ATF
di
Marco Travaglio.
Marco Travaglio.
Dice
Matteo Renzi ad Aldo Cazzullo del
Corriere: “Io ho
giurato sulla Costituzione, non su Rodotà o su Zagrebelskyâ€. DirÃ
il lettore del Corriere:
perché, che c’entrano RodotÃ
e Zagrebelsky? Il
Corriere
infatti, come tutti i giornaloni, si è dimenticato di informare i
cittadini che da una settimana Rodotà , Zagrebelsky e altri
intellettuali hanno firmato un appello di ‘Libertà e
Giustizia’ contro
la “svolta autoritaria†delle riforme costituzionali targate
Renzusconi. Stampa e
tv ne hanno parlato solo ieri, e solo perché Grillo e Casaleggio
(molto opportunamente) hanno aderito all’appello.
Matteo Renzi ad Aldo Cazzullo del
Corriere: “Io ho
giurato sulla Costituzione, non su Rodotà o su Zagrebelskyâ€. DirÃ
il lettore del Corriere:
perché, che c’entrano RodotÃ
e Zagrebelsky? Il
Corriere
infatti, come tutti i giornaloni, si è dimenticato di informare i
cittadini che da una settimana Rodotà , Zagrebelsky e altri
intellettuali hanno firmato un appello di ‘Libertà e
Giustizia’ contro
la “svolta autoritaria†delle riforme costituzionali targate
Renzusconi. Stampa e
tv ne hanno parlato solo ieri, e solo perché Grillo e Casaleggio
(molto opportunamente) hanno aderito all’appello.
In
ogni caso Renzi, che è pure laureato in Legge, dovrebbe sapere che
la Costituzione su cui ha giurato non prevede la dittatura del
premier: cioè il
modello mostruoso che esce dal combinato disposto dell’Italicum,
della controriforma del Senato e del premierato forte chiesto a gran
voce dal suo partner ricostituente privilegiato (Forza Italia).
All’autorevole parere dei “professoroni o presunti taliâ€, Renzi
oppone “il Paese†che “ha voglia di cambiareâ€, dunque è con
lui. Quindi, per favore, lasciamolo lavorare.
ogni caso Renzi, che è pure laureato in Legge, dovrebbe sapere che
la Costituzione su cui ha giurato non prevede la dittatura del
premier: cioè il
modello mostruoso che esce dal combinato disposto dell’Italicum,
della controriforma del Senato e del premierato forte chiesto a gran
voce dal suo partner ricostituente privilegiato (Forza Italia).
All’autorevole parere dei “professoroni o presunti taliâ€, Renzi
oppone “il Paese†che “ha voglia di cambiareâ€, dunque è con
lui. Quindi, per favore, lasciamolo lavorare.
Grasso
dissente dalla riforma del Senato? “Si ricordi che è stato eletto
dal Pdâ€, rammenta la Serracchiani con un messaggio mafiosetto che
presuppone un inesistente vincolo di mandato (o il Pd lo contesta
solo se lo invoca Grillo?). Grasso
tradisce la sua “terzietà â€, rincara Renzi, confondendo
terzietà con ignavia: come se il presidente del Senato non avesse il
diritto di commentare la riforma del Senato. E aggiunge: “Se Pera o
Schifani avessero fatto così, avremmo i girotondi della sinistra
contro il ruolo non più imparziale del presidente del Senatoâ€.
Ora, i girotondi nacquero per difendere la Costituzione dagli assalti
berlusconiani: dunque è più probabile che oggi sarebbero in piazza
se B. facesse da solo
quel che fa Renzi con lui.
dissente dalla riforma del Senato? “Si ricordi che è stato eletto
dal Pdâ€, rammenta la Serracchiani con un messaggio mafiosetto che
presuppone un inesistente vincolo di mandato (o il Pd lo contesta
solo se lo invoca Grillo?). Grasso
tradisce la sua “terzietà â€, rincara Renzi, confondendo
terzietà con ignavia: come se il presidente del Senato non avesse il
diritto di commentare la riforma del Senato. E aggiunge: “Se Pera o
Schifani avessero fatto così, avremmo i girotondi della sinistra
contro il ruolo non più imparziale del presidente del Senatoâ€.
Ora, i girotondi nacquero per difendere la Costituzione dagli assalti
berlusconiani: dunque è più probabile che oggi sarebbero in piazza
se B. facesse da solo
quel che fa Renzi con lui.
Ma,
visto che c’è di mezzo il Pd, anche i giornali di sinistra
tacciono e acconsentono. E gli elettori restano ignari di tutto.
Quanto poi al “Paeseâ€: Renzi
dimentica che nessuno l’ha mai eletto
(se non a presidente di provincia e a sindaco) e il suo governo si
regge su un Parlamento delegittimato dalla sentenza della Consulta e
su una maggioranza finta, drogata dal premio incostituzionale del
Porcellum.
Altrimenti non avrebbe la fiducia né alla Camera né al Senato.
Eppure pretende di arrivare a fine legislatura e financo di cambiare
la Costituzione: ma con quale mandato popolare, visto che nel 2013
nessun partito della maggioranza aveva nel programma elettorale
queste “riforme�
visto che c’è di mezzo il Pd, anche i giornali di sinistra
tacciono e acconsentono. E gli elettori restano ignari di tutto.
Quanto poi al “Paeseâ€: Renzi
dimentica che nessuno l’ha mai eletto
(se non a presidente di provincia e a sindaco) e il suo governo si
regge su un Parlamento delegittimato dalla sentenza della Consulta e
su una maggioranza finta, drogata dal premio incostituzionale del
Porcellum.
Altrimenti non avrebbe la fiducia né alla Camera né al Senato.
Eppure pretende di arrivare a fine legislatura e financo di cambiare
la Costituzione: ma con quale mandato popolare, visto che nel 2013
nessun partito della maggioranza aveva nel programma elettorale
queste “riforme�
Su un
punto il premier ha ragione: la gente vuole cambiare. Ma cosa? E per
fare cosa? Davvero Renzi incontra per strada milioni di persone
ansiose di trasformare il Senato nell’ennesimo ente inutile, un
dopolavoro per
consiglieri regionali e sindaci
(perlopiù inquisiti)? Davvero la “gente†gli chiede a gran voce
di sostituire il
Porcellum con l’Italicum,
che consentirà ai partiti di continuare a nominarsi i parlamentari
come prima? Se la “gente†sapesse cosa c’è nelle “riformeâ€,
le passerebbe la voglia di cambiare.
punto il premier ha ragione: la gente vuole cambiare. Ma cosa? E per
fare cosa? Davvero Renzi incontra per strada milioni di persone
ansiose di trasformare il Senato nell’ennesimo ente inutile, un
dopolavoro per
consiglieri regionali e sindaci
(perlopiù inquisiti)? Davvero la “gente†gli chiede a gran voce
di sostituire il
Porcellum con l’Italicum,
che consentirà ai partiti di continuare a nominarsi i parlamentari
come prima? Se la “gente†sapesse cosa c’è nelle “riformeâ€,
le passerebbe la voglia di cambiare.
Prendiamo
l’Italicum, approvato a Montecitorio e già rinnegato dai partiti
che l’hanno votato (peraltro solo per la Camera). Pare scritto da
uno squilibrato. A parte le liste bloccate, le variopinte soglie di
accesso (4,5, 8 e 12%), e i candidati presentabili in 8 collegi, c’è
il delirio del premio di maggioranza:
chi vince al primo turno col 37% dei voti prende 340 deputati; chi
vince al ballottaggio col 51% o più, ne prende solo 327 e governa
con uno scarto di 6 voti. Cioè non governa. Ma levà tegli il vino.
l’Italicum, approvato a Montecitorio e già rinnegato dai partiti
che l’hanno votato (peraltro solo per la Camera). Pare scritto da
uno squilibrato. A parte le liste bloccate, le variopinte soglie di
accesso (4,5, 8 e 12%), e i candidati presentabili in 8 collegi, c’è
il delirio del premio di maggioranza:
chi vince al primo turno col 37% dei voti prende 340 deputati; chi
vince al ballottaggio col 51% o più, ne prende solo 327 e governa
con uno scarto di 6 voti. Cioè non governa. Ma levà tegli il vino.
Prendiamo
il nuovo “Senato
delle autonomieâ€.
Sarà composto da 148
membri non elettivi e non pagati:
i presidenti di regione, i sindaci dei capoluoghi di regione, due
consiglieri regionali e due sindaci per regione (senza distinzioni
fra Val d’Aosta e Lombardia, Molise ed Emilia Romagna, regioni
ordinarie e a statuto speciale), più
21 personaggi nominati dal Quirinale.
il nuovo “Senato
delle autonomieâ€.
Sarà composto da 148
membri non elettivi e non pagati:
i presidenti di regione, i sindaci dei capoluoghi di regione, due
consiglieri regionali e due sindaci per regione (senza distinzioni
fra Val d’Aosta e Lombardia, Molise ed Emilia Romagna, regioni
ordinarie e a statuto speciale), più
21 personaggi nominati dal Quirinale.
Con
quali poteri? Niente più fiducia ai governi né seconda lettura
sulle leggi: il Senato però voterà ancora
sulle leggi costituzionali, sul capo dello Stato, sui membri del Csm
e della Consulta (ma
con quale legittimità democratica, visto che non sarà eletto?), ed
esprimerà un parere non vincolante su ogni legge ordinaria votata
dalla Camera. Ma come faranno i governatori, i sindaci e i
consiglieri a fare il proprio lavoro nelle regioni e nelle città e
contemporaneamente a esaminare a Roma ogni legge della Camera? Renzi
racconta che la riforma farà risparmiare tempo e denaro. Mah. Sul
tempo: le peggiori porcate, come il lodo Alfano, sono passate in meno
di un mese. E chi l’ha detto che all’Italia servono più leggi?
Ne abbiamo almeno 350 mila, spesso pessime o in contraddizione fra
loro. Andrebbero ridotte e accorpate, non aumentate.
quali poteri? Niente più fiducia ai governi né seconda lettura
sulle leggi: il Senato però voterà ancora
sulle leggi costituzionali, sul capo dello Stato, sui membri del Csm
e della Consulta (ma
con quale legittimità democratica, visto che non sarà eletto?), ed
esprimerà un parere non vincolante su ogni legge ordinaria votata
dalla Camera. Ma come faranno i governatori, i sindaci e i
consiglieri a fare il proprio lavoro nelle regioni e nelle città e
contemporaneamente a esaminare a Roma ogni legge della Camera? Renzi
racconta che la riforma farà risparmiare tempo e denaro. Mah. Sul
tempo: le peggiori porcate, come il lodo Alfano, sono passate in meno
di un mese. E chi l’ha detto che all’Italia servono più leggi?
Ne abbiamo almeno 350 mila, spesso pessime o in contraddizione fra
loro. Andrebbero ridotte e accorpate, non aumentate.
Quanto
al denaro, lo strombazzato risparmio di
1 miliardo all’anno
in realtà non arriva a 100 milioni: la struttura resterà in piedi,
spariranno solo i 315 stipendi (ma bisognerà rimborsare le trasferte
dei nuovi membri). Perché non dimezzare il numero e le indennitÃ
dei parlamentari, conservando due Camere elettive con compiti diversi
(tipo Usa) e con 315 deputati e 117 senatori pagati la metà ,
risparmiando più di 1 miliardo (vero)? Da qualunque parte la si
prenda, anche questa “riforma†non ha senso, se non quello di
raccontare che “le cose cambianoâ€. Cavalcando
il discredito delle istituzioni, Renzi ne approfitta per distruggerle
definitivamente.
Forse era meglio giurare su Zagrebelsky e Rodotà , anziché su
Berlusconi e Verdini.
al denaro, lo strombazzato risparmio di
1 miliardo all’anno
in realtà non arriva a 100 milioni: la struttura resterà in piedi,
spariranno solo i 315 stipendi (ma bisognerà rimborsare le trasferte
dei nuovi membri). Perché non dimezzare il numero e le indennitÃ
dei parlamentari, conservando due Camere elettive con compiti diversi
(tipo Usa) e con 315 deputati e 117 senatori pagati la metà ,
risparmiando più di 1 miliardo (vero)? Da qualunque parte la si
prenda, anche questa “riforma†non ha senso, se non quello di
raccontare che “le cose cambianoâ€. Cavalcando
il discredito delle istituzioni, Renzi ne approfitta per distruggerle
definitivamente.
Forse era meglio giurare su Zagrebelsky e Rodotà , anziché su
Berlusconi e Verdini.
PS.
Napolitano fa sapere di essere “da tempo contrario al bicameralismo
paritarioâ€. E quando, di grazia? Quando presiedeva la Camera?
Quando fu nominato da Ciampi senatore a vita? Quando fu eletto e
rieletto al Colle da Camera e Senato? O quando nominò 5 senatori a
vita? Ci dica, ci dica.
Napolitano fa sapere di essere “da tempo contrario al bicameralismo
paritarioâ€. E quando, di grazia? Quando presiedeva la Camera?
Quando fu nominato da Ciampi senatore a vita? Quando fu eletto e
rieletto al Colle da Camera e Senato? O quando nominò 5 senatori a
vita? Ci dica, ci dica.
Fonte:
Il Fatto Quotidiano, 1
Aprile 2014
Il Fatto Quotidiano, 1
Aprile 2014
Tratto
da:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/01/riforme-il-lasciatemi-lavorare-di-matteo-renzi/934660/
da:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/01/riforme-il-lasciatemi-lavorare-di-matteo-renzi/934660/
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