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Un personaggio del mainstream "di sinistra"

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23 Aprile 2011 - 19.20


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savian_oculumEgregio Giulietto Chiesa, sono Raffaele Ferrario. Le scrivo in merito alla morte “inutile” di Vittorio Arrigoni, inutile a lui, inutile a noi, utile agli israeliani sionisti. Venerdì 15 aprile su facebook avveniva ciò che di seguito riporto:
Ho postato questo mio testo sulla bacheca di Roberto Saviano:
Caro Roberto Saviano, rispondi pubblicamente a Vittorio Arrigoni; non è un ordine, non è un invito, è un imperativo categorico. Rispondi tu stesso, perché la morte è inevitabile, morire per niente inaccettabile!

In poco tempo ci sono stati alcuni commenti (ometterò i nomi per motivi di privacy che di facebook è un sinonimo:
“un imperativo? come ti permetti!!!!!!!”
“e che dovrebbe rispndere?????? cosa dovrebbe dire a te a me o a altri ??? é chi sei tu o io per ordinare qualcosa a Saviano???????? per farti contento???
Ma non lo sarete mai pechè le risposte le ha già date e voi continuate a non ascoltarle”
“Sembra la Gestapo …soltanto per alcune opinioni espresse…..la libertà di espressione garantita dalla COSTITUZIONE ITALIANA!!!!!!!!”

Due utenti hanno apprezzato col tasto mi piace il mio post e cinque hanno apprezzato i commenti. Dopodiché lo staff di Saviano ha eliminato il mio post dalla propria
bacheca.
La mia amarezza non sta nella cancellazione pressoché istantanea del post dalla bacheca di Saviano ma in quella che ritengo una scelta politica a priori del suo staff, cioè evitare di inasprire attraverso una morte eccellente ma inutile la possibile esplosione di un argomento che vede coinvolto, almeno sul piano intellettuale, Saviano, un po” distratto e un po” troppo intrappolato dal sistema mediatico che lo vede presenziare in ogni dove. Distrazione magari imbarazzante dopo la morte di Arrigoni.
Kant ha definito un imperativo come una proposizione che dichiara una certa azione (o inazione) essere necessaria. Questo ho inteso comunicare a Saviano: l”imperativo di una necessità. Per il resto capisco la paura, le posizioni da gestire, l”immagine da preservare, i sostenitori a spada tratta del ragazzo anti-camorrab (perché in fondo di un ragazzo si tratta). A mio avviso, senza pretesa alcuna, è un”occasione mancata perché l”indifferenza ha portato l”Italia nel fango sotto il quale riposa.
Cordialmente,
Raffaele Ferrario

Caro Ferrario,
chi cancella i post da un blog o una pagina di un social network ha qualche problema da risolvere con la sua coscienza. Ma quello che conta, in questa storia che lei mi ha raccontato, è la sua frase: “intrappolato dal sistema mediatico”. Il suo libro Gomorra l”ho letto con piacere e angoscia al tempo stesso. L”ho trovato rivelatore. Un ritratto purtroppo molto vero dell”Italia di oggi, non solo di Napoli. Poi, venuto il successo, Saviano è stato assorbito e travolto dal mainstream della sinistra. Adesso lo usano e lui si fa usare da una macchina tritasassi che ne sta facendo uno zombi. “Di sinistra”, ma di quella sinistra che appoggia Israele mentre massacra i palestinesi, di Gaza e non di Gaza. Una “sinistra” che applaude la guerra o la chiama umanitaria per evitare di pensare a cosa significa. Ovvio che quando si entra in una spirale del genere si cancellino i post scomodi. Peccato. E” – come lei dice – un ragazzo. Bisognerebbe che qualcuno gli spiegasse in quale parabola si trova. Farebbe ancora in tempo a uscirne. Dubito che lo farà.
Cordiali saluti

Giulietto Chiesa.

 

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