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Interrotta la protesta sulla diga Jato

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19 Gennaio 2010 - 22.34


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maniaci-pino-web12di Lorenzo Baldo – 19 gennaio 2010
Valle dello Jato (PA).
Alcune ore fa è stata interrotta dai carabinieri e dalla polizia la protesta di Pino Maniaci e di Salvo Vitale che questa mattina si erano incatenati nei pressi delle pompe di sollevamento della Diga Jato dopo aver interrotto l”erogazione dell”acqua a Palermo e dintorni.

Il gesto era stato compiuto per denunciare la mala gestione del sistema di irrigazione nella valle dello Jato e la mancata assunzione di 13 lavoratori da parte del Consorzio di Bonifica Palermo 2.
Ai numerosi giornalisti presenti alla protesta Maniaci ha ricordato che le condutture “sono realizzate in cemento-amianto, non è stata fatta alcuna opera di manutenzione e l”inesperienza dei nuovi gestori ha danneggiato i contadini: alcuni alberi di pesco, per esempio sono stati tagliati alla radici”. “Da quando la gestione della diga voluta dal , Danilo Dolci, per consentire lo sviluppo economico della zona e sottrarre il controllo delle risorse idriche alla mafia – ha sottolineato Maniaci – è passata dalla cooperativa di contadini che l”aveva ideata al consorzio di bonifica locale, l”irrigazione delle terre è carente e inadeguata”.
Accanto al combattente giornalista, già minacciato pesantemente dalla mafia, anche il compagno di mille battaglie di Peppino Impastato, Salvo Vitale, nonché stretto collaboratore di Telejato. “Tanti, troppi gli agricoltori che hanno perso il raccolto e le famiglie che hanno dovuto rinunciare alla propria fonte di sostentamento – ha ribadito Vitale – si preferisce fornire la città di Palermo e l”aeroporto di Punta Raisi e non i piccoli centri come Balestrate, Partinico, Terrasini e Trappeto”.
L”azione di protesta ha ricevuto la solidarietà del sindaco di Trappeto (PA) e di diversi amministratori comunali locali. Assente la politica partinicese. La contestazione è terminata quando l”accesso è stato liberato da alcuni operai del consorzio di bonifica Palermo 2, che hanno tagliando le catene con una cesoia alle quali Maniaci e Vitale si erano attaccati. Immediata è scattata la denuncia penale nei confronti di Pino Maniaci e Salvo Vitale per danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale.
Al momento Maniaci e Vitale si stanno recando a Palermo per partecipare a un tavolo di lavoro indetto dal dott. Richiusa, commissario del Consorzio di Bonifica Palermo 2.
La partita è più che mai aperta.

Tratto da: antimafiaduemila.com


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