Il ricatto della Fiat | Megachip
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Il ricatto della Fiat

Il ricatto della Fiat
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12 Gennaio 2011 - 13.59


ATF

ricattosergdi Miguel Martinez.

Il ricatto di Sergio Marchionne ai lavoratori della FIAT, è una grossa vicenda. Su Kelebek, ci occupiamo in genere di piccole vicende. Innanzitutto, perché per le grosse vicende ci sono persone che ne sanno molto di più, e sanno scriverne meglio. Poi, perché le piccole vicende, se analizzate in profondità, ci danno delle chiavi che possiamo applicare a tante altre cose. Se capite bene in che modo un venditore di pentole di Vimercate ha intortato una casalinga di Vimodrone, riuscirete a non cadere in trappola, in tutt”altre circostanze. Quindi sulla questione FIAT, lascio la parola a Marino Badiale, segretario politico del movimento Alternativa.

Non solo perché è una persona saggia, ma anche perché è un amico che stimo particolarmente. Anche se non è facile parlare insieme dei sacrosanti diritti delle persone che hanno dato la parte migliore della propria vita alla FIAT, e dei prodotti largamente distruttivi che caratterizzano la stessa FIAT.

Di mio, aggiungo che la FIAT non solo è opera di molte generazioni e di centinaia di migliaia di lavoratori italiani; ma le sue spese sono state largamente coperte dai contribuenti italiani; mentre lo Stato italiano ha creato il mercato per la FIAT, regalandole due favolose guerre mondiali, una rete di autostrade e, in anni recenti, la sistematica autodistruzione della concorrenza pubblica.

Aggiungiamo, vista la particolare natura del principale prodotto della FIAT, che è la collettività italiana a prendersi carico delle spese ospedaliere per le vittime di incidenti stradali, dei costi dell”inquinamento, delle conseguenze anche internazionali di un sistema incentrato sul consumo di petrolio e di tutti gli effetti enormi che il traffico su quattro (o più) ruote ha.

Da cui una considerazione minore e una maggiore.

La minore è che il signor Sergio Marchionne, cittadino italiano e canadese con residenza in Svizzera, si dichiara pronto a buttare a mare migliaia di italiani, e i partiti che dichiarano di rappresentare gli italiani – sia quelli che parlano dei lavoratori, sia quelli che parlano di Italia – si proclamano d”accordo con lui.

La maggiore è che lo spirito del capitalismo consiste nel fare un gioco di prestigio, isolando la “proprietà privata” da tutto il suo contesto e divinizzandola; mentre tutto ciò che ne resta fuori, cessa di esistere.

Fonte: http://kelebeklerblog.com/2011/01/11/marino-badiale-di-alternativa-sul-ricatto-della-fiat/.

 

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