The good society: definire e misurare il benessere tra complessità e limite | Megachip
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The good society: definire e misurare il benessere tra complessità e limite

The good society: definire e misurare il benessere tra complessità e limite
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30 Gennaio 2011 - 13.42


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buonasocietaInseriamo ora nell”ambito del dibattito su “decrescita e transizione” che il nostro sito sta stimolando con contributi di varia natura e provenienza – specie nella sezione di articoli scherzosamente denominata Kill PIL – un nuovo testo, redatto da Filomena Maggino dell”Università di Firenze, che costituisce di per sé un forte condensato di ricerche e studi di notevole profondità (tanto da offrirci gli strumenti per poter affermare che la famosa Commissione Stiglitz “ha scoperto l”acqua calda”…). Il testo è volutamente schematico e cerca di presentare sinotticamente una visione molteplice e completa degli approcci relativi alla definizione di “buona società“. Qualunque proposta politica seria ha (deve avere) in mente un”idea di “buona società” verso cui tendere e che vuol promuovere con le azioni concrete.

Quel che potrete leggere una volta cliccato il link qui sotto consiste in una vera e propria mappa concettuale per orientarvi e definire sia gli obiettivi sia gli strumenti politici che vi occorrono per costruire una solida alternativa all”esistente. Una sorta di cruscotto delle idee che intende escludere i presupposti traballanti, “dilettantistici”, unidirezionali.

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Per scaricare l”articolo di Filomena Maggino,
clicca qui: http://www.scribd.com/doc/47810879/Good-Society.

OPPURE CLICCA QUI: http://www.esnips.com/doc/8754663a-6416-47b9-8490-067e1a3ea95d/Good-society2-senza.

 

 

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