‘di Quirin Schiermeier
Un cesto di droni per la scienza italiana – Tutti conoscono la situazione dei finanziamenti alla ricerca scientifica in Italia e tutti potranno fare le necessarie comparazioni con quanto emerge dall”articolo di Quirin Schiermeier. Al contrario, la spesa militare italiana (all’undicesimo posto su scala mondiale) ammonta a circa 70 milioni di euro al giorno. Il governo Renzi, scavalcando il Parlamento ma di sicuro in accordo col Presidente della Repubblica, si è solennemente impegnato al Summit Nato nel Galles ad aumentare la spesa militare italiana, portandola al 2% del PIL, facendola salire con ciò a oltre 100 milioni di euro al giorno. Fonte: [url”Manlio Dinucci”]http://www.voltairenet.org/article185247.html[/url]. (a. de ninno, p. de santis)
Alle Università e alle grandi organizzazioni scientifiche tedesche è stato promesso un continuo e lauto finanziamento, per aiutarli a far fronte all”aumento di immatricolazioni degli studenti e all’aumento della concorrenza per l’accesso ai finanziamenti della ricerca. I leader politici si sono impegnati per 25 miliardi di Euro € (31,6 miliardi di dollari) nei prossimi sei anni, a sostegno dei programmi speciali di ricerca e dell”istruzione superiore – un finanziamento che dovrebbe riuscire a sostenere la crescita della popolazione studentesca e garantire un incremento annuo del 3% nei bilanci della principali istituzioni di ricerca.
La Germania, che ha celebrato quest’anno il venticinquesimo anniversario della caduta del muro di Berlino, è la nazione più popolosa dell”Unione europea e la più grande economia del continente. Con una spesa per ricerca e sviluppo di circa 100 miliardi di Euro all”anno – circa i due terzi dei quali sono denari provenienti dal settore privato – la Germania è già al quarto posto nel mondo per finanziamenti a Scienza e Tecnologia, dopo gli Stati Uniti, Cina e Giappone.
Il finanziamento di programmi speciali è rimasto forte anche dopo la crisi finanziaria globale del 2008, ma per più di un decennio le università si sono lamentate per la mancanza di finanziamento alle spese correnti.
L”impegno a promuovere la ricerca e l”istruzione superiore è emerso il 30 ottobre in una riunione congiunta dei ministri della scienza dei 16 stati della Germania e del governo federale. La decisione, che i governi federali e statali dovrebbero approvare l’11 dicembre, risponde alle promesse che il Cancelliere Angela Merkel ha fatto alla comunità scientifica in occasione della sua campagna per la rielezione lo scorso anno.
La maggior parte del denaro sarà destinato alle università , che scricchiolano sotto un numero crescente di studenti. Attualmente, circa 2,6 milioni di studenti sono iscritti nelle circa 300 università tedesche – circa 400.000 in più rispetto al 2005. Le immatricolazioni al primo anno sono destinate a crescere più o meno di 360.000 entro il 2020. Per far fronte a questo aumento, il governo prevede di dare seguito al ‘Patto con le Università ’, lanciato nel 2007, in cui il governo federale e gli stati si sono impegnati a contribuire congiuntamente al programma per un totale di quasi 20 miliardi di Euro (26.000 Euro per ogni immatricolazione prevista) entro il 2020. Uno degli usi di questo denaro sarebbe quello di permettere l’assunzione di migliaia di docenti e assistenti.
“Siamo molto soddisfatti”, dice Horst Hippler, presidente della Conferenza dei Rettori tedesca, che riunisce i capi delle università del paese. “L”accordo è un passo importante per dare sicurezza alle università nel fare una pianificazione finanziaria.”
Oltre alla didattica, anche il settore scientifico potrà beneficiare di questi generosi finanziamenti. I ministri hanno detto infatti che daranno seguito a l’accordo stipulato per la ricerca e l”innovazione, che ha attirato l”invidia da parte di scienziati di tutto il mondo, fin dal suo avvio nel 2005. L’accordo garantisce, fino al 2020, a organizzazioni di ricerca non universitarie – tra cui la Max Planck Society, la Fraunhofer Society, l”Associazione Leibniz e l”Associazione Helmholtz tra i centri di ricerca tedeschi – aumenti annuali di bilancio del 3% (contro un tasso di inflazione inferiore all”1%). Dal 2005, i bilanci combinati delle quattro organizzazioni, che gestiscono un totale di 254 istituti e grandi centri di ricerca, è aumentato da 5,2 a 7,9 miliardi di Euro.
Il governo prevede di aumentare il bilancio della DFG, principale agenzia tedesca di erogazione delle sovvenzioni per la ricerca universitaria, del 5% il prossimo anno e del 3% annuo a partire dal 2016. Nel 2015, la DFG riceverà complessivamente 2,95 miliardi di Euro, incluse le spese generali, da parte del governo federale e dei governi degli Stati, per il finanziamento della ricerca individuale e in collaborazione, in tutti i campi della scienza e le discipline umanistiche. Si deve notare che, dal 2010, e nonostante i regolari aumenti di bilancio annuale, la percentuale delle proposte finanziate dalla DFG in programmi individuali di ricerca è scesa dal 42,5% al 31,3%.
“Questi impegni sono della massima importanza per l”ulteriore sviluppo dell’intero il sistema di ricerca tedesco e in particolare per le università “, ha detto a Nature il presidente della DFG Peter Strohschneider.
I ministri hanno inoltre concordato in linea di principio che centinaia di collaborazioni di ricerca finanziate nel round finale dell”iniziativa di eccellenza tedesca del 2012 – una competizione universitaria con 4,6 miliardi di Euro di fondi extra di aggiustamento iniziata nel 2006 – possano essere continuate oltre la scadenza inizialmente prevista per il 2017. I dettagli saranno annunciati nel 2016, anno in cui è previsto che si riunisca una commissione di esperti internazionali che porti a termine l”esame dell”iniziativa.
(11 novembre 2014)Traduzione italiana a cura di Paolo De Santis.
Fonte: [url”Nature 515, 17 (06 November 2014)”]http://www.nature.com/news/ministers-promise-basket-of-gifts-for-german-science-1.16264?WT.ec_id=NEWS-20141104[/url]
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