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Lessig: come riconquistare la repubblica perduta

Il grande giurista della Rete, Lawrence Lessig, descrive con estrema lucidità ed efficacia la degenerazione oligarchica della politica. [con Video]

Lessig: come riconquistare la repubblica perduta
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16 Luglio 2013 - 13.35


ATF

Esiste una corruzione che sta alla base
della politica americana, causata dal fatto che i candidati che puntano ad
essere eletti al Congresso dipendono dalla raccolta di fondi presso una minima
percentuale dei cittadini. Questo è il filo conduttore dell’appassionato
intervento dell”accademico ed esperto legale Lawrence Lessig*, che proponiamo in video con sottotitoli in
italiano.

Il titolo della
conferenza è
Noi, il
Popolo, e la Repubblica che dobbiamo rivendicare
. È un ritratto spietato della forma oligarchica
assunta dal rito democratico occidentale.

Tramite veloci supporti audiovisivi, Lessig
mostrerà il modo in cui il processo di finanziamento indebolisce la Repubblica nella sua
essenza fondamentale, e farà scaturire un grido bipartisan in grado di raggiungere
profondamente un gran numero di persone negli Stati Uniti e nel mondo.

«Quando Ben Franklin fu accompagnato via dalla
convenzione costituzionale nel settembre 1787, venne fermato per strada da una
donna che gli chiese: “Signor Franklin, che
cosa avete creato?”
, e Franklin rispose: “Una repubblica, signora, se riuscite a mantenerla”.

Una repubblica. Una democrazia rappresentativa. Un governo
che dipende solamente dal popolo. Abbiamo perso quella repubblica. Tutti noi
dobbiamo agire per riottenerla.»

Questo naturalmente non è un problema specifico americano. Sì, il discorso di Lessig è
focalizzato sul sistema degli Stati Uniti, ma il problema fondamentale riguarda
allo stesso modo molti altri paesi apparentemente democratici. Dovremmo
lavorare insieme, a livello internazionale, e come cittadini, per difendere e
ripristinare la democrazia. E alla fine, la domanda non dovrebbe essere
“Amate questo paese?”. Dovrebbe essere “Amate la libertà?”

Trascrizione completa
del discorso di Lawrence Lessig:

C”era una volta un posto chiamato
Lesterland.

Lesterland assomiglia molto agli Stati
Uniti.

Come gli Stati Uniti, ha 311 milioni di
persone, e di quei 311 milioni, risulta che 144 000 si chiamano Lester. Se Matt
è tra il pubblico, l”ho solo preso in prestito, lo restituirò fra un secondo,
questo personaggio della tua serie TV. Dunque, 144 000 si chiamano Lester, ciò
significa che circa lo 0,05 percento si chiama Lester.

Ora, i Lester a Lesterland hanno questo
straordinario potere. Ci sono due votazioni ogni volta che ci sono le elezioni
a Lesterland. Le une si chiamano elezioni generali. Le altre si chiamano
“le elezioni di Lester”.

Nelle elezioni generali, sono i
cittadini che possono votare, mentre nelle elezioni di Lester, solo i Lester
possono votare. Ed ecco il trucco. Per candidarsi alle elezioni generali,
bisogna ottenere un risultato grandioso nelle elezioni di Lester. Non si deve
necessariamente vincere, ma ottenere un risultato grandioso.

Ora, cosa si può dire della democrazia a
Lesterland? Quello che possiamo dire, in primo luogo, come la Corte Suprema ha
affermato presso l”organizzazione Citizens United, è che il popolo ha la
massima influenza su coloro che vengono eletti, perché, dopotutto, ci sono le
elezioni generali, ma solo dopo che i Lester si sono espressi riguardo i
candidati che vogliono candidarsi alle elezioni generali. In secondo luogo,
ovviamente, questa dipendenza dai Lester produrrà una sottile, velata, si
potrebbe dire una inclinazione mimetizzata per fare felici i Lester. Dunque,
abbiamo una democrazia, senza dubbio, ma questa dipende dai Lester e dipende
dal popolo. Ha dipendenze in competizione, si potrebbe dire dipendenze in
conflitto, in base a chi sono i Lester. Bene. Questa è Lesterland.

Ora, ci sono tre cose che voglio farvi
vedere ora che ho descritto Lesterland. Prima cosa, gli Stati Uniti sono
Lesterland. Gli Stati Uniti sono Lesterland. E anche gli Stati Uniti hanno due
elezioni, le prime sono quelle che chiamiamo elezioni generali, le seconde
dovrebbero chiamarsi elezioni monetarie. Nelle elezioni generali, sono i
cittadini che possono votare, se si ha più di 18 anni e in alcuni stati se si
possiede un documento di identità. Nelle elezioni monetarie, sono i
finanziatori che possono votare, i finanziatori che possono votare, e così come
a Lesterland, il trucco è che, per candidarsi alle elezioni generali, si deve
ottenere un ottimo risultato nelle elezioni monetarie. Non si deve
necessariamente vincere. Cӏ Jerry Brown. Ma si deve ottenere un ottimo
risultato. Ed ecco la chiave: ci sono pochi finanziatori rilevanti a USA-land
tanti quanti sono i Lester a Lesterland.

Ora penserete, ma davvero? Davvero lo
0,05 percento? Beh, questi sono i numeri relativi al 2010: lo 0,26 percento
dell”America ha dato 200 dollari o più per ogni candidato federale, lo 0,05
percento ha dato la somma massima ad ogni candidato federale, lo 0,01 percento
— l”uno percento dell”uno percento — ha dato 10 000 dollari o più ai candidati
federali, e in queste elezioni, la mia statistica preferita è lo 0,000042
percento – per quelli di voi che stanno facendo i calcoli, sappiate che
equivale a 132 americani – che hanno dato il 60 percento dei soldi spesi dai
Super PAC nel ciclo appena concluso. Io sono solo un avvocato, guardo questa
serie di numeri, e secondo me, si potrebbe dire che lo 0,05 percento sono i
nostri finanziatori più rilevanti in America. In questo senso, i finanziatori
sono i nostri Lester.

Ora, cosa possiamo dire della democrazia
in USA-land? Come ha affermato la Corte Suprema presso Citizens United, si
potrebbe dire, che, di certo il popolo ha la massima influenza su coloro che
vengono eletti. Abbiamo una elezione generale, ma solo dopo che i finanziatori
si sono espressi riguardo i candidati che vorrebbero candidarsi a quella
elezione generale. Seconda cosa, ovviamente, questo dipendere dai finanziatori
produce una sottile, velata, mimetizzata inclinazione nel mantenere i
finanziatori felici. I candidati al Congresso e i membri del Congresso passano
tra il 30 e il 70 percento del loro tempo a raccogliere soldi per ritornare nel
Congresso o per riportare il loro partito al potere, e la domanda che dobbiamo
farci è, cosa ci guadagnano queste persone, visto che passano il loro tempo al
telefono, a chiamare persone che non hanno mai incontrato, a chiamare la fetta
più fine di quell”uno percento? Come farebbe chiunque, nel fare questo,
sviluppano un sesto senso, una consapevolezza costante del fatto che quello che
fanno potrebbe influenzare la loro abilità nel raccogliere soldi. Loro
diventano, come direbbero in “X-Files”, mutaforma, dal momento che
adattano le loro idee in base a quello che sanno li aiuterà a raccogliere
soldi, con una proporzione non di uno su 10, ma di 11 su 1000. Leslie Byrne,
democratica della Virginia, ha affermato che quando è andata al Congresso, una
collega le ha detto, “Tendi sempre al verde.” Poi, per spiegarsi
meglio, ha detto, “Non era un ambientalista.” (Risate)

Dunque, anche qui abbiamo una democrazia,
una democrazia che dipende dai finanziatori e dal popolo, dipendenze in
competizione, probabilmente dipendenze in conflitto in base a chi sono i
fondatori.

Dunque, gli Stati Uniti sono Lesterland,
punto numero uno. Ecco il punto numero due. Gli Stati Uniti sono peggio di
Lesterland, peggio di Lesterland perché se fossimo a Lesterland, se noi Lester
ricevessimo una lettera dal governo che dice, “Ehi, puoi decidere chi
saranno i candidati alle elezioni generali”, si potrebbe quasi pensare ai Lester
come ad una forma di aristocrazia. Sapete, ci sono Lester di ogni tipo nella
scala sociale. Ci sono Lester ricchi, Lester poveri, Lester neri, Lester
bianchi, non molte Lester donne, ma mettiamo questo discorso da parte per un
secondo. Ci sono Lester da ogni luogo. Si potrebbe pensare, “Cosa si può
fare per rendere Lesterland un posto migliore?” È quantomeno probabile che
i Lester agiscano per il bene di Lesterland. Ma nel nostro paese, in questo
paese, USA-land, ci sono di certo alcuni Lester buoni, molti dei quali sono in
questa sala oggi, ma la gran parte dei Lester agiscono per i Lester, perché le
coalizioni in movimento che comprendono lo 0,05 percento non vi includono anche
l”interesse pubblico. È solamente per il loro interesse personale. In questo
senso, gli Stati Uniti sono peggio di Lesterland.

Infine, il punto numero tre: qualunque
cosa si voglia dire su Lesterland, contro l”origine della sua storia, le sue
tradizioni, nel nostro paese, in USA-land, Lesterland rappresenta la
corruzione, la corruzione. Ora, per corruzione non intendo che i membri del
Congresso prendano delle mazzette in segreto. Non intendo il tipo di corruzione
di Rod Blagojevich. Non intendo alcun atto criminoso. La corruzione di cui sto
parlando è perfettamente legale. È una corruzione relativa alla linea di fondo
adottata per questa repubblica. I fondatori ci hanno dato quello che loro hanno
chiamato una repubblica, ma per repubblica loro intendevano una democrazia
rappresentativa, e per democrazia rappresentativa, loro intendevano un governo,
come Madison ha affermato nel Federalist 52, con un ramo che dovrebbe essere
dipendente solamente dal popolo.

Dunque, questo è il modello di governo.
Ci sono il popolo e il governo con questa dipendenza esclusiva, ma il problema
è che il Congresso ha sviluppato una dipendenza diversa, non più una dipendenza
dal popolo solamente, ma una dipendenza sempre maggiore dai finanziatori. Ora,
anche questa è una dipendenza, ma è diversa e in conflitto con la dipendenza
solamente dal popolo fintantoché i finanziatori non sono il popolo. Questa è
corruzione.

Ora, ci sono buone e cattive notizie
circa questa corruzione. La buona notizia è che è bipartisan, una corruzione
con eguali opportunità. Blocca la sinistra su tutta una serie di questioni a
cui noi della sinistra teniamo molto. Blocca anche la destra, dal momento che
rende i principi della destra sempre più impossibili. Dunque, la destra vuole
un governo più piccolo. Quando Al Gore era vicepresidente, il suo team ha avuto
un”idea per deregolamentare una parte significativa dell”industria delle
telecomunicazioni. Colui che ne era a capo ha portato quest”idea a Capitol
Hill, e mi ha riferito che la risposta fu, “Non se ne parla proprio! Se
noi deregolamentiamo queste persone, come faremo ad ottenere soldi da
loro?”

Questo è un sistema progettato per
mantenere lo status quo compreso lo status quo di un tipo di governo grande e
invasivo. Agisce contro la sinistra e la destra, e questo, si potrebbe dire, è
positivo.

Ma c”è anche il lato negativo. È una
corruzione patologica che distrugge la democrazia, perché in qualsiasi sistema
in cui i membri sono dipendenti dalla più piccola parte di noi per le elezioni,
ciò significa che la più piccola parte di noi, la minima parte di noi, può
bloccare la riforma. Lo so, avrei dovuto mettere l”immagine di una roccia, o
qualcosa del genere. Ma ho trovato solo il formaggio. Scusatemi. Dunque, ecco
qui. Bloccare la riforma.

Perché stiamo parlando di un”economia,
un”economia fatta di influenze, un”economia con i lobbisti al centro che
alimentano questa polarizzazione. Alimentano un malfunzionamento. Più è
negativo per noi, più è positivo per queste raccolte di fondi.

Henry David Thoreau: “Migliaia di
persone colpiscono i rami del male, uno solo colpisce alla radice.” Questa
è la radice.

Ora, ognuno di voi lo sa. Non potreste
essere qui se non lo sapeste, eppure lo ignorate. Lo ignorate. Questo è un
problema impossibile. Vi concentrate su problemi possibili, come debellare la
polio dal mondo, o fare una foto ad ogni singola strada del pianeta, o
costruire il primo vero traduttore universale, o costruire una centrale a
fusione nel vostro garage. Questi sono i problemi che si possono gestire,
perciò ignorate – (Risate) (Applausi) – perciò voi ignorate questa corruzione.

Ma non si può più ignorare questa
corruzione. (Applausi) Abbiamo bisogno di un governo che funzioni. E che non
funzioni o per la sinistra o per la destra, ma che funzioni per la sinistra e
la destra, per i cittadini di sinistra e di destra, perché nessuna riforma
sensibile è possibile finché non fermiamo questa corruzione. Perciò voglio che
interveniate, che prendiate la questione che vi sta più a cuore. Il cambiamento
climatico è mio, ma potrebbe essere la riforma finanziaria o un sistema fiscale
più semplice o l”ineguaglianza. Prendete quel problema, ponetevelo di fronte,
guardatelo dritto negli occhi, e ditegli che non vedrà il Natale quest”anno.
Non ci sarà più un Natale. Non risolveremo mai la vostra questione se prima non
risolviamo questa. Dunque, non è che la mia sia la questione più importante.
Non lo è. La vostra questione è la più importante, ma la mia è quella che viene
prima, il problema che dobbiamo risolvere prima di correggere gli altri
problemi che avete a cuore. Nessuna riforma sensibile e non potremmo
permetterci un mondo, un futuro, senza una riforma sensibile.

Allora, come lo facciamo? I dati
analitici sono semplici. Se il problema è che i membri passano una quantità
assurda di tempo a raccogliere fondi dalla fetta più piccola dell”America, la
soluzione è che passino meno tempo a raccogliere fondi ma da una fetta più
ampia di americani, per cercare di espanderla, espandere l”influenza dei finanziatori,
in modo che si ripristini l”idea della dipendenza solamente dal popolo. E per
fare questo non serve un emendamento costituzionale, cambiare il Primo
Emendamento. Per fare questo basterebbe un singolo statuto, uno statuto che
stabilisca cosa ne pensiamo delle elezioni finanziate in tal modo, uno statuto
di campagne elettorali finanziate dai cittadini, e ci sono tante proposte
simili: il Fair Elections Now Act, l”American Anti-Corruption Act, un”idea nel
mio libro che io chiamo il “Progetto Grant e Franklin” che offra dei
buoni per finanziare le elezioni, un”idea di John Sarbanes che si chiama the
Grassroots Democracy Act. Ognuna di queste risolverebbe questa corruzione
estendendo l”influenza dei finanziatori verso tutti noi.

I dati analitici fin qui sono semplici.
È la politica che è difficile, per la verità è quasi impossibile, perché questa
riforma restringerebbe K Street, e Capitol Hill, come afferma Jim Cooper, un
parlamentare democratico del Tennessee, è diventata una squadra di dilettanti per
K Street. I membri, il personale dello staff e i burocrati hanno in mente un
modello di business sempre più banale un modello di business che si concentra
sulla loro vita dopo il governo, la loro vita come lobbisti. Il cinquanta
percento dei membri del Senato tra il 1998 e il 2004 si è ritirato per
diventare lobbista, il 42 percento della Camera. Quei numeri sono saliti
ancora, e come ha calcolato la United Republic lo scorso aprile, la media
dell”aumento di stipendio per coloro che hanno seguito è stata dell”1,452
percento. Dunque, è legittimo chiederci, come è possibile per queste persone
cambiare tutto questo? Io capisco questo scetticismo.

Capisco questo cinismo. Capisco questo
senso di impossibilità. Ma non ci casco. Questa è un problema risolvibile. Se
pensate alle questioni che i nostri genitori hanno cercato di risolvere nel
ventesimo secolo, questioni come il razzismo, o il sessismo, o quello che
abbiamo cercato di risolvere in questo secolo, l”omofobia, queste sono
questioni complicate. Non è che ci si svegli un giorno e non si è più razzisti.
Ci vogliono generazioni per sradicare quel presentimento, quel DNA, nell”anima
della gente. Ma questo è solo un problema di motivazioni, solo di motivazioni.
Cambiate le motivazioni, e l”atteggiamento cambierà, gli stati che hanno
adottato piccoli sistemi basati su finanziamenti hanno assistito a un
cambiamento immediato di questa pratica. Quando il Connecticut ha adottato
questo sistema, già dal primo anno il 78 percento dei rappresentanti eletti
hanno rinunciato a grandi donazioni e hanno accettato solamente donazioni
minime. Si può risolvere, non in quanto democratici, non in quanto
repubblicani, Si può risolvere in quanto cittadini, in quanto cittadini, in
quanto TED-cittadini. Se si vuole avviare la riforma, guardate, io potrei
avviare la riforma alla metà del prezzo che servirebbe per risolvere la
politica energetica, potrei restituirvi una repubblica.

Va bene. Anche se non siete ancora
d”accordo con me, anche se credete che questo sia impossibile, quello che ho
imparato in questi cinque anni in cui ho parlato a TED, visto che ho parlato di
questo argomento tantissime volte, anche se credete che questo sia impossibile,
è irrilevante. Irrilevante. Una volta ho parlato alla Dartmouth, e una donna si
è alzata dopo che avevo parlato, l”ho scritto anche nel mio libro, e lei mi ha
detto, “Professore, mi ha convinto che tutto questo è senza speranza.
Senza speranza. Non possiamo fare niente.” Al che mi sono sentito davvero
confuso. Ho provato a pensare, “Come posso rispondere a questa mancanza di
speranza? Cosa è questo senso di disperazione?” E quello che mi ha colpito
è stata l”immagine di mio figlio di sei anni. Ho immaginato un dottore venire
verso di me e dire, “Suo figlio ha un tumore al cervello in fase terminale,
e non possiamo fare niente. Non possiamo fare niente.” Quindi, non farei
davvero niente? Rimarrei lì seduto? Lo accetterei? Così, non posso fare niente?
Andrei a costruire i Google Glass. No di certo. Farei tutto quello che posso, e
farei tutto quello che posso perché questo significa amare, che le probabilità
sono irrilevanti e che faresti tutto quello puoi, all”inferno le probabilità.
Dopodiché, ho visto il collegamento ovvio, perché anche noi liberali amiamo
questo paese.

(Risate)

Dunque, quando gli esperti e i politici
dicono che il cambiamento è impossibile, quello che l”amore per questo paese
risponde è, “Questo è irrilevante.” Perderemo qualcosa di caro,
qualcosa che tutti in questa sala amano e apprezzano, se perdiamo questa repubblica,
quindi dobbiamo fare tutto quello che possiamo per provare che questi esperti
si sbagliano.

Dunque, ecco la mia domanda: Avete
quell”amore? Avete quell”amore? Perché se ce l”avete, allora cosa diavolo
state, cosa diavolo stiamo facendo?

Quando Ben Franklin fu portato via dalla
Convenzione Costituzionale nel settembre del 1787, fu fermato per strada da una
donna che disse, “Signor Franklin, che cos”ha creato?” Franklin
rispose, “Una repubblica, signora, se riuscirete a mantenerla.” Una
repubblica. Una democrazia rappresentativa. Un governo che dipende solamente
dal popolo. Noi abbiamo perso quella repubblica. Tutti noi dobbiamo fare
qualcosa per riottenerla.

Grazie.

(Applausi) Grazie. Grazie. Grazie.
(Applausi)

Traduzione del video a cura di Sara Miotto

Revisione a cura di Martina Sedda.

*Lawrence “Larry” Lessig (1961)
è direttore della Edmond J. Safra Foundation Center for
Ethics
dell”Università di Harvard, dove insegna diritto. È inoltre il
fondatore del Center for Internet
and Society
alla Stanford Law School. È membro
fondatore di Creative
Commons
, fa parte del consiglio di amministrazione
della Electronic
Frontier Foundation
nonché del Software
Freedom Law Center
.

È ancora più noto quale proponente di riduzioni nelle restrizioni
legali nei confronti dei diritti d’autore, dei marchi e dello spettro delle
frequenze radio, specie nelle applicazioni tecnologiche.

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