quanti politici pensano di poter sostenere che Grillo porti in piazza persone rabbiose, quando ormai basta una manifestazione di un movimento PACIFISTA per causare devastazioni?

A me spiace, ma io mi attengo ai fatti.

Non mi piacciono le idee di Grillo e non credo che siano un programma politico. Ma non potete riempire i giornali, come state facendo, del “pericolo” Grillo. Sono cazzate. Sono cazzate evidenti che ti spingono a sentirti insultato. Cazzo, ma vi ascoltate? Vi rendete conto di quel che dite? I fatti sono diversi.

Grillo ha radunato attorno a se una folla di persone che protestano. Suo diritto, legittimo, e atto tipico delle democrazie. In democrazia si può protestare. Li ha portati in piazza, altro atto tipico delle democrazie. Diritto garantitissimo da ogni ordinamento democratico. Li ha candidati alle elezioni: anche qui, niente di male. Non mi sembra certo un colpo di stato. Ha portato in piazza tutte queste persone, e non ci sono stati, ad oggi, particolari incidenti. Quindi, è ancora legittimo: in democrazia se fai un comizio in piazza e non spacchi niente, hai solo esercitato un sacrosanto diritto.

Onestamente, Grillo ha un comportamento che è tipico dei politici. Protesta contro il governo, fa i comizi in piazza, si candida alle elezioni. Che cos”ha di speciale? Perché i suoi sarebbero “una folla rabbiosa”, senza che di questa rabbia si vedano gli effetti – visto che non c”è violenza ai suoi comizi (e non tutti possono fare comizi così senza violenze) – e invece le folle altrui – che magari devastano una città ogni volta che manifestano – sarebbero invece pacati filosofi che discutono il bene del paese?

E ancora la storia che non va in TV. Ma davvero adesso la TV è diventata il posto privilegiato della democrazia? E ce lo spiegano quelli che sino a ieri contestavano il potere televisivo di Berlusconi? Ce lo dicono quelli che sino a ieri parlavano di TV che ipnotizza gli italiani? Quelli che contestavano Berlusconi perché andava da Vespa adesso si lamentano perché non ci va Grillo? Dite che Grillo non vuole rispondere alle domande, ma si può sapere a quali terribili forche caudine si siano mai sottoposti i vari politici che dicono questo? Nessuno di loro mi è sembrato mai particolarmente stressato dai giornalisti, a dire il vero.

Neanche il famoso dibattito con le domande scomode di Santoro mi è sembrato insuperabile, persino per un comico come Grillo (forse SPECIALMENTE per un comico come Grillo, siete sicuri di saper calcare una scena meglio di lui? Se quello si mette a chiamare Gargamella Bersani durante un dibattito, siete sicuri che Bersani riesca a sembrare serio?). E il famoso Giornalismo d”Inchiesta italiano non si è accorto che Giannino millantasse master in USA? Accidenti, che paura che deve fare a Grillo, questo giornalismo d”assalto! È dai tempi in cui Giannino dirigeva il MIT, che Grillo non aveva così paura.

Non potete raccontare tutte queste palle. Esse cozzano coi fatti. Fanno girare i coglioni persino a chi Grillo non lo vede di buon occhio.

Perché i signori di Grillo saranno anche inesperti e populisti e tutto quanto, ma almeno sanno fare un paio di cose che voi non sembrate saper fare.

Per esempio, sanno ancora fare un cazzo di comizio senza che una città sia devastata. Sanno ancora fare politica senza andare in TV, per dirne un”altra. Sanno ancora distinguere il dibattito politico dal dibattito televisivo, per dirne un”altra. Sanno ancora protestare senza che si lancino molotov, per dirne ancora un”altra.

Siete proprio sicuri di poter dire che voi sapete far politica meglio di così?

Io non ci giurerei. Tutto quel che vedo è gente che racconta palle. Che le palle siano raccontate contro qualcuno che non mi piace conta poco.

Una palla rimane una palla.

 

 

Fonte: http://www.keinpfusch.net/2013/02/sempre-sull-onesta-intellettuale.html#more.

Titolo originario: «Sempre sull” onestà intellettuale».

 

 

 

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