Trionfi (di ipocrisia) / 2 | Megachip
Top

Trionfi (di ipocrisia) / 2

'Obama dice che non c''è spazio per lo Stato islamico nel XXI secolo. Eppure, ecco come tollera da sempre uno Stato che taglia le teste e non rispetta alcun diritto.'

Trionfi (di ipocrisia) / 2
Preroll

Redazione Modifica articolo

21 Agosto 2014 - 12.42


ATF

di Turi Comito.

Nel discorso in cui ha
commemorato il reporter James Foley (l”uomo che appare decapitato nel video
targato ISIS), il presidente USA Barack Obama ha detto che «non
c”è spazio nel XXI Secolo per uno Stato islamico».

Pare di capire che
intenda, con l”espressione “Stato islamico”, non un
qualunque Stato islamico (poiché ci sono decine di Stati islamici)
ma uno Stato islamico in particolare nel quale, ad esempio, si
taglino le teste per le più svariate ragioni, non siano tollerate
religioni diverse da quella islamica, non si rispettino i diritti
umani, non esista alcuna (né formale né sostanziale) parità tra
uomini e donne, ecc. ecc.

Uno “Stato islamico”
del genere in effetti fa un poco schifo. Anzi fa proprio vomitare.

Solo che nel XXI Secolo lo
spazio cӏ eccome per questo Stato islamico, e infatti esiste e
combatte insieme al presidente Obama.

E” uno stato dove la pena
di morte (per lapidazione, impiccaggione e, soprattutto,
decapitazione) viene comminata per reati che vanno dall”omicidio,
alla rapina a mano armata, alla (udite udite) apostasia,
all”omosessualità, all”adulterio, al consumo e traffico di droga e
molto altro ancora.

E” uno stato dove le
donne, ad esempio, non possono manco avere la patente di guida e,
eccezionalmente – invece che lapidate, impiccate o decapitate –
possono essere uccise con un colpo di pistola alla nuca per evitare
che si tolgano il velo durante l”esecuzione.

E” uno stato dove chi non
è musulmano non può mostrare né men che meno praticare
pubblicamente la sua fede e dove non è ammesso né l”ateismo né
l”ebraismo (il tutto a pena di deportazioni e punizioni corporali di
una certa consistenza che possono arrivare fino alla morte,
ovviamente).

E” uno stato dove esiste
ancora il traffico di schiavi (ufficialmente abolito nel 1962).

E” uno stato dove possono
essere mutilati i ladri (o presunti tali, ché il sistema giudiziario
in questo paese non è che sia proprio il massimo della certezza del
diritto).

Ed è uno stato dove il
ministro della giustizia può dichiarare tranquillamente a Washington
che tutto questo (e molto altro ancora) non può essere cambiato,
perché «queste punizioni
sono basate su testi religiosi divini».
E ci mancherebbe altro, viene da aggiungere.

Questo Stato islamico ha
tutto il diritto di esistere nel XXI Secolo – malgrado le commosse,
commoventi e convincenti parole del presidente Obama – e contro di
lui non v”è traccia non dico di alcuna guerra per l”esportazione
della democrazia, ma nemmeno di una qualche sanzione economica. Così,
giusto per “épater les bourgeois”.

Questo Stato islamico ha
tutto il diritto di esistere nel XXI Secolo per la semplice ragione
che questo stato è “amico” (ma sul serio, non per scherzo)
del presidente Obama e di tutto il blocco economico e militare che ha
a che vedere col presidente Obama (Italia compresa).

Questo Stato infatti
ospita circa dieci basi militari americane ed esporta in tutto il
mondo (“civile” o “incivile” che sia) circa 7
milioni di barili di petrolio al giorno.

Questo Stato islamico non
è però quello cui si riferisce il presidente Obama e che non ha
spazio nel XXI Secolo.

Questo Stato non ha nulla
da temere per la sua sopravvivenza.

Questo Stato islamico si
chiama [b]Arabia Saudita[/b]. Ossia il principale sostenitore e finanziatore dello “Stato
islamico” in fieri sulle macerie del Levante.

Ed è nostro amico.

E, come diceva Giolitti,
la legge ai nemici si applica e per gli amici si interpreta.

***

Nell”articolo che segue
una incoraggiante notizia sull”ottimo stato di salute nel XXI Secolo
del suddetto Stato islamico e sul pessimo stato di salute – dopo
decapitazione avvenuta ieri l”altro – di quattro cittadini di questo
Stato trovati in possesso di hashish.

Native

Articoli correlati