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di Leni Remedios
più di cinque anni
mi permetto di fare delle considerazioni.
hanno una visione critica sui rapporti di forza globali) siamo consapevoli delle
falle di questa Unione Europea.
Soros e di Obama, bensì quella che auspica giustamente Giulietto Chiesa nel suo ultimo
editoriale su Pandora TV e quella su cui i Labour di Jeremy Corbyn hanno
impostato la campagna elettorale di Remain, per quanto criticabili in termini
di una leadership non sufficientemente forte nel prendere posizione (anche
perché esclusa in gran
parte dai media mainstream, va detto, che prima non invitano Corbyn e poi lo
criticano per non essere presente nei loro schermi).
dall”esterno su questo voto.
tutti i connazionali e gli altri europei che vivono qui.
personali dalla valutazione politica, per quanto le due cose abbiano delle
connessioni intime e pratiche – presenti e future – rilevanti, per me e per gli
altri europei.
valutazione politica.
volontà popolare che ha
capito come questa Unione Europea sia un disastro. In poche parole lo si
interpreta come un voto anti-establishment. Come se quelli che hanno votato
Brexit avessero votato coscientemente contro il TTIP, contro le politiche
americane, la NATO etc.
tutto questo.
che ha scelto Leave coscientemente,
in questa direzione, è solo una parte davvero minima.
stragrande maggioranza del popolo britannico che ha votato Brexit esprime la
working class più
povera e meno istruita – in gran parte vecchi – che è stata manipolata anche in maniera
davvero molto grossolana dai vari Farage e Johnson, i quali sono la versione
britannica dei nostri Bossi e Salvini e ripetono i soliti meccanismi di ricerca
del capro espiatorio che abbiamo sempre visto nella storia nei momenti di crisi
economica, né più né meno. Dopo il voto hanno
praticamente ammesso candidamente di aver mentito al popolo britannico sull’immigrazione
e sull’ammontare di soldi che, dopo il divorzio con l’UE, arriverebbe all”NHS,
il servizio sanitario nazionale. Un servizio piegato, a sentir loro, dai soldi
che vanno all’Unione Europea invece che alle strutture sanitarie ed alle lunghe
liste d’attesa dovute proprio alla presenza dei migranti (sorvolando sul fatto
che i migranti sono massicciamente presenti nel sistema sanitario anche
dall’altra parte, in veste di infermieri, medici, specialisti, etc) .
dei Brexiteers ha votato così proprio per frenare
gli immigrati, non per frenare la NATO. Sullo spauracchio immigrazione è stata focalizzata tutta la
campagna elettorale. Si è parlato davvero pochissimo di austerity, di politiche
economiche, di TTIP, etc. La gente non ha votato Brexit per contrastare queste.
sopra descritte si sono già pentiti e se potessero rivotare voterebbero Remain, come
si evince dalle numerose interviste ad elettori pentiti disperati, dalle varie
petizioni per un secondo referendum etc. Ma è troppo tardi.
maggioranza per Remain, è furibondo. Sono in contatto con
ricercatori italiani che sono davvero arrabbiati e preoccupatissimi. Le
conseguenze di questo voto saranno enormi per tutti: per i Britannici, perché sono fra i più abili a prendere i fondi
dall”Unione Europea indirizzati soprattutto a progetti di innovazione tecnologica.
Per i ricercatori locali ed europei, ovviamente, perché d”ora in poi ci sarà l”incognita sulla libera
circolazione dei ricercatori all”interno delle accademie europee e sulle tasse
che gli studenti continentali dovranno pagare in più nel Regno Unito. Per i vostri
figli e nipoti che faticano e faticheranno ad accedere alla ricerca in Italia
su basi meritocratiche. Sapete senz’altro quanti siano i nostri cervelli in
fuga qui: ad Oxford, Exeter, Birmingham, Glasgow, Aberdeen, ovunque ci sono gli
italiani meritevoli, delusi dalla nostra società corrotta, rifiutati, che sono
stati attirati da una Gran Bretagna che, fra tanti difetti, ha sempre però premiato i meritevoli, qualsiasi
sia il loro retroterra, no matter what.
Hai le qualifiche, hai i meriti? Allora ti spetta il posto, non importa di che
colore sia la tua pelle e dove tu sia nato.
razzismo becero che è emerso avranno un peso enorme nella vita futura del
paese e dell”Europa tutta.
come la percepiamo noi, ha tutta l”aria di un conflitto insanabile, di una
lacerazione che sarà veramente dura da guarire. Sta lacerando famiglie,
comunitÃ
intere. Sono tutti sotto shock, arrabbiati, delusi e confusi sul proprio
futuro.
Ma non si ferma al locale,
la maglia si allarga: questo non sta facendo altro che rendere le destre
xenofobe, sia britanniche che europee, sempre più sicure di sé, come d”altronde avete già avuto modo di apprendere a riguardo di paesi come la
Francia o nell’Europa dell’Est. Sarà difficile risollevarsi da questa europa xenofoba e
lacerata. Ci vorrà un tremendo sforzo.
Paul Mason ci aveva messo in guardia su questo. Aveva ragione.
di un popolo illuminato.
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