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'Dobbiamo aspettarci un''escalation della crisi siriana?'

'Dobbiamo aspettarci un''escalation della crisi siriana?'
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24 Giugno 2012 - 13.44


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turchia-siria-crisidi Gianandrea Gaiani – www.ilsole24ore.com

Molti dettagli circa l”abbattimento del caccia turco F-4 nello spazio aereo siriano non sono ancora stati chiariti. Incerta la sorte dei due uomini d”equipaggio, probabilmente paracadutatisi in mare, e silenzio totale sulla natura della missione effettuata da almeno due cacciabombardieri turchi poiché i velivoli militari si muovono sempre in coppia.

Certo l”equipaggio del secondo Phantom potrebbe rivelare molte informazioni utili e di certo ben diverse dalle improbabili dichiarazioni rilasciate dal presidente turco, Abdullah Gül, secondo il quale il jet potrebbe aver violato lo spazio aereo siriano a causa dell”alta velocità.

“E” routine per i caccia alcune volte passare avanti e indietro i confini nazionali” ha affermato Gül, citato dall”agenzia d”informazione Anadolu. “Non si tratta di azioni malintenzionate ma sono incontrollabili a causa dell”alta velocità dei jet”. In realtà da quanto si è appreso i jet volavano ad elevata velocità e a quota molto bassa, quella necessaria a spingersi in territorio “nemico” cercando di non farsi individuare dai radar.

Forse una missione per “testare” le difese aeree siriane anche se ambienti vicini all”aeronautica militare turca hanno rivelato che il jet abbattuto era un RF-4E, versione da ricognizione del Phantom decollato dalla base di Ehrac.

Non si può quindi escludere che la sua missione fosse proprio quella di scoprire la dislocazione delle truppe siriane nel nord del Paese per girare le informazioni agli insorti siriani che in Turchia non hanno solo le basi ma anche i centri di arrivo delle armi fornite da Stati Uniti (tramite gli uomini della CIA segnalati recentemente dal «New York Times») e Paesi arabi.

Armi per i ribelli arriverebbero anche da Israele, probabilmente attraverso il confine libanese, poiché fonti siriane hanno riferito all”Ansa che i miliziani a Homs hanno ricevuto missili israeliani di ultima generazione utili ””contro i carri armati T-72”” in dotazione all”esercito siriano.

L”abbattimento del jet turco si presta però anche a letture differenti. Ankara potrebbe aver cercato il “casus belli” poiché già in passato aveva lamentato tiri di artiglieria siriana sul suo territorio e minacciato di coinvolgere la Nato. Opzione ventilata nelle ultime ore anche da fonti governative turche che non hanno escluso di coinvolgere gli alleati sulla base del principio che considera l”attacco contro un qualsiasi Stato membro alla stregua di un attacco contro tutti gli altri, legittimando a un intervento.

Il premier turco, Recep Tayyp Erdogan, ha assicurato che “la Turchia annuncerà la propria posizione dopo che l”incidente sarà stato completamente chiarito, e compirà con determinazione tutti i passi necessari”. Un attacco della Nato contro la Siria, più volte escluso dal segretario generale Anders Fogh Rasmussen, potrebbe verificarsi spacciando la Turchia per vittima delle aggressioni siriane ?

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