‘di Pier Francesco De Iulio
La notizia sta facendo rapidamente il giro del mondo: l”imminente apertura al pubblico della colossale “opera galleggiante” dell”artista bulgaro Christo, sul lago d”Iseo (Lombardia? Italia?). Si tratta di un”installazione che permetterà di camminare — giorno e notte! — per 3 km a piedi sul lago. Realizzata in poco meno di sei mesi, unisce la terra ferma all”isola di San Paolo.
Non esprimo una critica al valore artistico dell”opera. Ma invito tutti a fare alcune considerazioni su altri aspetti di quanto realizzato e in particolare su quello mediatico, che ha fatto (e continuerà a fare) da corollario all”intera operazione artistico-commerciale.
A tal proposito, nei giorni scorsi la Repubblica ha pubblicato un breve video (appena 55 secondi) in cui si evidenziano le caratteristiche tecniche dell”installazione ma anche, con tanto di eloquenti sottotitolazioni, gli aspetti per così dire “economici” e i risvolti “sociali” direttamente connessi con l”opera. I suoi “vantaggi” (sic!).
Vediamolo…
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Che ve ne pare? Non vi siete accorti di niente? Io penso che questi “lunghissimi” 55 secondi spieghino meglio di qualsiasi trattato economico o dibattito socio-antropologico il grado di aberrazione raggiunto. Per il mancato rispetto del patrimonio comune e della bellezza paesaggistica. Per lo spregiudicato interesse privato (sempreché “artistico”) che permea ogni singolo atomo di questo vero e proprio Moloch di plastica. Per l”infinita macchinazione ordita dall”unica divinità rimasta a mobilitare uomini e idee, contro la natura e il buon senso: il denaro.
Ripercorriamo alcuni fotogrammi:
Uno…
Due…
Tre…
Quattro…
Cinque.
Tutto chiaro? No? Rivedetelo ancora, sono soltanto 55 secondi… pieni di denaro!
(4 giugno 2016)Infografica © Le immagini potrebbero essere soggette a copyright.
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