Manipolare il pubblico con i bambini. Va in onda Tele Netanyahu | Megachip
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Manipolare il pubblico con i bambini. Va in onda Tele Netanyahu

In guerra lo sgomento è materia prima infinitamente manipolabile, più delle bombe materiali. La notizia dei bambini decapitati che occupa tutte le prime pagine diventa un 'osservato speciale'. E scopriamo una menzogna enorme [Pino Cabras]

Manipolare il pubblico con i bambini. Va in onda Tele Netanyahu
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11 Ottobre 2023 - 13.47


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di Pino Cabras.

Bambini decapitati? È il massimo dell’orrore, dello sgomento. E in guerra lo sgomento è una materia prima infinitamente manipolabile, ancora più delle bombe materiali. Dunque, la notizia dei bambini decapitati che oggi occupa tutte le prime pagine deve diventare un “osservato speciale”. Questo perché l’orrore sui bambini è anche la materia prima delle bugie di guerra. La falsa notizia dei soldati di Saddam che nel 1991 strappavano i neonati dalle incubatrici a Kuwait City, diffusa da una ragazza in lacrime in un’audizione parlamentare drammatica, fu una recita della figlia dell’ambasciatore del Kuwait negli USA. Le notizie sull’«ordine di Gheddafi di sparare ai bambini» nel 2011 e diffuse a tutta pagina dai giornaloni, dai TG e dai talk show, erano balle colossali che servivano a dare un’impronta sul pubblico per fargli digerire l’aggressione alla Libia.

Oggi l’unica fonte della notizia dei “bambini decapitati” è Nicole Zedeck, corrispondente del canale televisivo israeliano «i24 News». Si tratta nello specifico di una notizia riportata per sentito dire. Eppure è diventa subito, come per un unico ordine di scuderia, la notizia dominante di tutta la corrente principale dei media. In questi casi analizzare chi sia il soggetto emittente dovrebbe divenire parte stessa della deontologia giornalistica. Ad esempio, un’inchiesta del quotidiano israeliano «Haaretz» analizzò i legami stretti tra «i24 News» e l’entourage del clan Netanyahu. Le veline venivano spesso veicolate dagli uffici del premier, ben accolte da un’emittente che dà lavoro a decine di veterani delle forze armate. Le quali forze armate, per bocca del loro portavoce, non hanno peraltro dato conferma alla notizia (sarebbero altrimenti chiamate a fornire prove).

Agli eventuali buontemponi che volessero insinuare che queste considerazioni intendano negare che i guerriglieri di Hamas abbiano compiuto delle violenze dico: non ci provate. Siamo tutti consapevoli dell’atrocità della guerra e che le azioni dei suoi protagonisti regolarmente sorpassano quanto invece vorrebbe frenare il diritto bellico e il diritto internazionale in generale, comprese le azioni compiute da Hamas. Il punto che sottolineo è che l’uso di una notizia falsa molto particolare arriva a manipolare potentemente la narrazione degli eventi. L’uso delle immagini contribuisce a sviare profondamente la psiche degli spettatori. L’ANSA, per dirne una, fa – come tutti – un titolo sulla supposta strage dei bambini, ma in più lo accompagna con una foto di cadaveri chiusi in sacchi scuri di plastica: in questo caso non vittime di Hamas, ma guerriglieri uccisi di Hamas (come riscontrabile proprio nelle pagine dei giornali israeliani). Ma al nostro cervello arriva un messaggio che nessun discorso razionale può smentire con efficacia: quelli sono i bambini.

Guardando le aperture dei telegiornali, assistiamo a Tele Netanyahu. Tutto l’imprinting delle notizie si pone dal lato israeliano. Le notizie sul bombardamento a tappeto sui quartieri residenziali di Gaza (secondo la più bieca delle punizioni collettive vietate dal diritto internazionale) arrivano solo dopo e in modo reticente. Lì le immagini dei cadaveri dei bambini abbonderebbero (e sui canali Telegram è una galleria degli orrori), ma non passano. Anche i bombardamenti che vediamo sono nella versione più “estetica” ancorché terribile, simile a demolizioni controllate, mentre la prospettiva agghiacciante è invece quella che ci ha fornito su “X” lo stesso Netanyahu, che di suo non frena la sua dismisura: lì vediamo una specie di videogioco folle in cui una città viene schiacciata spietatamente come un formicaio. Netanyahu da solo basterebbe a spiegare la follia della guerra e a farla ripudiare da miliardi di esseri umani. Ma ci pensano i tanti impiegati di Tele Netanyahu nel mondo a rivestirlo di una patina gandhiana.

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