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Panico finanziario, che succede?

Qualcuno sta pilotando lo sgonfiamento della bolla perenne nella quale vive l’economia finanziaria da anni se non da decenni. [Pier Luigi Fagan]

Panico finanziario, che succede?
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24 Agosto 2015 - 10.36


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di Pier Luigi Fagan.

Panico
finanziario: che succede? Succede che come spesso accade in Agosto, qualcuno
sta pilotando lo sgonfiamento della bolla perenne nella quale vive l’economia
finanziaria da anni se non da decenni. La bolla è fatta di tutta la liquidità
emessa a prescindere i valori concreti dell’economia reale. La liquidità è
ormai erogata di default per simulare improbabile crescita che in realtà o non
c’è o è ben inferiore. Tale liquidità non ha alcun valore concreto per cui,
quando l’invaso trabocca, qualcuno deve togliere il tappo al fondo per farla
defluire di modo che si possa ricominciare daccapo, un’altra volta. Il segreto
è uscire quando il catino è troppo pieno, aspettare e rientrare quando inizia
un nuovo ciclo di riempimento.

I
toglitori di tappo agiscono per lo più durante i periodi in cui il grosso degli
investitori minuti sono assenti, Agosto è in genere il mese preferito. Quando i
volumi degli scambi sono inferiori, un’azione concertata tra i principali
fondi, pesa il necessario per dare il segnale forte di vendere.

Quando
si inizia a vendere oltre una certa soglia, vien giù tutto per conto suo.

L’operazione
non è del tutto arbitraria, ci si collega a qualche segnale concreto. Shanghai
è già da un po’ sotto pressione, i cinesi hanno abbassato i tassi e quello è
stato il segnale per il rompete le righe. Il tutto, oltretutto, andava fatto
prima che Fed pensasse di alzare i tassi, cosa che certo, ora, non potrà fare.

Chi
vince? Chi è uscito un mese fa provocando i primi meno di Shanghai e rientrerà
tra un po’ beneficiando ancora di denaro a basso costo.

Chi
perde? Tutti gli altri.

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