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Ballarò egizia

'Riecco Ballarò e le sue mummie. Il copione di martedì 16 settembre 2014 è stato esattamente lo stesso del 16 settembre 2009, o 2005, o del 2005 a.C. Dov''è la realtà?'

Ballarò egizia
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17 Settembre 2014 - 15.13


ATF

di Midnight Rider.

L”Italia
̬ un paese avvitato su se stesso, soffocato da una crisi Рpolitica e sociale
prima ancora che economica – che non dà tregua alle famiglie né alle imprese,
ufficialmente dal 2008, in realtà da quasi un ventennio a questa parte.

La tv
è lo specchio deformante di questa realtà
. Incanala e assorbe i limiti e le
difficoltà della nostra società, per riproporceli incipriati e laccati, in
alcuni casi elegantemente pettinati.

Lo
zombie si sta inesorabilmente decomponendo, ma la messa in piega e i colpi di
sole gli donano meravigliosamente
e lo svecchiano quel tanto che basta per
renderlo telegenico. Il fard copre le putrescenze, e il puzzo di carogna a noi
non arriva, anche perch̩ Рper fortuna Рil teleodore non ̬ stato ancora inventato.

È una
mummia giovanile
, quella che ieri sera abbiamo ammirato a Ballarò.

Ho
seguito brevemente alcuni scambi tra gli ospiti, diligentemente coordinati dal
nuovo presentatore, il rigido Massimo Giannini, l’anchorman che farebbe apparire
dinoccolato persino Lurch della famiglia Addams. Non ho visto però gli
interventi di Romano Tutankhamon Prodi e Roberto Cheope Benigni, volti maturi per interventi conservati in
naftalina. Niente paura, lo show riutilizzerà ancora i suoi fondi di magazzino
per “nuovi” siparietti.

Il
copione di martedì 16 settembre 2014 è esattamente lo stesso del 16 settembre
2009, o 2005. Scegliete voi la destinazione temporale che preferite, a patto
che viaggiate sulla macchina del tempo di Rai 3.

Le
dinamiche, gli scambi, le opinioni non sono mai cambiati.

La
crisi. Le famiglie degli operai che non arrivano a fine mese. Il lavoro che non
c”è e non tornerà, non nelle forme in cui l”abbiamo conosciuto negli ultimi 50
anni.

Gli
economisti azzimati che snocciolano dati senza alcuna competenza. Gli
economisti preparati che snocciolano dati con cognizione di causa. Gli
imprenditori che rivendicano la bontà del proprio lavoro e che non conoscono il
significato del termine autocritica. Il politico al governo che elenca le
importanti riforme varate, immediatamente smentito dal politico all”opposizione
che fa fruttare al meglio i corsi di comunicazione pagati dal padrone.
Smentisci, interrompi, scuoti la testa quando sei inquadrato, anche se sei
sotto la soglia della telecamera, sorridi ironicamente, affascinante come una
nutria
.

Ci
sono pochi interventi vivi e reali: le testimonianze degli sfrattati, le
lacrime di chi non può comprare un lecca-lecca al figlio, le proposte concrete
da parte del leader dell”unico vero sindacato in Italia (quando ragiona di
valore aggiunto della produzione e spiega lo spostamento di ricchezza dal
salario alla rendita finanziaria degli ultimi anni). Ma questi interventi sono
fagocitati dai tempi tecnici, mentre le pause troncano, spostano il discorso e
il baricentro dell”attenzione altrove. Sono i tempi televisivi, bellezza.

Non
una sola parola riguardo a quanto succede ai margini dell”Europa
.

La
mummia è auto-compiacente, oggi sorride del mediocre risultato ottenuto in
termini di ascolti.

Perde
brandelli qua e là, ma è meno peggio del fossile Floris, ultimo acquisto che dà
lustro al museo di Cairo.

Alle
23.30, complice l”interruzione pubblicitaria, premo il tasto del telecomando e
cambio macchina del tempo. Su La7 il conducente sta cercando di rianimare
Scalfari. Il tema? Il ritorno di Berlusconi.

Benvenuti
nel 1999. O forse è il 1994. O forse ancora il 1994 a.C. Preparate le bende.

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