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La flottiglia di Gaza accompagna Israele verso un mare di stupidità

La flottiglia di Gaza accompagna Israele verso un mare di stupidità
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31 Maggio 2010 - 10.23


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blitzisraelQuesto articolo di Gideon Levy è apparso sul quotidiano israeliano «Haaretz» poche ore prima del blitz che ha massacrato la flottiglia degli aiuti per Gaza. Come sempre, questo grande e onesto giornalista israeliano ha intuizioni sfolgoranti sullo scenario politico in atto.

di Gideon Levy – «Haaretz».

Naturalmente la flottiglia di pace non porterà la pace e non riuscirà nemmeno a raggiungere la spiaggia di Gaza.

Il piano d”azione prevede di trascinare le navi al porto di Ashdod, ma ancora una volta trascina noi stessi sulle rive della stupidità e degli atti illeciti.

 

La macchina della propaganda israeliana ha raggiunto nuovi vertici nella sua disperata frenesia. Ha distribuito menù dei ristoranti di Gaza ed altre informazioni false. Imbarazza se stessa entrando in una inutile battaglia di pubbliche relazioni che sarebbe stato meglio non iniziare. Vogliono mantenere l”inefficace, illegale e immorale assedio di Gaza e non lasciare che la “flottiglia della pace” attracchi sulle coste di Gaza? Non c”è nulla da spiegare, non certo a un mondo che non potrà mai bersi la ragnatela di spiegazioni, bugie e tattiche.

Solo in Israele la gente accetta ancora questa merce avariata. Memore di un rituale pre-battaglia dei tempi antichi, il coro acclama senza fare domande. Soldati in uniforme bianca si preparano in nostro nome. I portavoce hanno espresso le loro spiegazioni ingannevoli in nostro nome. La scena è grottesca a nostre spese. E praticamente nessuno di noi ha disturbato la performance.

Il coro ha intonato canzoni false e bugiarde. Siamo tutti in quel coro che dice: non c”è crisi umanitaria a Gaza. Siamo tutti parte del coro che sostiene che l”occupazione di Gaza è terminata, e che la flottiglia rappresenti un violento attacco contro la sovranità israeliana: il cemento serve per la costruzione di bunker e il convoglio è stato finanziato dai Fratelli Musulmani Turchi. L”assedio israeliano di Gaza rovescerà Hamas e libererà Gilad Shalit. Il portavoce del ministero degli Esteri Yossi Levy, una delle voci più ridicole della propaganda, si è superato senza battere ciglio quando ha proclamato che il convoglio di aiuti diretto verso Gaza è stata una violazione del diritto internazionale. Come no. È proprio così.

Non è l”assedio ad essere illegale, ma casomai la flottiglia. Non è bastato distribuire i menu dei ristoranti di Gaza attraverso l”Ufficio del primo ministro (compreso il filetto alla Stroganoff – suggerimento dello chef – e la vellutata di spinaci) e non è bastato sbandierare la quantità di carburante che il portavoce dell”esercito israeliano dice che Israele stia inviando. La propaganda ha cercato di rifilare a noi e al mondo l”idea che l”occupazione di Gaza sia finita, e che in ogni caso Israele abbia l”autorità legale per bloccare gli aiuti umanitari. Una montagna di bugie.

Solo una voce ha rovinato un po” la festa illusoria: un rapporto di Amnesty International sulla situazione a Gaza. Quattro su cinque residenti di Gaza hanno bisogno di assistenza umanitaria. A centinaia stanno in una mortificante attesa affinché gli sia permesso di essere portati fuori per cure mediche, e 28 sono già morti. Tutto ciò a dispetto dei comunicati del portavoce dell”esercito israeliano sulla mancanza di un assedio e sulla presenza di assistenza, ma a chi importa?

E i preparativi per l”operazione ricordano una farsa particolarmente divertente: il dibattito febbrile tra i settetto dei ministri, il dispiegamento dell”unità Masada, l”unità di commando della polizia penitenziaria che si specializza nel penetrare le celle carcerarie; combattenti del commando navale con il supporto della polizia speciale anti-terrorismo e le unità canine dell”esercito Oketz; un centro di detenzione speciale istituito presso il porto di Ashdod, e lo scudo elettronico che avrebbe dovuto bloccare la trasmissione radiotelevisiva della cattura della nave e la detenzione delle persone a bordo.

E tutto questo a fronte di che cosa? Di poche centinaia di attivisti internazionali, per lo più persone di coscienza la cui fama la propaganda israeliana ha cercato di infangare. Sono davvero per lo più persone sinceramente impegnate, e ciò è un loro diritto-dovere, anche se l”assedio non ci riguarda affatto. Sì, questa flottiglia è davvero una provocazione politica, e che cos”è un”azione di protesta se non una provocazione politica?

E di fronte a loro sul mare ecco la nave israeliana carica di sciocchi, galleggia ma senza sapere dove né perché. Perché trattenere persone? Ecco perché. Perché un assedio? Ecco perché. È come rivedere la vicenda di Noam Chomsky, ma stavolta in grande. Naturalmente, la flottiglia di pace non porterà la pace, e non riuscirà nemmeno a raggiungere la spiaggia di Gaza. Il piano d”azione include di trascinare le navi al porto di Ashdod, ma ancora una volta ha trascinato noi stessi sulle rive della stupidità e degli atti illeciti. Ancora una volta ci ritrarranno non solo come quelli che hanno bloccato l”assistenza, ma anche come sciocchi che fanno di tutto per minare ulteriormente la loro stessa posizione. Se questo era uno degli obiettivi degli organizzatori della flottiglia di pace, ieri hanno vinto alla grande.

Cinque anni fa, il noto scrittore peruviano Mario Vargas Llosa, che è un vincitore del Premio Gerusalemme, dopo aver concluso la sua visita in Israele, disse che l”occupazione israeliana si stava avvicinando alla sua fase grottesca. Durante il fine settimana Vargas Llosa, che si considera un amico di Israele, era presente a vedere che quella fase da allora ha raggiunto nuove vette di assurdità.

 

Traduzione per Megachip a cura di Manlio Caciopo.

Fonte: http://www.haaretz.com/print-edition/opinion/gaza-flotilla-drives-israel-into-a-sea-of-stupidity-1.292959.

 

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