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Vivi o morti non c'è più posto a Lampedusa

Voci perse voci migranti. Cosa aggiungere se è stata tolta ogni speranza?
[Doriana Goracci]

Vivi o morti non c'è più posto a Lampedusa
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3 Ottobre 2013 - 23.45


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di Doriana Goracci.

Migreranno
chissà dove quei 95 corpi recuperati (anche donne e quattro bambini)
per non  parlare dei 250 dispersi e di chi è approdato salvo: “Ci
sono corpi che galleggiano ovunque” dicono i soccorritori.

Un barcone
con 500 persone a bordo è  naufragato a circa mezzo miglio dall’isola
dei Conigli e ha preso fuoco, poi si è inabissato.   Sono 151 le persone
tratte in salvo, ma  centinaia mancano ancora all’appello. Tutti dicono
la loro, dal papa Francesco a coloro che siedono in Parlamento e
dovrebbero rappresentarci.

“I migranti tratti in salvo sono in gran parte profughi
provenienti da paesi dell’Africa sub sahariana, eritrei e somali
soprattutto. Partito presumibilmente dalle coste libiche, il barcone
sarebbe prima naufragato e poi andato in fiamme dopo che era stato dato
fuoco a una coperta, nel tentativo di attirare l’attenzione di un
peschereccio che transitava nei pressi. Le fiamme si sarebbero poi
propagate all’imbarcazione, incendiandola, a causa di una perdita di
carburante.”

“Siamo partiti due giorni fa dal porto libico di Misurata. Su
quel barcone eravamo in 500. Non riuscivamo nemmeno a muoverci. Durante
la traversata tre pescherecci ci hanno visto ma non ci hanno soccorso”
hanno raccontato alcuni superstiti del naufragio avvenuto stamani
davanti alle coste di Lampedusa.

Perchè ho messo questo titolo? Perchè leggo quanto ha dichiarato disperata Giusi Gicolini:
“Non sappiamo più  dove mettere i morti e i vivi…Sui morti  non è stato
ancora deciso nulla. Forse saranno portati via, d’intesa con la
magistratura”.  Al centro di accoglienza si trovano oltre 1350 persone.
Ne ospitava 770, se ne sono aggiunte 463 con il primo sbarco di oggi,
dovrà  accogliere anche i superstiti del naufragio.

Una delle donne  era stata data per morta e messa in banchina
insieme alle salme. “Solo dopo ci siamo accorti che era viva e aveva
ingerito nafta – dice Giuseppe Noto, direttore sanitario dell’Asp 6 -.
E’ stata rianimata e trasportata in ospedale”. Nell’elicottero che l’ha
trasportata a Palermo, c’è anche una donna incinta al settimo mese.

Voci
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 Voci perse voci migranti. Cosa aggiungere se è stata tolta ogni speranza?

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