Vedere Matrix... chi comanda il mondo? | Megachip
Top

Vedere Matrix... chi comanda il mondo?

Non vi sembra di vivere in un ambiente simile a Matrix, come quello descritto dai fratelli Wachowski nel celebre film del 1999? E la pillola rossa, oggi...

Vedere Matrix... chi comanda il mondo?
Preroll

Redazione Modifica articolo

1 Aprile 2015 - 21.20


ATF

di
Ludovico Nobile
.

Secondo
Esiodo prima di tutto esistevano le Tenebre da cui emerse il Caos. La
loro unione portò la Notte, il Giorno, l’Erebo e l’Aria. La
Notte ed Erebo si accoppiarono ed ebbero due gemelli: Thanatos, il
dio della morte, e Hypnos, il dio del sonno. Ancora, dall’incesto
di Hypnos e la Notte nacque Morfeo. Hypnos viveva in una grotta sulle
rive del fiume Oblìo, cercando di sopire le sofferenze del genere
umano. Per far ciò, inviava i suoi figli tra cui Morfeo ad
addormentare e a far sognare gli uomini.

Oggi
che la Grecia è vessata da creditori che in malafede hanno prestato
a uno Stato insolvente, Hypnos e Morfeo hanno problemi più grossi da
risolvere, e chi comanda il mondo allevia le nostre sofferenze con i
mezzi di comunicazione di massa che ci dipingono opportunisticamente
la realtà che fa comodo al momento.

Non
vi sembra di vivere in un ambiente simile a Matrix, come quello
descritto dai fratelli Wachowski nel celebre film del 1999?

Se
non vi sentite presi in giro dai telegiornali e dalla stampa
nazionale e internazionale – il cosiddetto
mainstream
– non capirete come si potesse sentire Neo, il protagonista di quel
film, all’incontro con Morfeo, pardon, Morpheus.

MORPHEUS: È stata una lunga attesa. Lunga ed estenuante. Ti do il benvenuto, Neo. Sono Morpheus.

NEO: È un onore conoscerti.

MORPHEUS: No. L''onore è mio. Prego, vieni. Immagino... che in questo momento ti sentirai un po'' come Alice che ruzzola dentro la tana del bianconiglio, mh?

NEO: L''esempio calza.

MORPHEUS: Lo leggo nei tuoi occhi. Hai lo sguardo di un uomo che accetta quello che vede solo perché aspetta di risvegliarsi. E curiosamente non sei lontano dalla verità. Tu credi nel destino, Neo?

NEO: No.

MORPHEUS: Perché no?

NEO: Perché non mi piace l''idea di non poter gestire la mia vita.

MORPHEUS: Capisco perfettamente ciò che intendi. Adesso ti dico perché sei qui. Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c''è. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra, nel mondo. Non sai bene di che si tratta ma l''avverti. È un chiodo fisso nel cervello. Da diventarci matto. È questa sensazione che ti ha portato da me. Tu sai di cosa sto parlando.

NEO: Di Matrix.

MORPHEUS: Ti interessa sapere di che si tratta? Che cos''è? Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L''avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità.

NEO: Quale verità?

MORPHEUS: Che tu sei uno schiavo, Neo. Come tutti gli altri, sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore. Una prigione per la tua mente. Nessuno di noi è in grado, purtroppo, di descrivere Matrix agli altri. Dovrai scoprire con i tuoi occhi che cos''è.
MORPHEUS: È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre. Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant''è profonda la tana del bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più.


Voi
avete mai sentito Matrix nella vostra vita? La volete sapere, la
verità?

Se
non avete mai avuto la percezione di Matrix e l’informazione
mainstream vi sembra più o meno corretta, vi consiglierei di
digitare la repubblica.it e lasciare questo sito, altrimenti buona
fortuna con la pillola rossa!

Tempo
fa lessi un articolo di Claudio Gallo
1
che richiamava il concetto di un ‘mondo liquido’ del sociologo
polacco Zygmunt Bauman. “P
er vivere in
un mondo liquido, siamo propensi a sviluppare attività cerebrali che
possono retrocedere ad un rapido ripetersi di una successione
continua di immagini ed emozioni. In tale mondo, una struttura
razionale è pura archeologia…
la
struttura logica di una pellicola non è più importante; il punto
focale della trama può essere un” emozione o un sentimento che
filtriamo volentieri attraverso un qualche schema cerebrale in cui la
razionalità non è coinvolta.”.

Non
ci facciamo più domande davanti alle troppe incongruenze delle
versioni ufficiali che i media ci somministrano sulle torri gemelle o
sui fatti di Charlie Hebdo; e anche a casa nostra è lunga la
lista di eventi storici che la gente ancora oggi non capisce perché
i mezzi di informazione sono a servizio di chi ci ricrea ogni giorno
Matrix: la narrazione dell’omicidio di Moro, l”interpretazione di
come sia stato fatto fuori Craxi per dare inizio alle privatizzazioni
italiane e avere gioco facile con il progetto Unione Europea (e agli
americani ancora bruciava la vicenda di Sigonella), o come abbiano
fatto fuori Berlusconi perché si rifiutava di avere l’Italia che
contribuisse al fondo Salva-Stati europeo in base alla quota di
partecipazione del nostro paese al capitale della Bce e non in
percentuale rispetto «all”effettivo grado di esposizione al rischio
estero di ciascun sistema bancario-finanziario nazionale» (per
salvare le banche francesi e tedesche).

Noam
Chomsky per anni ci ha spiegato di come i media servano a ‘fabbricare
il consenso’
2:
in un mondo in cui la ricchezza si concentra nelle mani di pochi, con
grandi conflitti di interesse tra classi sociali, si ha bisogno di
propaganda sistematica per inculcare idee, valori, comportamenti che
inducano la popolazione a un’integrazione nel sistema costituito e
le sue istituzioni. Nel caso di alcuni regimi che esercitano il
controllo monopolistico sui media, spesso integrato con censura
ufficiale, è evidente come questi servano in tutto e per tutto
un”élite dominante. È più difficile invece capire come tale
sistema sia fondamentalmente lo stesso nei paesi occidentali dove la
censura ufficiale è quasi assente (ma a sentire il premier
britannico e quello francese
3
la cosa non durerà molto tempo ancora) e venga sostanzialmente
esercitata attraverso un sistema di filtri in grado di distorcere la
percezione dell’importanza della notizia, marginalizzando il
dissenso, e consentendo al governo e interessi privati dominanti di
fare passare i propri messaggi al pubblico.

Non
ci dobbiamo quindi sorprendere che nel Piano di rinascita democratica
della P2 si identificassero obbiettivi di controllo dei media; la P2
era la piramide rovesciata attraverso la quale gli Stati Uniti
controllavano l’Italia. Ma il problema non si presenta certo solo
da noi. Il controllo dei media è un obbiettivo pienamente raggiunto
in tutti i paesi dell’Unione Europea, dove l’
atlantismo
rappresenta ormai una forma di totalitarismo
4
e neocolonialismo
5
(non ci scandalizziamo nemmeno del fatto che dopo avere sostenuto il
colpo di Stato in Ucraina, il finanziamento del FMI sia stato
condizionato di fatto ad interventi militari nel Donbass, né che il
Ministro delle finanze sia una ex dipendente del Dipartimento di
Stato USA e che al figlio del vice Presidente degli USA sia stata
offerta una posizione del consiglio di amministrazione della più
grande società del gas in Ucraina).

Ma
allora chi comanda il mondo? Gli americani?

Comanda
la ‘mafia globale’
6
come la chiamava il Generale-Maggiore dell’esercito sovietico
Kostantin Pavlovich Petrov. Penso che questa definizione sia più
precisa di altri tentativi come
military-industrial
complex o élites finanziarie
7.
La definizione del Generale Maggiore Petrov coglie qualcosa che
sfugge alle altre più asettiche definizioni, è il carattere
criminale di questi gruppi di potere. Penso si possa parlare di
carattere criminale senza entrare nello specifico guardando al
risultato del loro operato. La ricchezza continua a concentrarsi
nelle mani di meno persone al punto che il rapporto di gennaio
dell’Oxfam ci informa che ormai le 80 persone più ricche del mondo
detengono la stessa ricchezza dei 3,5 miliardi di persone più povere
e perché già nel 2016 l’1% dei più ricchi avranno più che il
restante 99% della popolazione
8.
Questa concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi è stata
studiata da James B. Glattfelder, che ha applicato metodi di analisi
propri della fisica per studiare l’interconnessione di sistemi
complessi dell’economia globale
9
con risultati inquietanti. Il fatto che l’organizzazione di troppi
settori della nostra società assomigli sempre più a un”azienda
dovrebbe portarci a riflettere visto che le aziende non sono
strutture democratiche bensì rigidamente gerarchiche.

Nella
premessa del suo ultimo libro Noam Chomsky ci ricorda un episodio che
ci racconta Sant”Agostino: è la storia di un pirata catturato da
Alessandro Magno, il quale gli chiese come osasse creare scompiglio
per mare; il pirata rispose:

«Poiché
io lo faccio con una piccola nave, mi chiamano malfattore; mentre tu,
che lo fai con una grande flotta, sei chiamato imperatore
».

  • NOTE

9.
[url”http://www.youtube.com/watch?v=NgbqXsA62Qs”]http://www.youtube.com/watch?v=NgbqXsA62Qs[/url]

[GotoHome_Torna alla Home Page]

Native

Articoli correlati