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'L''ottimismo di chi fabbrica armi'

Il valore delle azioni dei produttori di armi USA: +27,7% negli ultimi 5 anni in confronto al +6,8% per il mercato nel suo complesso. Ecco gli ottimisti [Miguel Martinez]

'L''ottimismo di chi fabbrica armi'
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17 Settembre 2014 - 08.00


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di Miguel Martinez.

Grazie a Sam Stein di Huffington Post che ha spulciato Youtube, potete vedere qui quattro diversi presidenti degli Stati Uniti che annunciano il tradizionale bombardamento dell’Iraq. I riti più belli nascono così.

Un interessante dibattito tra il
ministro delle finanze israeliano, che dice che non bisogna aumentare le
spese militari, e il primo ministro Netanyahu che gli risponde:

“I miliardi investiti nei missili di intercettazione per la Cupola di Ferro hanno salvato l’economia israeliana nel corso dell’ultima campagna e hanno impedito il deflusso di investimenti esteri da Israele.”

Ricordiamo che la Cupola di ferro (Iron Dome) è un sistema che lancia un missile da 50.000 dollari
per intercettare un razzetto dal costo di 5-10 dollari, e viene pagato
dagli Stati Uniti (prima che qualche statunitense si lamenti, ricordiamo
che comunque agli Stati Uniti vanno anche i profitti).

Certamente, l’ISIS sta dando una mano
all’economia militare statunitense, la cui espansione è messa in
pericolo dalla prospettiva di un ritiro dall’Afghanistan.

“Guardiamo il
quadro del mondo in questo momento. Ci sono gli europei preoccupati per
quello che i russi stanno facendo nel loro cortile di casa; noi abbiamo
le mani piene in Iraq; ci sono gli israeliani con le mani piene nella
loro regione; e poi ci sono i cinesi contro i giapponesi nel Mar Cinese
Meridionale. Come investitore, con tanti conflitti regionali in giro per il mondo, almeno come sensazione, le cose non vanno male
“.

Ed è vero, se pensiamo che oggi sette delle dieci contee più ricche degli Stati Uniti
si trovano attorno a Washington DC, grazie quasi esclusivamente a
commesse private legate all’apparato militare e di “antiterrorismo”.

“Secondo un
recente studio della Morgan Stanley […], il valore delle azioni dei
principali produttori di armi degli Stati Uniti è salito del 27,699%
negli ultimi cinque anni in confronto al 6,777% per il mercato nel suo
complesso. Solo negli ultimi tre anni, Raytheon ha reso il 124%,
Northrup Grumman il 114% e Lockheed Martin 149% ai suoi investitori”.

Fonte: http://kelebeklerblog.com/2014/09/15/medio-oriente-nuovi-riti-e-la-rinascita-dellottimismo/.

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