Educazione ai media, chiave di volta per una immensa battaglia culturale | Megachip
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Educazione ai media, chiave di volta per una immensa battaglia culturale

Educazione ai media, chiave di volta per una immensa battaglia culturale
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16 Aprile 2010 - 14.09


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educazioneaimedia01Carissimo Giulietto Chiesa,

(non so se posso darti del tu, ma il rispetto per il tuo lavoro cӏ tutto)
sono una giovane sostenitrice del progetto Megachip Educazione ai media .
Lo scorso luglio mi sono presentata all”esame di maturità con una riflessione sulla comunicazione inserendo nella tesina le soluzioni per una nuova alfabetizzazione ai media proposte nel vostro sito.


Ero arrivata a conoscere Megachip attraverso la segnalazione del tuo sito da parte di un”amica, così ho deciso di portare all”attenzione della commissione d”esame non il solito excursus sui media, ma piuttosto cogliere l”occasione per proporre un” “alternativa” una risposta agli effetti collaterali dei mezzi di comunicazione di massa.

Avendo frequentato un liceo linguistico, analizzare i linguaggi attraverso i quali si declina la comunicazione è stata quasi una scelta naturale per me.

Sono partita dall”evoluzione della fruizione del sapere attraverso i mass media, per poi affrontare cause ed  effetti che hanno portato all”involuzione cui si è assistito nel passato( e nel presente).

Dall”importanza della scrittura per l”uomo, nata come bisogno di raccontarsi, sono giunta a citare l”odierno “Homo videns” di Sartori, scoperto attraverso un tuo articolo.

Una riflessione, la mia, influenzata senza dubbio dalla passività, dall”ignoranza che dilaga nella società in cui vivo.

Mi ero resa conto da tempo che da decenni il mezzo che più di altri “parlava” ai popoli fosse la tv, molto più di qualunque altro medium. Perché il suo linguaggio è più immediato e semplice da recepire e anche perché ad esempio il web  e l”editoria sono ancora un privilegio di pochi.

Quel che ho realizzato è che  la maggior parte delle persone che conosco considera la tv la sola fonte di conoscenza e informazione.

E i modelli e i linguaggi dalla Agenzia Stefani in qua possono, se non si è capaci di filtrarli, plagiare (e lo fanno) intere generazioni.

La tv come tutti gli altri mezzi di comunicazione può avere ed ha , perché lo verifico nel mondo che mi sta intorno, effetti disastrosi sull”opinione pubblica se essa non possiede  senso critico e capacità di lettura dei diversi messaggi che assorbe passivamente.

Soprattutto sui bambini e sui giovani come lo sono io.

Per questo ho sposato e sposo l”urgenza di questa alfabetizzazione  ai media, perché cit.: “Non potrà esservi democrazia in una società di individui analfabeti, come non vi era democrazia prima che gli individui sapessero leggere e scrivere”.

Nella mia tesina avevo focalizzato l”attenzione sulle problematiche del linguaggio tv, citando alcune riflessioni di N. Postman (da “Divertirsi da morire“),  P.P. Pasolini (nelle sue critiche alla tv) e G. Sartori (da “Homo Videns“) per poi giungere alla sintesi del tuo progetto, sponsorizzandolo in qualche modo.

In sede d”esame,ho ricevuto i complimenti della commissaria esterna di italiano e per una volta in cinque anni credo di essere stata io ad insegnare (o “comunicare”) qualcosa  a più di un docente, citando una soluzione al problema attraverso il tuo progetto.

Questo non perché escluda che il tuo impegno sia noto, ma a giudicare dalle espressioni di stupore che ho letto nei volti dell”intera commissione.

Nel mio futuro ho in mente di studiare “comunicazione” e credo che una spinta in questa direzione me l”abbiano data i contributi di Pasolini, Postman, Sartori e non ultimo il tuo/vostro.

Con immensa stima,

Beatrice Congiu

Cara Beatrice,

la tua lettera mi dà grande speranza. Che aggiungere?
Hai percepito in tutta la sua portata il più importante nodo della nostra epoca.
Tu , come scrivi, sei già detentrice della conoscenza necessaria per portare un contributo importante a questa, che è una battaglia vera e propria per il bene comune.
Megachip, e adesso “Alternativa”,  hanno avuto e hanno questo tema come pilastro fondamentale. Eppure devo dire che sono rimasto quasi completamente solo, negli ultimi tempi, a fare questo discorso, anche all”interno di Megachip. E invece vorrei riprenderlo in forze. Io non so dove tu vivi e cosa puoi, vuoi fare. Ma mi piacerebbe molto utilizzare per un progetto culturale, politico, sociale quello che sai fare.
Perchè non mi di una mano?
Grazie comunque e carissimi saluti
Giulietto

 

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