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Il «complotto iraniano» è statunitense?

Il «complotto iraniano» è statunitense?
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19 Ottobre 2011 - 19.52


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obamaramaobamadi Thierry MeyssanRéseau Voltaire.

L”amministrazione Obama ha lanciato una nuova accusa contro l”Iran. Questa volta Teheran avrebbe finanziato un tentativo di assassinio dell”ambasciatore saudita a Washington.

Malgrado i dettagli forniti alla stampa, le cancellerie rimangono riservate. Il tempo in cui gli Alleati si ritenevano obbligati ad aderire senza riserva alle menzogne statunitensi sembra terminato.

La mediatizzazione dell”intrigo è stato organizzata con cura. L”amministrazione Obama aveva evidentemente l”intenzione di sfruttarlo al massimo. 

Martedì 11 ottobre 2011 il Segretario alla Giustizia (Procuratore Generale) Eric Holder, con al suo fianco il direttore dell”FBI, Robert Mueller, ha annunciato la messa in stato di accusa di un individuo con doppia cittadinanza irano-statunitense per avere commissionato a un cartello della droga messicano l”uccisione dell”ambasciatore dell”Arabia Saudita a Washington.

Nella dichiarazione alla stampa, il segretario Holder ha indicato che l”imputato, Manssor Arbabsiar, ha confermato i fatti. Ha ammesso di aver lavorato per conto di un ufficiale dei Custodi della Rivoluzione di stanza in Iran, Gholan Shakuri, che avrebbe fatto pervenire agli assassini circa 100.000 dollari, come acconto di un contratto di 1,5 milioni di dollari.

Holder sottolinea che gli Stati Uniti considerano l”Iran responsabile del complotto. Da parte sua, Davide S., Cohen, Sottosegretario al Tesoro, incaricato dell”intelligence antiterroristica e finanziaria, ha annunciato sanzioni contro cinque persone coinvolte nel complotto: Manssor Arbabsiar, Qasem Soleimani (comandante dei Custodi della Rivoluzione), Hamed Abdollahi, ufficiale dei Custodi della Rivoluzione, Abdul Reza Shahla (“il cugino“) e Ali Gholam Shakuri (“l”agente di collegamento“). Da notare che solo due dei cinque nomi raffigurano sull”atto di accusa, i tre altri sono stati aggiunti dai servizi informativi senza sapere su quali indizi si siano basati [colonnello” avrebbe rifiutato di concedere l”aumento evocando possibili contratti successivi e avrebbe riferito di dover consultare i propri capi per valutare le possibilità. Quindi, gli inquirenti hanno ritenuto che il contratto fosse finanziato dai Custodi della Rivoluzione.Good Morning America), sulla CBS (The Early Show) e su NBC (Today). Ovunque ha martellato sul fatto che gli iraniani hanno superato il limite, che violano le leggi internazionali e che dovranno renderne conto. Tuttavia, si è astenuto dal chiamare direttamente in causa l”ayatollah Khamenei o il presidente Ahmadinejad, istillando un dubbio su possibili frizione all”interno del “regime”.Il presidente e il re convengono che questo complotto rappresenta una flagrante violazione delle norme internazionali fondamentali, dell”etica e della legge. Si sono complimentati per il lavoro delle agenzie di intelligence e delle forze dell”ordine che hanno permesso di fermare questo complotto, e hanno reiterato l”impegno che unisce Stati Uniti e Arabia Saudita per conseguire una risposta internazionale forte e unificata affinché i responsabili di questo complotto rispondano dei loro atti.” [9][10]

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Uscendo da una riunione a porte chiuse, la senatrice Dianne Feinstein
si è detta preoccupata della possibile esistenza di “complotti iraniani”
contemporanei in vari paesi.

In contemporanea, alcuni responsabili dell”FBI, delNCTC, della CIA, del Tesoro e del Dipartimento di Stato hanno presentato a porte chiuse notizie più dettagliate ai membri della Commissione senatoriale di Intelligence. Uscendo da questa riunione, la presidente della Commissione, Dianne Feinstein, non si è risparmiata le accuse contro l”Iran. La senatrice ha ripetuto più volte che questo complotto non può essere una cosa isolata e che bisogna indagare per scoprirne ancora in altri paesi [11].

Si può apprezzare l”eleganza dell”iniziativa: la riunione era a porte chiuse, ma le reazioni sono pubbliche. Si basano su notizie tenute segrete, dunque impossibili da valutare e da verificare. La senatrice Feinstein può dire qualsiasi cosa senza rischio di venire contraddetta. In ultima analisi, l”essenziale è suscitare l”inquietudine per mobilitare gli Alleati.

Il Segretario di Stato Hillary Clinton, intervenuta a una conferenza del Center for American Progress, ha dichiarato: “Questo complotto, per fortuna sventato dall”eccellente lavoro dei nostri poliziotti e dei professionisti dell”intelligence, era una violazione flagrante del diritto internazionale e di quello degli Stati Uniti, un”escalation pericolosa dell”utilizzo periodico da parte del governo iraniano della violenza politica e del patrocinio del terrorismo. Non è giusto, tuttavia, a proposito dell”Iran e degli Stati Uniti o anche solamente dell”Arabia Saudita. Colpire un ambasciatore viola la Convenzione sulla protezione e la repressione delle infrazioni contro le persone che godono di una protezione internazionale che, sicuramente, riguarda i diplomatici. L”Iran è un firmatario di questa convenzione. L”Iran è quindi tenuto ad applicarla per le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. Questo genere di iniziative avventate danneggia le norme internazionali e il sistema internazionale. L”Iran deve essere considerato responsabile per i propri atti. Oltre alle misure annunciate ieri dal Procuratore Generale, gli Stati Uniti hanno aumentato le nostre sanzioni contro i membri del governo iraniano che sono associati a questo complotto e al sostegno dell”Iran al terrorismo. Lavoreremo in stretta collaborazione coi nostri partner internazionali per aumentare l”isolamento dell”Iran e la pressione sul suo governo, e noi auspichiamo che gli altri paesi si uniscano a noi per condannare questa minaccia contro la pace e la sicurezza internazionale” [12] [13].

All”epoca del punto di stampa quotidiana della Casa Bianca, Jay Carney, il portavoce, ha ripetuto la parola di ordine: “È una pericolosa escalation dell”utilizzo di lunga data della violenza da parte del governo iraniano. E noi consideriamo che un tentativo di assassinare un diplomatico negli Stati Uniti costituisca una flagrante violazione del diritto internazionale” [14] [15].

Il senatore dei Democratici Carl Levin, presidente della Commissione al Senato delle Forze Armate, ha drammatizzato ancor di più la situazione. Ha definito “il complotto iraniano” un “atto di guerra” contro gli Stati Uniti d”America [Proteggersi contro le possibili minacce iraniane: le prospettive dell”amministrazione per introdurre un anno dopo nuove sanzioni” [19]. Wendy Sherman, l”ex assistente di Madeleine Albright diventata Sottosegretario di Stato incaricata delle relazioni col Congresso, (Undersecretary of State for Political Affairs) ha fatto il punto sulle sanzioni messe in opera contro l”Iran per dissuaderlo dallo sviluppare un programma nucleare militare e per esplicitare le nuove mosse statunitensi.

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Wendy Sherman e David S. Cohen ascoltati al Senato
a proposito delle sanzioni contro l”Iran.

Ha affermato che i principali funzionari del Dipartimento di Stato sono stati mobilitati per convincere tutti i loro partner nel mondo di vietare gli spostamenti dei Custodi della Rivoluzione e le loro attività all”estero. Ecco quindi lo scopo di tutto questo sommovimento: impedire all”Iran di esportare la sua rivoluzione.

Il movente incomprensibile

Quando era intervenuto a fianco del Segretario alla Giustizia, il direttore dell”FBI aveva paragonato l”intreccio a “una sceneggiatura hollywoodiana“. Questo confronto ha colpito tutti i commentatori. I film di azione non sono sempre totalmente coerenti, ma con una buona suspensee una serie di inseguimenti lo spettatore non ha il tempo di pensare. Questa volta l”accusa contro l”Iran è troppo grossa per non essere passata al vaglio. Per iniziare, quale sarebbe il movente?

Interrogato dal Washington Post, lo specialista dell”Iran alla Rand Corporation, Alireza Nader, ha espresso il suo scetticismo. Secondo lui, la sceneggiatura di questo affare non torna. Soprattutto, “perché l”Iran avrebbe il desiderio di assassinare l”ambasciatore saudita a Washington?” [20] È infatti totalmente assurdo, l”ambasciatore Adel A. al-Jubeir è un uomo di fiducia del re Abdallah con cui l”Iran si sforza di intrattenere le migliori relazioni possibili. Un attentato simile non mancherebbe di indebolire il monarca al profitto del clan dei Sudairi, nemici giurati di Teheran. Quindi, per l”Iran finanziare questo omicidio sarebbe come tirarsi la zappa sui piedi.

Lo stesso è stato ripetuto da un altro esperto del Rand, il professor Rasool Nafisi dell”università Strayer, interrogato dal New York Times. Secondo lui i Custodi della Rivoluzione non in nessun caso agirebbero sul suolo statunitense. E del resto, fa notare, l”ultima operazione attribuita in Iran negli Stati Uniti risale a un periodo contrastato della rivoluzione, nel 1980, con l”assassinio di un oppositore.

Sulla CNN i professori Jamsheed K. e Carol E. B. Choksy hanno spiegato questa contraddizione. Riferendosi a una fonte anonima statunitense, gli esperti indicano che i Custodi della Rivoluzione avrebbero agito di loro sponte per sabotare l”avvicinamento tra Iran e Stati Uniti voluto dal presidente Mahmoud Ahmadinejad e dal suo nuovo Ministro degli Affari Esteri Ali Akbar Salehi, annunciato a margine dell”Assemblea Generale dell”ONU. Il complotto sarebbe stato finanziato dai generali Ali Jafari e Qassem Soleimani, comandanti dei Custodi della Rivoluzione, e dal generale Rostam Ghasemi, Ministro del Petrolio, tutti tre trai i più fedeli alleati dell”ayatollah Ali Khamenei [21].

Questo tipo di analisi sembra suggerire una propaganda di guerra o una truffa intellettuale, ma non ha alcun riscontro. Poco importa, piace ai media e convince i telespettatori distratti. Seguiranno poi una serie di dibattiti in cui gli esperti si precipiteranno nella strada aperta da Eric Holder e Joe Biden: l”incoerenza del complotto non ci dice che si tratti di una finzione, ma che esiste uno scontro tra i dirigenti iraniani. Immediatamente, le divergenze di approccio e le rivalità che oppongono le personalità politiche iraniane vengono male interpretate e presentate in modo americano-centrico come se riguardassero la pace e la guerra tra Washington e Teheran. Questi commenti ci suggeriscono che alcuni individui in Iran vogliano un confronto armato e che, in queste condizioni, gli Stati Uniti devono intervenire senza aspettare che questi elementi possano organizzarsi.

Uno scenario hollywoodiano? Certo, ma di un film di serie B

Malgrado tutti questi sforzi, la messa in scena del “complotto iraniano” si è sgonfiata. Di certo, il principe Saoud Al-Fayçal, Ministro degli Esteri saudita, ha denunciato l”ingerenza iraniana nel mondo. Il Primo Ministro britannico Davide Cameron, il ministro degli Esteri francese, olandese e kossovaro hanno espresso la loro viva preoccupazione. Poi più niente. Solo il silenzio annoiato di numerose cancellerie che si sono stancate degli showall”americana.

 

garysick01Gary Sick era incaricato del Vicino Oriente al Consiglio di sicurezza nazionale sotto la presidenza Carter. È conosciuto per avere concluso l”accordo segreto tra il candidato Reagan e l”Iran (“October Surprise“).

Alla CNN l”ex responsabile dell”Iran al Consiglio di sicurezza nazionale ha affermato: “L”Iran non ha mai realizzato, e neppure ha cercato di farlo, un assassinio o un attentato negli Stati Uniti e mi è difficile credere che possono appoggiare su una cosca non islamica per realizzare missioni tanto sensibili. In questo caso, si sarebbero affidato a un dilettante e a un cartello della droga messicana che è noto per essere allo tempo stesso infiltrato dagli agenti dell”intelligence messicana e statunitense” [22] [23]. Difatti, Los Zetas è formato da ex militari messicani, e alcuni sono stati notoriamente addestrati dagli Stati Uniti.

Più brutalmente, l”ex agente della CIA Robert Baer, frequentatore abituale dei media, si è detto divertito su Time Magazineda questa sceneggiatura grottesca. Come l”amministrazione Obama può sperare di fare credere che una forza di élite come le brigate al Quds possano subappaltare un”operazione simile a un venditore di auto usate e a un”organizzazione criminale messicana? Sembra piuttosto una di queste inquinamenti dell”informazione dei Mujahedeen e-Khalq [24], che oramai sono una specialità e che Washington abbraccia sempre con entusiasmo [25].

Se si comprende che l”amministrazione Obama inventa o asseconda false accuse per indurire lo scontro con Teheran, si comprende anche che la sua politica è ancora nella fase di controllo, non in una di conflitto. Paradossalmente, questo brusco accesso di febbre mostra che gli Stati Uniti non sono in grado di confrontarsi in Iran e preferiscono intimare ai loropartner di rinunciare a ogni rapporto con questa nazione.

In modo beffardo, il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha dichiarato ad Al-Jazeera: “In passato, l”amministrazione statunitense affermò che c”erano armi di distruzione di massa in Iraq. Lo dissero con forza, presentarono dei documenti e tutti dissero: ”Sì, vi crediamo, sottoscriviamo [.] C”è qualcuno che oggi chiede loro se queste affermazioni fossero vere? Hanno trovato delle armi di distruzione di massa in Iraq? Hanno solo fabbricato un fascio di carte. Era una cosa difficile da farsi? La verità [su questo preteso complotto] finirà per venire a galla e al quel punto per noi le cose torneranno a posto.”

 

Allegati

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Fonte: http://www.voltairenet.org/Le-complot-iranien-est-il-etats.

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE. Link:

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9176.


 

Note:

[1] « Treasury Sanctions Five Individuals Tied to Iranian Plot to Assassinate the Saudi Arabian Ambassador to the United States », US Department of Treasury, 11 ottobre 2011.

[2] Vedi il document scaricabile in coda all”articolo.

[3] « U.S. Accuses Iranians of Plotting to Kill Saudi Envoy », di Charlie Savage et Scott Shane, The New York Times, 11 ottobre 2011.

[4] « How an alleged plot to assassinate Saudi ambassador was discovered along the Mexican border », Associated Press, 12 ottobre 2011.

[5] « Iranian plot may have involved ambassador”s favorite restaurant. Cafe Milano ? », di Roxanne Roberts e Amy Argetsinger, The Reliable Source, The Washington Post, 11 ottobre 2011.

[6] « Iran behind alleged terrorist plot, U.S. says », di Jerry Markon e Karen DeYoung, The Washington Post, 11 ottobre 2011.

[7] « Friend : Man accused in Saudi assassination plot likes to be called ”Jack” », di Ed Payne, CNN, 12 ottobre 2011.

[8] « Friend : Suspect in ambassador plot ”no mastermind », Associated Press, 12 ottobre 2011.

[9] « The President and the King agreed that this plot represents a flagrant violation of fundamental international norms, ethics, and law. They also praised the work of intelligence and law enforcement agencies that led to the disruption of this plot, and reiterated the joint commitment on the part of the United States and Saudi Arabia to pursue a strong and unified international response that holds those responsible accountable for their actions ».

[10] « Summary of Obama”s Call with King Abdullah of Saudi Arabia », Casa Bianca, 12 ottobre 2011.

[11] « Sen. Dianne Feinstein on Iranian Plot : ”There May Be a Chain of These Things” », di Sunlen Miller, ABC News, 12 ottobre 2011.

[12] « This plot, very fortunately disrupted by the excellent work of our law enforcement and intelligence professionals, was a flagrant violation of international and U.S. law, and a dangerous escalation of the Iranian Government”s longstanding use of political violence and sponsorship of terrorism. This is not just, however, about Iran and the United States or even just about Saudi Arabia. Targeting an ambassador violates the Convention on the Protection and Punishment of Crimes against Internationally Protected Persons, which, of course, includes diplomats. Iran is a signatory to this convention. Iran is also in agreement with the Security Council resolutions to implement it. This kind of reckless act undermines international norms and the international system. Iran must be held accountable for its actions. In addition to the steps announced by the attorney general yesterday, the United States has increased our sanctions on individuals within the Iranian Government who are associated with this plot and Iran”s support for terrorism. We will work closely with our international partners to increase Iran”s isolation and the pressure on its government, and we call upon other nations to join us in condemning this threat to international peace and security. »

[13] « American Global Leadership at the Center for American Progress », di Hillary Rodham Clinton, US Department of State, 12 ottobre 2011.

[14] « It”s a dangerous escalation of the Iranian government”s longstanding use of violence. And we consider an effort to assassinate a diplomat in the United States to be a flagrant violation of international law. »

[15] « White House Press Briefing », di Jay Carney, 12 ottobre 2011.

[16] « A top Senate Dem says Iran plot may be act of war », Associated Press, 12 ottobre 2011.

[17] « Daily Press Briefing », di Victoria Nuland, Dipartimento di Stato, 12 ottobre 2011.

[18] « Together with a team of U.S. experts, I”m briefing individual members of the #UN Security Council today on the disrupted #Iran plot »

[19] « Addressing Potential Threats from Iran : Administration Perspectives on Implementing New Economic Sanctions One Year Later », Banking Senate Commitee, 13 ottobre 2011.

[20] Washington Post, op. cit.

[21] « Terror plot aids Iran hardliners, fuels enmity with U.S. », di Jamsheed K. Choksy e Carol E. B. Choksy, CNN. 12 ottobre 2011.

[22] « Iran has never conducted – or apparently even attempted – an assassination or a bombing inside the U.S. And it is difficult to believe that they would rely on a non-Islamic criminal gang to carry out this most sensitive of all possible missions. In this instance, they allegedly relied on at least one amateur and a Mexican criminal drug gang that is known to be riddled with both Mexican and U.S. intelligence agents. »

[23] « Did Iran launch a plot against the U.S. ?  », CNN, 12 ottobre 2011.

[24] Vedi il nostro dossier Mujahedin-e Khalq.

[25] « Washington Bombing Plot Is Out of Character for Iran”s Professional Killers », di Robert Baer, Time Magazine, 12 ottobre 2011.

 


Articoli correlati sul caso del “complotto iraniano”:

Juan Cole,  Come inventare un “casus belli” con un agente iraniano casinista.
Pino Cabras, Iran e complotti, lo scenario Brzezinski.

 

 

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