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Le e-mail di Stratfor: mercenari pro- USA coinvolti nell'uccisione di Gheddafi e nel sovvertimento in Siria

Le e-mail di Stratfor: mercenari pro- USA coinvolti nell'uccisione di Gheddafi e nel sovvertimento in Siria
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25 Marzo 2012 - 00.25


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aquila-amdi Steve Watson – prisonplanet.com.

Le e-mail ottenute dalla struttura di raccolta di intelligence Stratfor e fatte trapelare da Wikileaks mostrano che un ex direttore della Blackwater – organizzazione statunitense di fornitura di mercenari – è stato inviato dal governo degli Stati Uniti per combattere a fianco dei ribelli in Libia, ed è stato perfino coinvolto nell”uccisione di Muammar Gheddafi.

Inoltre, un comitato del governo degli Stati Uniti ha sovrinteso all”assegnazione dei mercenari in Siria, con il compito di proteggere i combattenti ribelli e trovare il modo di «aiutare nel cambio di regime».

Al-Akhbar English riferisce sulla mole di di e-mail fatta trapelare da Wikileaks, che indica che l”ex direttore della Blackwater Jamie F. Smith ha iniziato un rapporto con il vicepresidente di Stratfor, Fred Burton.

Smith, oggi amministratore delegato della società di sicurezza SCG International, ebbe un incarico dal governo USA per proteggere i membri del Consiglio nazionale di transizione (CNT) e formare i combattenti ribelli libici dopo l”annuncio della zona d”interdizione del volo dalla NATO sui cieli della Libia un anno fa.

Smith è diventato una fonte dell”intelligence per Stratfor con il nome in codice LY700, ed è stato anche apparentemente coinvolto nella assassinio dell”ex leader libico Muammar Gheddafi nella città di Sirte.

In uno scambio di e-mail, Burton ha lodato gli sforzi di raccolta di dati d”intelligence di Smith scrivendo: «Asciutto assai. Questo è come si definisce una fonte credibile. Non un pallone gonfiato accademico pakistano che rutta e scorreggia.»

Smith ha continuato a passare dati di intelligence a Stratfor proprio fino a che i server di posta elettronica della società non sono stati violati a dicembre.

La menzione finale di Smith risale al 13 dicembre in una serie di e-mail, tra cui quella in cui Burton ha osservato:

«**La Fonte e il dottor Walid Phares stanno trovando copertura aerea dalla parlamentare [Sue] Myrick per incontrare l”opposizione siriana in Turchia (non-MB e non del Qatar) in una missione di ricognizione dei fatti per il Congresso.

** La vera missione è il modo in cui possono aiutare in un cambio di regime.

** La Fonte intende offrire i suoi servigi per aiutare a proteggere i membri dell”opposizione, come ha fatto finora in Libia.»

Al-Akhbar English ricorda che Walid Phares è un cittadino americano-libanese, attualmente co-presidente del gruppo di consulenza di Mitt Romney sul Medio Oriente. Ha anche una storia di legami con le milizie di destra durante la guerra civile libanese.

Sue Myrick, citata anche lei nella e-mail, è una parlamentare repubblicana del North Carolina che ha un una lista di precedenti fatta di posizioni estremiste pro-sioniste e anti-islamiche.

In un”altra e-mail della Stratfor del 13 dicembre, Burton osserva che Smith «si è riunito con persone specifiche descritte come leader chiave» in Siria.

Altri messaggi di posta elettronica della Stratfor che sono trapelati hanno confermato che forze per operazioni speciali provenienti da numerosi paesi sono sul campo in Siria da dicembre, e sono pronte a facilitare il cambiamento di regime.

Durante il conflitto in Libia è stato ampiamente riportato dai media alternativi che il governo degli Stati Uniti era nascostamente coinvolto nell”addestramento e nell”equipaggiamento dei combattenti libici, molti dei quali erano collegati ad gruppi terroristici affiliati ad Al-Qa”ida.

Le forze ribelli in Libia erano dirette da Abdulhakim Belhadj, ex leader del Gruppo combattente islamico libico (LIFG), che è designato come un”organizzazione terroristica dal Dipartimento di Stato americano. Il leader dei ribelli libici Abdel-Hakim al-Hasidi ha ammesso che i combattenti del LIFG di Belhadj erano la seconda più grande coorte di combattenti stranieri in Iraq, responsabile dell”uccisione di soldati USA.

Una volta che i ribelli guidati da terroristi hanno partecipato all”esecuzione del colonnello Gheddafi, hanno orgogliosamente sventolato la caratteristica bandiera nera di Al-Qa”ida sopra il palazzo di giustizia a Bengasi e in altri centri del potere. Su ordine di Belhadj, i burattini del Consiglio Nazionale di Transizione hanno poi annunciato che sarebbe stata ripristinata la legge della Shari”a.

I ribelli libici da allora imposto un regime del terrore in tutto il Paese, incarcerando e torturando la gente di colore e chiunque fosse sospettato di sostenere Gheddafi all”interno di campi di concentramento e gabbie.

Questi stessi terroristi sono stati successivamente aerotrasportati in Siria per combattere la guerra per procura della NATO contro il presidente Bashar Al-Assad. Hillary Clinton ha ammesso in un”intervista a BBC News che gli Stati Uniti e Al-Qa”ida erano dalla stessa parte in Siria.

C”è forse qualcosa di sorpendente nel fatto che le forze siriane  di «opposizione» si stiano ora stringendo intorno alla bandiera di al-Qa”ida, proprio come hanno fatto in Libia?

Tutte le prove portano al fatto che i governi occidentali che dovrebbero essere impegnati in una ”guerra al terrore” contro terroristi radicali musulmani stiano gestendo il controllo da parte di questi stessi terroristi di interi paesi del Medio Oriente e Nord Africa.

I media dell”establishment, proprio come hanno fatto in Libia, continuano a descrivere i terroristi che combattono sotto la bandiera di Al-Qa”ida come “attivisti”.

Nel frattempo, il Pentagono si prepara a sostenere questi terroristi di Al Qa”ida con il lancio di “attacchi di guerriglia” e “campagne di assassinii”all”interno della Siria per rovesciare il governo di Assad.

 

 

Fonte: http://www.prisonplanet.com/stratfor-emails-us-government-contractor-was-involved-in-gaddafi-killing-now-aiding-syrian-regime-change.html.

Traduzione per Megachip a cura di Martina Zoppini.



 

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