‘di Pier Francesco De Iulio
È ormai evidente che il governo di Matteo Renzi incarni le guarentigie di sopravvivenza per un”intera classe dirigente, intellettuale, imprenditoriale, sociale.
È evidente che nel farlo risponda anche — o soprattutto? — a poteri sovranazionali. Nulla di strano, o di nuovo, in questo. Anzi, mi sembra del tutto consequenziale rispetto alla nostra storia politica nazionale. Tuttavia sarebbe da chiedersi, quanti di noi fanno parte di questa “classe”? Quanti dei nostri figli o nipoti potranno avere accesso a quelle garanzie che “pochi” si stanno ritagliando a discapito di “molti”?
Chi non sente il bisogno di cambiare questo governo — e di assumersi anche la responsabilità e il rischio che ciò comporta — significa, in fondo, che fa parte di quei “pochi” che sentono di avere assicurate quelle guarentigie per loro, e per i loro figli e nipoti.
Allora, se ancora si ha a cuore il senso profondo delle parole equità e democrazia, penso sia giunto il momento, per ognuno di noi, di fare delle scelte di campo. E di agire di conseguenza. Nell”urna elettorale ma soprattutto nella vita. Fintanto che ci sarà consentito di farlo. E anche dopo.
(6 ottobre 2016) [url”Torna alla Home page”]http://megachip.globalist.it/[/url]‘