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Questione Putin. Vogliono demolire chi trattiene la guerra mondiale

'Un lettore scrive a Giulietto Chiesa su un tema che ritorna spesso: la natura del potere di Putin. La questione dell''integrità russa per salvarci dalla guerra'

Questione Putin. Vogliono demolire chi trattiene la guerra mondiale
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22 Settembre 2014 - 22.39


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Un
lettore scrive a Giulietto Chiesa su un tema che ritorna spesso: la
natura del potere di Putin. La questione dell”integrità russa per
salvarci dalla guerra

Estratti
della lettera di Giulio Quaranta:

Salve
signor Chiesa.

Sono
fortemente d”accordo con lei riguardo alle sue analisi sulla
geopolitica internazionale […] Condivido la sua analisi sulla
questione dell guerra in Ucraina e come lei sostengo l”attuale
politica estera della leadership russa, favorevole a un mondo
multipolare e non unipolare.

Non
condivido invece per niente la politica interna russa (capitalismo
oligarchico, forte classismo, paradiso dei ricchi che pagano meno
tasse come Gérard Depardieu, corruzione, mafia, conservatorismo
clericale di destra, regime semi-autoritario) ma so benissimo che
nella geopolitica internazionale tutto ciò deve passare in secondo
piano considerando l”attuale pericolo di una guerra mondiale. È
ovvio che se ci sono gravi ingiustizie in Russia, altrettanto gravi
ingiustizie le possiamo trovare anche negli USA, in cui è ancora in
vigore la pena di morte. Ma detto questo, Putin accusa l”attuale
governo di Kiev di essere un governo fascista […] ma nello stesso
tempo invita ai propri , persino al Cremlino, gran parte degli
esponenti dell”estrema destra europea (da Forza Nuova al British
National Party): esclusivamente i partiti neofascisti e neonazisti
europei, non altri partiti di schieramento politico diverso.

Io
non sono ossessionato dall”antifascismo, so bene che questi partiti
“neri-bruni”, sui temi strettamente economici e sulla
politica estera, sono paradossalmente più di sinistra dell”attuale
centro-sinistra europeo sostenitore dei guerrafondai Tony Blair e
Obama (il PD fa parte di questo centro-sinistra europeo schifoso).

Sta
di fatto che questo sostegno diretto, non parziale ma proprio diretto
di Putin all”estrema destra europea è abbastanza inquietante. Che
cosa sogna Putin, far diventare l”Europa occidentale con
caratteristiche simili agli anni ”30?

Non
crede quindi che, in nome dell”anti-imperialismo e antiamericanismo,
sia sbagliato difendere Putin sempre e comunque come fa lei e la
maggior parte dei siti di controinformazione italiana?

Si
è vero il pericolo di guerra viene da ovest (USA) e non da est
(Russia) al contrario delle stupidaggini che dicono il
Corriere
della Sera

o
Repubblica,
ma anche a est non si trova certamente una persona tanto buona da
sostenere a tutti i costi (rimanendo molto frequentemente poco
obiettivi e troppo tifosi di Putin, il superuomo bianco e biondo di
perfetta razza ariana).

[…]
La Russia è una potenza nucleare ed è il Paese più grande del
mondo, l”élite occidentale più che fargli guerra a livello
mediatico (demonizzazione preventiva e utilizzo di due pesi e due
misure) e a livello economico (le famose sanzioni oggettivamente
ingiuste) non può, per fortuna.

Saluti,
Guido Quaranta

La
risposta di Giulietto Chiesa:

Gentile
Signor Quaranta, siamo dunque d”accordo su alcune questioni
essenziali.

Non
siamo d”accordo sulle scelte politiche urgenti da fare. E su diversi
punti dell”analisi. 

a)
Io non ho mai difeso – e non difendo ora – la politica interna di
Putin. Ci sono molti punti (non tutti) tra quelli che lei cita
criticamente, che anch”io considero errati. La Russia degli oligarchi
è ancora al potere, per esempio. E questo basterebbe per criticare
Putin che, fino ad ora, li ha lasciati a decidere troppe cose
essenziali, oltre che a esportare i loro guadagni all”estero. Credo,
tra l”altro, che Putin cominci ora a porsi il problema di una Russia
completamente avvinghiata alle regole di rapina della finanza
occidentale. Deve farlo, pena la sua sopravvivenza, e politica e
fisica. 

La
corruzione è dilagante e penalizzante. Con gente come quella che sta
nei posti di comando, l”unico patriottismo possibile è quello del
loro portafoglio. E anche su questo ci sono segnali che Putin dovrà
rifare i suoi conti. Se vuole patrioti attorno a sé, dovrà essere
impietoso con i corrotti. Vedremo se saprà esserlo. 

b)
Ma Putin interpreta la Russia meglio di chiunque altro, oggi. Certo
meglio di quanto possiamo pensare io e lei. Le Pussy Riot non sono
affatto popolari in Russia. E la politica di Putin verso i gay, e, in
genere, verso le nuove “mode” occidentali circa la morale,
la famiglia, i costumi, i valori del capitalismo, è largamente
sostenuta dalla maggioranza dei russi. Questo non vuol dire che sia
“giusta”. Vuole solo dire che è condivisa. Cioè un leader che
la sostiene ̬ Рsecondo i nostri criteri Рdemocratico. Io non mi
sono unito, e non mi unirò, al coro di coloro che gridano
all”omofobia di Putin. Gli omosessuali in Russia sono numerosi e
vivono tranquilli. Molti nei posti di comando, altrettanti nei media,
come da noi. Non cӏ di fatto nessuna persecuzione contro di loro.
Ci sono bar, ristoranti, circoli, luoghi di ritrovo pressoché
interamente gay. In provincia la situazione non è così semplice, ma
non è diversa da quella italiana degli anni ”60. Ogni popolo ha la
sua storia e i suoi tempi. La provincia americana non è migliore di
quella russa e, per certi aspetti, è peggiore. E Milano non è
Napoli o Palermo nemmeno in Italia. Lo “scandalo” sollevato
in Occidente attorno a questi temi è parte integrante della campagna
russofobica che viene alimentata proprio dall”Occidente. Qui le
nostre valutazioni divergono. 

c)
Per quanto concerne l”attenzione di Putin verso i partiti di destra
che stanno sorgendo in Europa, l”analisi dev”essere, a mio giudizio,
più articolata di quanto lei non faccia. Intanto c”è un primo punto
da rilevare: il confine destra-sinistra che permea la politica
europea è molto diverso da quella che è stata ed è l”esperienza
russa post rivoluzionaria. Durante la perestrojka gorbacioviana – e
fino ad oggi – si sono viste decine di occasioni in cui i liberali
filo occidentali sfilavano con i fascisti, con i nazionalisti di
destra, con i comunisti ortodossi e via trasversalizzando. E a Mosca
nessuno se ne stupiva. Le idee nazionaliste, in Russia, sono sempre
state di colori e valenze diversi, perfino opposti. Non mi dilungo
oltre. Basti tenere presente la necessità di non trasferire le
nostre esperienze e il nostro vocabolario in contesti del tutto
diversi. Altrimenti non si capisce.

Ma
cӏ anche un altro angolo visuale. Putin, secondo la mia
interpretazione, è sotto attacco. Le leadership europee hanno
sposato la linea di Washington e vanno diritte allo scontro. Putin –
in questo più intelligente di molte tra quelle – comprende che
l”Europa è entrata in una crisi politica enorme. I partiti
tradizionali stanno perdendo dovunque le loro basi tradizionali. È
finita l”epoca dell”abbondanza e del voto di scambio con i ceti medi
e con parti ampie delle classi lavoratrici. Quasi dovunque gli
elettorati vanno a destra osservando il fallimento totale delle
sinistre. Putin è alla ricerca di alleati: per l”immediato e per un
futuro di medio periodo. E dunque guarda, realisticamente e
pragmaticamente, verso quelli che potrebbero divenire tali. Lei
storce il naso? Io penso che in parte anche noi dovremmo fare un
grande sforzo per capire quello che sta accadendo e per immaginare
nuovi schieramenti politici. Se le sinistre europee vanno tutte in
Ucraina e in America a fare la guerra alla Russia, mi domando con
quali argomenti dovremmo criticare Putin se va alla ricerca di chi
considera la Russia un interlocutore.

d)
Infine. Io non so dire cosa accadrà, ma penso che la guerra sia oggi
il pericolo maggiore. Lei sembra pensare che la crisi Ucraina sia un
episodio marginale e che l”Occidente si limiterà a punzecchiare la
Russia, accontentandosi di allargare la NATO, includendovi l”Ucraina.
Lei si sbaglia qui completamente. Lei non vede le dimensioni della
crisi mondiale e della fine dell”Impero. Per questo lei è così
ottimista. Come molti, del resto, che non capiscono il quadro. Putin
pensa invece che sarà uno scontro gigantesco e si prepara. Io ho
visto la sua evoluzione politica e lo guardo con assoluto realismo.
In questo momento Putin e la Russia sono l”unico ostacolo all”inizio
della terza guerra mondiale. Se Putin verrà liquidato, se la Russia
verrà demolita (come è assolutamente evidente negli atti della
leadership americana, già compiuti, che Washington vuole) noi saremo
trascinati in una guerra che non possiamo nemmeno immaginare. Dopo
sarà la volta della Cina, e non si potrà fare più nulla per
fermare l”America, che è la sorgente della guerra. Non perché è il
Male, ma perché è incapace di capire (la leadership e la
maggioranza degli americani) altra via, se non la guerra, per
mantenere il potere. Non sanno, poveretti, che anche loro moriranno,
a milioni. Questo è il punto. Si legga gli ultimi capitoli del libro
di Jared Diamond, “Collasso”, e vedrà che siamo
esattamente in questa situazione. Quindi io cerco di aiutare la
Russia a resistere. Sapendo che la Russia non è come noi vorremmo
che fosse. Neanche l”America lo è. Neanche la Cina. Stiamo tutti
attenti a non pretendere cose che non possiamo avere.

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