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Il giornalismo dei decapitati

Nessun machete, come hanno invece riferito le cronache. Nessuno ha nemmeno tentato di decapitare la vittima. Un omicidio diventa terrorismo se pompato dai media?

Il giornalismo dei decapitati
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24 Maggio 2013 - 13.15


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di Mazzetta.

Si tratta sicuramente di un attacco preoccupante e per questo merita
di essere analizzato liberando il campo dalle assurdità che già
abbondano.

IL PROTAGONISTA – Michael Adebolajo è nato a Lambeth
e cresciuto poco più in là, ad East London da genitori definiti come
devoti cristiani di origine nigeriana. Ha 28 anni, si è convertito
all’Islam nel 2003 e da allora ha frequentato fino a due anni fa Al
Muhajiroun,  un’organizzazione musulmana spesso criticata per le sue
posizioni, mai coinvolta in atti di terrorismo, ma sufficiente
“radicale” da essere messa al bando. Non aveva mai dato segni
d’estremismo e l’ex leader del gruppo Anjem Choudary non ha avuto
difficoltà a ricordarlo come una persona quieta e gentile. Ieri, insieme
a un altro complice del quale ancora non si sa molto ha attaccato e
ucciso un soldato britannico in mezzo alla strada e poi si è messo
tranquillamente a conversare con i passanti fino all’arrivo della
polizia, quando una poliziotta ha risolto la situazione sparandogli alle
gambe mentre il suo complice si metteva fuori uso da solo facendosi
esplodere in mano un revolver arrugginito che insieme a un coltello da
macellaio costituiva il suo armamento.

LE BUFALE  – Adebolajo era invece armato con altri due coltelli da macellaio, uno lungo e una piccola mannaia, non una machete come hanno riferito le cronache. Nessuno dei due ha nemmeno tentato di decapitare la vittima, lo spiega chiaramente nella sua testimonianza a The Guardian la
donna che ha soccorso il soldato, che dice esplicitamente che non
c’erano neppure segni che suggerissero che qualcuno ci aveva provato.
tanto che il corpo dell’uomo comincerà a perdere sangue copiosamente e a
macchiare l’asfalto solo dopo un po’ che la donna era china su di lui.

[…]

E” possibile leggere il resto dell”articolo su: http://mazzetta.wordpress.com/2013/05/24/il-giornalismo-dei-decapitati/.

Pubblicato anche in Giornalettismo.

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