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Il black-out del patto scuola-famiglia

Una dodicenne non può essere vittima di bullismo senza che nessuno se ne accorga, è uno dei compiti della scuola accorgersene. [Nadia Santoni Madeddu]

Il black-out del patto scuola-famiglia
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19 Gennaio 2016 - 05.52


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di Nadia Santoni Madeddu

Si parta da contenuti che dovrebbero essere fondamentali: le riforme. In ogni riforma della scuola, negli ultimi vent”anni, si è tenuto conto (almeno in parte) della crescita emotiva e relazionale del soggetto. Dalla metacognizione morattiana all”educazione all”uso critico dei social della tanto odiata e vituperata Buona Scuola.

I metodi, le scelte economiche che ne hanno dettato i percorsi sono stati messi in rilievo dalle molte proteste ma, forse, si è “buttato il bambino con l”acqua sporca”. I casi di bullismo riportano alla luce una grave mancanza della scuola odierna che, per assurdo, ogni riforma di questi anni ha tentato di colmare: la crescita emotiva e relazionale; l”educazione al “diverso” come ricchezza e occasione.

Sarà forse il momento in cui scuole e famiglie siano chiamate, non più a scaricare colpe, ma ad assumersi le proprie responsabilità in un patto educativo che abbia senso ed efficacia? I presidi a cui hanno dato tanto potere, i piani educativi triennali tengono conto delle emergenze educative della società complessa in cui si è bambini e adolescenti oggi? Chi è che sta controllando che i corsi d”aggiornamento vadano in questa direzione?

Lasciamo perdere lo scarica barile: viviamo in una società in cui la scuola e la famiglia stanno vivendo un black-out pericoloso per i ragazzi. C”è solo una differenza: i genitori non studiano per fare il loro lavoro, gli insegnanti invece sì. I salari sono insufficienti, ciò a cui si sta sottoponendo il lavoratore della scuola anche (dal punto di vista dello stress), vero tutto; vero anche che bisogna tornare a fare bene il proprio mestiere, costruire qualità.

Una [url”dodicenne non può essere vittima di bullismo”]http://www.huffingtonpost.it/2016/01/18/suicidio-bullismo-preside_n_9008742.html[/url] senza che nessuno se ne accorga, è uno dei compiti della scuola accorgersene. Punto.

(19 gennaio 2016)

Infografica: © iStock by Getty Images.

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