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di Pail Craig Roberts.
Tradotto da ComeDonChisciotte.org.
La nuova pericolosissima tendenza è il successo della manipolazione dei
mercati finanziari da parte della Federal Reserve, di altre banche
centrali, delle banche private, e del Tesoro degli Stati Uniti. La
Federal Reserve ha ridotto i tassi di interesse reali sui titoli
obbligazionari governativi USA, portandoli prima a zero e poi
spingendo i tassi di interesse reali in campo negativo.
Oggi il governo ti fa pagare se vuoi godere del privilegio di acquistare i suoi titoli obbligazionari!
La
gente è disposta a pagare per mettere il propri soldi nei titoli di
debito del Tesoro, perché non si fida delle banche e sa che il governo
può stampare quanti soldi vuole, per pagare le obbligazioni. Così oggi
chi investe nelle obbligazioni del Tesoro deve pagare una tassa per
garantire di recuperare almeno il valore nominale facciale (meno la
tassa pagata) dei suoi investimenti in titoli di debito governativi.
La tassa che si deve pagare è un premio, che fa arrivare il costo del
titolo di debito a qualcosa che è più alto del valore nominale che viene
pagato, accettando di sottoscrivere un tasso di rendimento negativo,
che comunque è inferiore al tasso di inflazione reale.
Pensateci
per un minuto. Facciamo finta che gli Stati Uniti stiano vivendo una
ripresa economica. Normalmente quando l”attività economica è in ripresa
anche i tassi di interesse aumentano, per il fatto che sia i consumatori
che gli investitori chiedono più credito. Ma non accade questo in questo “frangente”.
Normalmente una ripresa economica produce l”aumento dei consumi,
l”aumento dei profitti, e maggiori investimenti. Ma quello che stiamo
vivendo è una spesa dei consumatori sempre piatta, anzi in declino,
perché il lavoro viene delocalizzato e i negozi al dettaglio stanno
chiudendo, così i profitti arrivano solo dalla riduzione dei costi del
lavoro e dalla mobilità del personale.
Il mercato azionario tiene, perché le stesse multinazionali sono i maggiori compratori di azioni. Il Buying-Back delle proprie azioni serve per sostenere e per far aumentare il prezzo delle azioni, consentendo così ai papaveri e al CdA
delle stesse imprese di vendere le loro azioni o incassare in contanti
le loro opzioni a un prezzo più alto. Il denaro che il Quantitative
Easing ha dato alle mega -banche ampio spazio per speculare sulle
azioni, spingendo così i prezzi al rialzo, nonostante l”assenza di
questi fondamenti, che dovrebbero sostenere un rialzo del mercato
azionario.
In altre parole, in America oggi non ci sono mercati
finanziari liberi. I mercati sono truccati dal Q.E. della Federal
Reserve, dalla manipolazione dei prezzi dell”oro, dal Plunge Protection Team e dall” Exchange Stabilization Fund del Tesoro, oltre che dalle grandi banche private.
Sembrerebbe che per il QE sia finita, ma non è così. La Fed ha
intenzione di mettere da parte tutti gli interessi da pagare e
ricominciare a prendere soldi dal suo portafoglio di obbligazioni pieno
di 4.500 miliardi di dollari per comprare altri prestiti obbligazionari,
e anche le banche hanno intenzione di riempire i loro buchi utilizzando
2.600 miliardi di dollari del denaro – depositato presso la Fed (per
legge) – per acquistare titoli. Il QE si è trasformato, ma non è finito.
Lo stesso denaro che la Fed ha pagato alle banche per le obbligazioni
ora sarà utilizzato dalle stesse banche per sostenere il prezzo delle
obbligazioni, acquistandole.
Normalmente, quando si creano enormi quantità di debito e di denaro la moneta crolla, ma il dollaro invece si è rafforzato.
Il dollaro prende forza da tutta quell”impalcatura che sostiene il
prezzo dell”oro nel mercato dei futures. Gli agenti della Federal
Reserve e le banche dei lingotti, stampano contratti futures di carta
che rappresentano molte tonnellate di oro (fittizio) e le scaricano sul
mercato nei periodi in cui la negoziazione è debole o inesistente.
Questo spinge verso il basso il prezzo dell”oro, nonostante che la
domanda per il metallo fisico sia in aumento. Questa manipolazione viene
fatta per contrastare l”effetto dell”espansione della moneta e del
debito sul valore di scambio del dollaro. Una quotazione dell”oro in
dollari che scende, fa si che il dollaro sembri forte.
Il dollaro appare forte a causa della monetizzazione del debito
effettuata dalla Banca del Giappone e dalla Banca Centrale Europea. Il
programma di QE della Banca del Giappone è ancora più grande di quello
della FED. Anche la Svizzera fa gli impicci con il prezzo del franco
svizzero. Così visto che tutte le valute si stanno gonfiando, il dollaro
non perde valore nel cambio.
Considerando che il Giappone è un
vassallo di Washington, non è escluso che una parte dei soldi che
vengono stampati dalla Banca del Giappone possano servire ad acquistare
dei titoli del Tesoro USA, sostituendosi in questo modo al ruolo di
compratore che, altrimenti, avrebbe dovuto sostenere la FED per mezzo
del programma QE – USA.
Anche le grandi banche private, sia americane che inglesi, stanno
manipolando i mercati senza sosta. Ricordiamoci dello scandalo delle
banche sul tasso LIBOR (London Interbank Borrowing Rate) e sul prezzo
dell”oro in apertura alla borsa di Londra. Ora abbiamo beccato le banche che
stanno facendo gli stessi impicci sui mercati valutari, presentando
degli algoritmi sviluppati solo per manipolare i mercati dei cambi
esteri.
Quando le banche vengano prese con le mani nel sacco, evitano qualsiasi accusa perché pagano subito qualsiasi multa. Provatevi VOI a fare la stessa cosa.
Persino il governo manipola le statistiche economiche per dipingere
un quadro economico roseo e per sostenere la fiducia nell”economia. La
crescita del PIL viene gonfiata sottovalutando i dati dell”inflazione.
L”alta disoccupazione è nascosta sotto il tappeto, non includendo tra i
disoccupati, tutti quei lavoratori scoraggiati, che ormai hanno smesso
di cercare lavoro. Ci è stato detto ci stiamo godendo una ripresa economica
e che cӏ stato un miglioramento del mercato immobiliare. Eppure i
fatti sono fatti e quasi la metà degli americani che hanno 25 anni sono
stati costretti a tornare a vivere con i genitori, e
anche il 30% di quelli che di anni ne hanno 30, sono tornati a casa di
mamma. Dal 2006 il tasso di americani di 30 anni che possiedono una casa
è crollato.
L”abrogazione della legge Glass-Steagall, durante il regime
Clinton ha permesso alle grandi banche di cominciare a giocare,
scommettendo con i soldi dei loro clienti. La legge Dodd-Frank ha cercato di bloccare qualcuna di queste banche, richiedendo che almeno quelle banche che si erano trasformate in case da gioco d”azzardo-casinò,
lo facessero solo per mezzo di società controllate, che non avessero
accesso ai depositi dei clienti delle stesse banche. Se le banche si
mettono a giocare con i soldi dei loro correntisti, le eventuali perdite
(delle banche) sono coperte dalla FDIC,
e in caso di fallimento (di una banca), le disposizioni del bail -in
potrebbero concedere alle banche l”accesso ai fondi dei loro
depositanti. Con le banche che godono della protezione del
“troppo-grandi-per-fallire”, anche se la Dodd -Frank fosse riuscita a
proteggere i depositanti, non si capisce quando o come il fallimento di una società -controllata-da-una-banca potrebbe far venire giù tutta la banca.
Il modo di fare eccessivamente disinvolto con cui si muovono oggi le banche è rischioso. Perché si dovrebbe giocare con denaro proprio, se si può giocare con i soldi degli altri
(dei depositanti) ? Le banche del gruppo della Citigroup hanno fatto
fortissime pressioni per ribaltare le disposizioni della Dodd-Frank –
che non consente di mettere le mani sui soldi dei depositanti, quando
servono come paracadute per determinati tipi di strumenti finanziari
ingiustificatamente rischiosi – incontrando l”opposizione della sola
Senatrice Elizabeth Warren e di pochi altri. La sen. Warren sostiene che la Citigroup controlli il Tesoro USA e la Federal Reserve.
Il continuo calo del prezzo del petrolio fa sorgere qualche
preoccupazione sui pericoli a cui vanno soggetti i derivati del
petrolio. La Citigroup ha fatto scrivere una disposizione nel disegno di
legge omnibus sugli stanziamenti che sposta la responsabilità per i
credit default swap della Citigroup sulle spalle dei suoi depositanti e su quelle dei contribuenti.
Sono passati solo sei anni da quando furono erogati alla Citigroup
mezzo trilione di dollari. La Citigroup è tornata alla carica e chiede
di più, mentre nulla viene fatto per tutelare il popolo americano dalle
pene che la Citigroup e tutti gli altri gangster finanziari stanno
continuando a provocare.
Quello che oggi stiamo vivendo non è una ripetizione del passato.
L”abilità , o meglio, l”audacia del governo USA nel manipolare i
principali mercati finanziari è qualcosa di nuovo. È possibile che
questa nuova moda possa continuare? Il governo dovrebbe essere in mano a
gente che propone leggi che si oppongano alla manipolazione dei
mercati, ma è lo stesso governo a manipolare i mercati.
I governi e gli economisti baciano la mano ai padrini del libero mercato. Per questo i mercati sono imbrigliati, non sono liberi.
Per quanto tempo le azioni potranno restare allo stesso livello in
un”economia senza futuro o in declino? Per quanto tempo le obbligazioni
potranno continuare a pagare degli interessi realmente negativi, quando
il debito e le monete sono al rialzo?
Per quanto tempo potranno essere manipolati al ribasso i prezzi dei
lingotti, se nel mondo la domanda d”oro continua ad essere superiore
alla produzione annuale?
Per quanto tempo ancora i governi e le banche potranno imbrogliare i mercati?
La manipolazione è una cosa dannosa. Le manipolazioni servono a far
gonfiare le bolle dell”economia e le manipolazioni ormai vengono usate
da Washington come dei veri e propri atti di guerra, oggi spingendo al ribasso il valore del cambio del rublo russo.
Se ogni volta che il mercato azionario prova a correggere e a
re-indirizzare i mercati verso la reale situazione economica, la Plunge
Protection Team o qualche altro “ente di stabilizzazione” governativo
blocca la correzione con l”acquisto di futures della S & P, e i
valori irreali del mercato vengono perpetuati.
Il prezzo dell”oro non è determinato nel mercato fisico, ma sul
mercato dei futures, dove i contratti vengono chiariti in contanti. Ogni
volta che la domanda di oro spinge al rialzo i prezzi, la Federal
Reserve o gli agenti delle sue banche di lingotti, buttano delle
quantità massicce di contratti scoperti sul mercato dei futures e questi
spingono al ribasso il prezzo dell”oro, il risultato è che così facendo
sovvenzionano gli acquisti d”oro che fanno Russia, Cina e India. Il
basso prezzo dell”oro è artificiale, come è artificiale anche il valore
del dollaro americano.
Le manipolazioni fatte dalla Federal Reserve sul mercato
obbligazionario hanno spinto i prezzi tanto in alto che chi compra può
ricavare dal suo investimento solo una rendita pari a zero o negativa.
Al momento attuale la paura per l”insicurezza nel depositare i propri
soldi in banca, rende le persone disposte a pagare una tassa pur di
mettersi sotto il cappello protettivo del governo, che può stampare
denaro, per rimborsare le proprie obbligazioni. Una serie di eventi
potrebbero mettere fine a questo stato di tolleranza per questi tassi di
interesse reali a ZERO o negativi. E” stata la politica della Federal
Reserve a far arrivare il mercato obbligazionario tanto vicino al
collasso.
Il governo degli Stati Uniti – forse addirittura
sorpreso dalla facilità con cui tutti i mercati finanziari possono
essere truccati – adesso sta truccando, o permettendo di truccare i
grandi hedge fund e forse lo sta facendo anche George Soros, per far
scendere il valore di scambio del rublo russo con una massiccia vendita
allo scoperto sul mercato delle valute. Il 15 dicembre, il rublo ha
subito un attacco per cui ha perso il 19%.
Dato che non c”è nessun motivo economico per cui il prezzo dell”oro
possa diminuire nel mercato dei futures, se la domanda di oro fisico è
in aumento, non cӏ nessuna ragione economica per cui il rublo,
improvvisamente, debba perdere gran parte del suo valore nel cambio. A
differenza degli Stati Uniti, che, al contrario della Russia, hanno un
enorme deficit commerciale, la Russia invece ha un surplus commerciale.
Diversamente dall”economia americana, l”economia russa non si è spostata
offshore, anzi ha appena chiuso grandi accordi energetici e commerciali
con Cina, Turchia e India.
Se fosse la forza dell”economia a determinare i risultati, sarebbe il dollaro a perdere valore nel cambio, non il rublo.
Le sanzioni economiche illegali che Washington ha decretato per la
Russia sembrano fare più male alle aziende energetiche di Europa e Stati
Uniti che non alla Russia. Quale sarà la portata dell”impatto sulla
Russia dell”attacco americano sul rublo non è chiaro, perché il crollo
del valore del rublo è artificiale.
Cӏ una differenza tra i fattori economici
che spingono gli investitori stranieri a ritirare i loro capitali da un
paese, causando così la perdita di valore di una moneta e la manipolazione
del valore di una moneta provocata da pesanti vendite allo scoperto sul
mercato valutario. Quest”ultima operazione può provocare anche gli
stessi effetti della prima, ma per la Russia il risultato può essere
positivo.
Nessun paese che dipenda da capitali stranieri è un paese sovrano.
Un paese dipendente da capitali stranieri – particolarmente se questi
capitali appartengono a nemici che cercano di sovvertire l”economia – è
soggetto a destabilizzazioni della propria valuta e a oscillazioni
economiche. La Russia dovrebbe autofinanziarsi. Se la Russia avesse
bisogno di capitali stranieri, dovrebbe rivolgersi ai suoi alleati in
Cina. La Cina ha tutto l”interesse che la Russia resti in una posizione
di forza, per poter esercitare, accanto alla Cina, la protezione
necessaria contro le aggressioni, sia economiche che militari, degli
USA.
L”attacco americano al rublo serve anche a insegnare ai
governi sovrani che non sono i paesi vassalli degli Stati Uniti, chi
sono i paesi su cui ricade il costo finale, solo per il fatto che hanno
accettato che gli scambi sui mercati valutari siano dominati dalla
valuta degli Stati Uniti. La Cina dovrebbe pensarci due volte prima di
consentire la piena convertibilità della sua moneta. Naturalmente, i
cinesi hanno un sacco di attività in dollari con cui difendere la
propria moneta dagli attacchi, e la vendita di parte di quelle attività e
l”uso del dollaro possono servire a sostenere lo yuan e anzi potrebbe
abbattere il valore di scambio del dollaro e i prezzi delle obbligazioni
USA, e provocare un rialzo dei tassi di interesse e dell”inflazione
USA. In conclusione, data la natura da gangster dei mercati finanziari,
in cui gli Stati Uniti sono il giocatore più pesante, un Paese che
consenta il libero scambio della propria moneta è un paese che si mette
nei guai.
Il più grande danno che è stato fatto all”economia russa non è stato
provocato dalle sanzioni o dall”attacco degli Stati Uniti sul rublo. Il
danno maggiore è stato provocato dagli economisti neoliberali della
stessa Russia.
L”economia neoliberista non è solamente
sbagliata, è una ideologia che favorisce solo l”imperialismo economico
USA. Nel seguire le prescrizioni neoliberiste, gli economisti russi
stanno sostenendo l”attacco di Washington all”economia russa.
A
quanto pare, Putin è stato sacrificato, insieme ai suoi nemici interni e
agli integrazionisti atlantisti, per la “globalizzazione del libero
commercio”. La globalizzazione distrugge la sovranità di tutti i paesi,
tranne quella del paese che detiene la valuta di riserva mondiale e che
controlla tutto il sistema.
Come ha dimostrato Michael Hudson, l”economia neoliberale è una
“economia spazzatura”. Ma è anche uno strumento dell”imperialismo
finanziario americano, e questo rende gli economisti neoliberali russi
uno strumento dell”imperialismo americano.
I paesi sovrani
restanti – quindi tutta l”Europa non è tra questi paesi – stanno
lentamente imparando che le istituzioni economiche occidentali sono solo
un inganno, per cui dare fiducia costituisce sempre una minaccia alla sovranità nazionale.
Washington intende sovvertire il governo russo per trasformare la
Russia in uno stato vassallo come la Germania, la Francia, il Giappone,
il Canada, l”Australia, il Regno Unito e l”Ucraina. Se lo scopo della
Russia è quello di sopravvivere, Putin deve proteggere il suo paese
dalle istituzioni economiche occidentali e dagli economisti che hanno
studiato in occidente.
E” troppo rischioso per gli Stati Uniti
occupare militarmente la Russia, al contrario Washington sta usando la
sua unica relazione simbiotica con le istituzioni finanziarie
occidentali per attaccare una Russia incauta che scioccamente si è aperta alle predazioni finanziarie dell”Occidente.
Nota: L”ultimo numero del “Gerald Celente’s Trends Journal”
indica la “financial market manipulation” come uno dei Top Trend per il
2015
Dr. Paul Craig Roberts è economista,
commentatore ed ex-Assistant Secretary of the U.S. Treasury for Economic
Policy ed editore associato del the Wall Street Journal. Ha scritto su
Business Week, Scripps Howard News Service, e Creators Syndicate. Ha
parecchi incarichi universitari e i suoi scritti su internet attraggono
lettori da tutto il mondo. I suoi ultimi libri sono The Failure of Laissez Faire Capitalism and Economic Dissolution of the West e How America Was Lost.
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l”autore della traduzione Bosque Primario.
Tratto da: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14397.
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