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'Quando 20 anni fa si diceva ''liberiamoci dalla Lira'''

'Un video d''epoca: Andreatta nel 1995 spiega perchè liberarsi della lira e affidare la moneta a qualcuno ''a duemila km dal parlamento italiano''. Analisi di un disastro.'

'Quando 20 anni fa si diceva ''liberiamoci dalla Lira'''
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4 Agosto 2015 - 13.56


ATF

da Monetazione.it.

Beniamino Andreatta (1928-2007) spiegava qui (nel 1995) perchè bisognava liberarsi della Lira e affidare la politica monetaria a qualcuno “a duemila km dal parlamento italiano” cioè a Francoforte:

Il discorso di Andreatta è lineare, semplice che lo capisce anche la
casalinga e ha una sua logica che convince. E” sostanzialmente quello a
cui aderiscono ancora oggi la maggioranza dei professori di economia
italiani, da Monti a Draghi (che una volta era professore) a Gianpaolo
Galli, a Rainer Masera, a Riccardo Puglisi, a Tommaso Monacelli a
Michele Boldrin, Alberto Bisin, Salvatore Brusco…

Il succo del
discorso è che la Lira è una moneta soggetta a svalutazione e inflazione
e quindi che comporta un costo del denaro molto elevato, perchè appunto
chi presta soldi in lire sa che poi queste si svaluteranno e quindi
chiede tassi di interesse alti.  

Andreatta
dice che liberandosi della Lira i tassi di interesse si ridurranno del
4% e questo costo del denaro più basso consentirà più spesa e
investimenti

Ora che sono passati venti anni è più facile
vedere l”errore di Andreatta
.
Nel 1995 i tassi di interesse erano in
effetti alti sui BTP e gli interessi sul debito pubblico si mangiavano
il 10% del PIL e il 18% della spesa pubblica. Ma questi alti tassi
venivano pagati per il 90% a famiglie (e imprese) italiane. Con l”Euro
la maggioranza degli interessi sono andati a investitori esteri (che
sono arrivati a detenere la maggioranza dei BTP). Oggi la maggioranza
dei titoli di stato sono in mano a banche, banche centrali e investitori
esteri, per cui…

E gli italiani che avevano BTP nel 1995 dove
hanno messo i soldi? In maggioranza negli immobili che sono raddoppiati
di prezzo in termini reali da allora.

Semplificando un poco,
prima dell”Euro, una casa costava 200 milioni di lire e i BTP pagavano
un 10%, per cui le famiglie incassavano queste cedole e quando
compravano casa avevano i soldi anche senza fare mutui all”80%. Con
l”Euro le famiglie hanno venduto i BTP e comprato case che costavano
200mila euro (il doppio) facendo mutui all”80%, case che poi si sono
deprezzate e su cui pagano ora sopra l”IMU.

Prendiamo due grafici, quello dell”inflazione e del debito delle famiglie e imprese. 

Con l”Euro il debito delle famiglie e imprese è aumentato di più del
100%, da 900 a 2.000 miliardi e come si sa il grosso dell”aumento è
stato dovuto ai mutui per la casa. Tenendo conto dell”inflazione annuale
il debito privato in percentuale del PIL è aumentato dall”90% circa al 130% circa
del PIL. Questo è successo in praticamente tutti i paesi europei, dalla
Finlandia alla Spagna, dalla Grecia all”Irlanda alla Francia (unica
eccezione la Germania)

Dal 1995, quando Andreatta parlava di
liberarsi della Lira, l”inflazione è scesa da 6-7% al 2-3% negli anni
dell”Euro, quindi di un 3-4% (quasi come prevedeva Andreatta). Poi però
l”inflazione è scesa anche sotto zero e ora è circa uno 0%. I tassi sui
Bot sono sprofondati allo 0% e quelli sui Btp all”1,8%, ma il motivo
però non è solo l”Euro, anche e soprattutto il fatto che ora la Banca
Centrale Europea e Bankitalia STANNO STAMPANDO MONETA PER COMPRARE BTP.
Cioè stanno ora facendo esattamente quello che Andreatta diceva era la
disgrazia della Lira e che non sarebbe mai successo con l”Euro. Se la
Banca Centrale non stampasse moneta per comprare debito il costo del BTP
non sarebbe meno del 2%, ma probabilmente il 4 o 5% perchè
incorporerebbe il rischio di default

Come mai? Perchè con l”Euro
la produzione industriale è crollata in cinque anni del -25% e la spesa
per consumi del -9% e così il PIL reale.

Il motivo del crollo
della produzione, del reddito e del PIL è che da quando è stato lanciato
il progetto dell”Euro, intorno al 1994-1995, la tassazione è diventata
sempre più soffocante e ha costretto famiglie e imprese a indebitarsi.
La tassazione è stata aumentata costantemente dai governi Amato, Ciampi,
Dini e poi Prodi e anche Berlusconi per finire con Monti per rientrare
nei parametri dell”Euro e poi per rassicurare gli investitori che il
debito pubblico in Euro sarebbe stato ripagato

Le cose sono
andate in senso quasi opposto a quello che prevedeva Andreatta.
Innanzitutto nel suo discorso non menzionava il costo REALE DEL DENARO
cioè il tasso di interesse meno l”inflazione. Nel 1995 il costo reale
era sul 4% perchè appunto i tassi di interesse erano alti (intorno al
10%), ma anche l”inflazione era alta (intorno al 6%). Oggi questo costo
del denaro non è quasi cambiato, per lo stato ad esempio il costo medio
del debito è il 3,8%, ma l”inflazione è zero, quindi il costo reale è
sempre intorno al 4%.

Che il costo del denaro sia sceso con
l”Euro è un illusione
, perchè se l”inflazione va da 6% a 0% ovviamente
il costo reale non cala. Intanto però come si è visto si è accumulato
molto più debito in percentuale del reddito, perchè senza crescita e
senza inflazione il reddito o prodotto nazionale in Euro è sempre lo
stesso ormai da 10 anni. Il debito però ha un costo annuale reale
appunto del 4% anche adesso che lo fa salire come percentuale del
reddito. Per cui il risultato finale è che il peso reale del debito
rispetto al reddito aumenta ora sempre.

Al tempo in cui parlava
Andreatta (1995) il peso reale del debito non aumentava, perchè sia il
reddito reale che l”inflazione aumentavano, il PIL nominale dell”Italia
aumentava in media negli anni ”90 dell”8-10% l”anno, in cui per 3/4 era
effetto dell”inflazione, ma questo impediva al debito di aumentare in
proporzione.

Il discorso di Andreatta è errato essenzialmente
perchè per lui è come se il Debito e le Banche non esistano e la moneta
la crei lo stato quando spende troppo. In realtà, con l”Euro si vieta
allo stato di creare moneta tramite i deficit per cui le banche creano
quasi tutto il denaro sotto forma di debito.

Con Andreatta (e gli
altri come lui) si è impedito allo Stato di fare deficit finanziati con
moneta, qualcosa che è stata implementato in Italia in due stadi, prima
nel 1981 vietando a Bankitalia di comprare debito e poi appunto con il
Trattato di Maastricht. Questo è il principio base dell”Euro, ma
significa che devi anche aumentare le tasse per pagare gli interessi sul
debito in Euro e in secondo luogo che tutto il denaro lo creano le
banche come debito. Questo fa aumentare il peso del debito, rallenta
l”economia, crea anche deflazione, aumenta ancora il peso del debito,
aumenta il rischio di default e poi inevitabilmente devi anche aumentare
le tasse con l”austerità per garantire dal rischio di default.

Con
l”Euro si è creato un meccanismo in cui il debito privato aumenta fino
al punto in cui si ha una crisi, le banche hanno perdite e riducono il
credito, l”economia si ferma, l”inflazione si azzera, aumenta il peso
reale del debito, aumenta il rischio di default, si impone
l”austerità…. E questo circolo vizioso di aumento del peso reale del
debito, aumento di tassazione, deflazione e crisi non si ferma più.


Ora, nell”ultimo anno qualcosa è effettivamente migliorato, ma perchè ?
Perchè la Banca Centrale Europea e Bankitalia stanno stampando moneta
per comprare debito, riducendone sia il costo che l”ammontare. Cioè
stanno facendo ora nel 2015, quello che Andreatta nel 1995 diceva era il
male dell”Italia e per evitare il quale ci si doveva liberare della
Lira.

La conclusione è che abbiamo perso 20 anni e
subito una crisi devastante perchè si è cercato di impedire che lo stato
facesse quello che deve fare
, cioè creare moneta in quantità
sufficiente
perchè l”economia funzioni.

Fonte: http://www.monetazione.it/forum/coolpost.php?topic_id=5067&reply_id=123595738.

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