di Glauco Benigni
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
(Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, Canto VI: 76-78.)
Molti hanno voluto scrivere il loro commento alle Elezioni. Ha vinto la Destra!? Ha vinto il M5S!? Ha perso la Sinistra!? In ogni caso non si è assicurata la Governabilità e soprattutto non c’è stato alcun vero segnale di volontà popolare finalizzato al recupero della propria Sovranità. Chi parlava di Sovranità, di Debito Pubblico truffa, di modifica dei Trattati Internazionali, di attuazione della Costituzione è stato relegato nel ghetto dell’1% o anche al di sotto.
Quindi hanno perso tutti! (dice qualcuno), ma siamo proprio sicuri?
Io credo che abbia perso — ancora una volta — l’Italia. E che questa sconfitta la esponga ancora di più al pericolo del Commissariamento latente, alla certezza della svendita progressiva dei Beni pubblici e all’erosione del risparmio privato.
Mi dispiace ma stavolta la colpa è tutta nostra, dell’intero corpo elettorale, di chi ha votato e di chi è rimasto a casa, di chi ha anteposto gli interessi e le visioni personali a quelle della collettività. Ho assistito a irrigidimenti impensabili a difese talebane del proprio programma degne del peggior massimalismo.
Se continua così saremo mangiati vivi dal sistema delle Corporations e dagli euroburocrati.