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Le idee forti di Massimo Bontempelli (1946-2011)

Le idee forti di Massimo Bontempelli (1946-2011)
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1 Agosto 2011 - 17.46


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bontempellithinkingdi Giulietto Chiesa.

È morto il nostro amico, compagno, di viaggio, di idee e di passione, Massimo Bontempelli, uno degli intellettuali italiani tra i più lucidi del nostro tempo. Porgiamo le nostre condoglianze alla famiglia, e a Marino Badiale, il segretario di Alternativa, che con lui ha condiviso anni di studio, di pensiero, di lavoro nella scrittura di libri e saggi; che gli è stato vicino umanamente e intellettualmente, consentendogli di esplicitare il suo valore di ricercatore profondo e severo. Per quanto mi riguarda voglio dire che è stato anche grazie a Marino Badiale che ho conosciuto di persona Massimo Bontempelli, qualche anno fa, quando ancora non eravamo impegnati nello stesso progetto e anzi eravamo ancora assai distanti.

Ci eravamo letti, reciprocamente, sui siti del web, sui libri che scrivevamo. Ci siamo “marcati” reciprocamente, per un pò da lontano, poi sempre più vicino. Avevamo visto molte convergenze, ma vedevamo anche le divergenze. Sapevamo che ci sarebbe stata molta strada da fare. E l”abbiamo percorsa. Se Alternativa esiste è anche perché, a un dato momento, capii che avrei potuto contare sul loro apporto.

Massimo non l”ho più incontrato di persona, da allora. Ma, come tutti noi, ho potuto seguire il suo percorso intellettuale ed etico, attraverso gli scritti che co-firmava con Marino. Scritti che spesso ci hanno illuminato il percorso.

Ci aspettavamo molto da lui e sappiamo che molto ancora ci verrà, perchè non tutto è stato pubblicato. Ma siamo consapevoli di avere perduto una grande forza, proprio nel momento in cui Alternativa non solo sta decollando, ma sta sviluppando il massimo sforzo per costruire una visione d”insieme della transizione inevitabile che ci attende.

Non ci resta che studiarlo, Massimo Bontempelli. Per questo siamo profondamente tristi, sebbene noi sappiamo che i messaggi che ci ha dato restano preziosi a fecondare il terreno. Senza di lui saremmo più poveri di idee e di coraggio.

 

Giulietto Chiesa

Presidente di Alternativa

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Un ricordo di Bontempelli

a cura di Roberto Massari

Domenica 31 luglio, in un ospedale di Pisa, è morto Massimo Bontempelli. È uno dei più gravi lutti della cultura italiana, non solo di quella di “sinistra” – concetto al quale Massimo non riconosceva più da tempo alcun valore storico e oggettivo – ma della cultura storico-politico-filosofica in generale. Non so se in queste ore la stampa di queste false sinistre, che lo hanno sistematicamente ignorato in vita, lo ricorderanno (ipocritamente) almeno al momento dei necrologi; ma so con certezza che Massimo lascia un”impronta nella provincialissima produzione culturale dell”Italia che il tempo non riuscirà a cancellare.

Nato a Pisa il 26 gennaio 1946, ivi si è laureato in filosofia del diritto, è vissuto e ha insegnato storia e filosofia nel liceo classico Galilei. Come insegnante era membro (polemico) dei Cobas della scuola. La sua principale esperienza politica si era compiuta ne il manifesto.

Per informazione di chi ci legge, fornisco un elenco sommario dei titoli principali della sua enorme produzione teorica perché se ne abbia almeno un”idea generale, in modo che tutti coloro cui è stato negato di conoscere la sua opera in vita, possano avere per un istante la misura del furto di idee che il sistema, la ex sinistra e la società dello spettacolo politicante hanno perpetrato ai loro danni:

Ma di due libri voglio parlare in modo particolare, perché prodotti in collaborazione con chi scrive, nel periodo in cui Massimo ha fatto parte della redazione dei Quaderni di Utopia rossa, collaborando fraternamente con il nucleo di compagni che hanno dato vita a questo progetto e che ora lo ricordano con affetto nel loro blog (www.utopiarossa.blogspot.com), grati del contributo pionieristico da lui dato. Mi riferisco a La sinistra rivelata. Il Buon Elettore di Sinistra nell”epoca del capitalismo assoluto (con M. Badiale), «Quaderno di Utopia rossa» n. 2, 2007, e il suo saggio “I cattivi maestri” in I Forchettoni rossi. La sottocasta della “sinistra radicale”, (a cura del sottoscritto), «Quaderni di Utopia rossa», 2007.

Il ricordo della collaborazione realizzata in quegli anni e il felice incontro della sua tradizione di pensiero con l”eterodossia a tutto campo di Utopia rossa non si può riassumere in poche righe e in un momento di tristezza. Chi vorrà leggere quei libri potrà capire lo stato d”animo antagonistico con cui Bontempelli ha sezionato le false sinistre di governo e di opposizione in Italia e sarà stimolato ad approfondire i fondamenti teorici di quello stato d”animo.

Credo che questo sia l”unico vero necrologio che sarebbe piaciuto a Massimo, visto che considerava tutto il resto come sistemica ipocrisia. Hasta siempre Massimo

(Roberto Massari, a nome dei compagni e delle compagne di Utopia rossa)

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Massimo Bontempelli è stato anche coautore, assiema a Fabio Bentivoglio, della “Proposta Quadro” di Alternativa sulla scuola pubblica statale:

propostaquadro

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