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Togliere il pane di bocca ai nostri figli, per restituire un debito che è già stato ripagato. Non dobbiamo nulla a nessuno, a ben pensarci.
di Debora Billi – www.crisis.blogosfere.it
Scusate la lunga assenza. Torno, e scopro subito questo bel conticino sul sito finanziario cobraf. Molto interessante: dati alla mano (e gli ultimi disponibili risalgono al 2007) dimostra che l”Italia ha già ampiamente pagato il proprio debito. Così spiega GZ:
Ho finalmente trovato i numeri e uno studio che mostra che nel caso dell”Italia il debito pubblico attuale di circa 1.950 miliardi (2011) è pari alla somma cumulata di tutti gli interessi, cioè il debito è dovuto agli interessi, il problema del debito è solo che da 30 anni ci si pagano sopra interessi reali pazzeschi.
La tabella si ferma al 2007 con un valore del debito pubblico totale di 1.663.353 e un valore totale degli interessi pagati dal 1990 al 2007 di 1.605.543. Le due cifre sono identiche nel 2007 e se aggiorni i dati vedi che pagando circa 50 miliardi l”anno di interessi (ma quest”anno saranno 70 miliardi di euro) il totale del debito pubblico, che è di circa 1.950 miliardi di euro è esattamente pari agli interessi pagati.
Qualcuno potrà obiettare che è ovvio che su un debito si paghino interessi. Ma io immagino di andare a chiedere un mutuo decennale per 100 mila euro, con una rata di 1000 euro al mese, e interessi pari a 12 mila euro l”anno. Al termine dei dieci anni, avrò logicamente tutti interi i 100 mila euro ancora da restituire. Qualcun altro obieetterà “Ehh, ma 12 mila euro di interessi l”anno non è possibile, sarebbe una rapina!”
Infatti, con gli interessi sul debito pubblico italiano pare che sia proprio questo il punto. Continuando così non lo ripagheremo mai, anche se fra altri vent”anni avremo già restituito il doppio.
Ancora convinti che è giusto togliere il pane di bocca ai nostri figli, perché “I debiti si pagano”?
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Grafico: Cobraf (cliccare per ingrandire)
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 Fonte: http://crisis.blogosfere.it/2012/04/debito-pubblico-italia-labbiamo-gia-pagato-conti-alla-mano.html.
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